[L’intervista] I pericoli del Web, gli abusi sulla privacy e la libertà di informazione. Come reagire per difenderci
L’avvento delle nuove tecnologie ha modificato notevolmente i confini della libertà di informazione. Sono arrivati vantaggi ma anche grandi pericoli per l’esistenza e la vita dei cittadini. “L’informazione che vorrei” è un interessantissimo libro, a cura di Ruben Razzante, docente di Diritto dell'informazione, di Diritto europeo dell'informazione e di Diritto della comunicazione per le imprese e i media all'Università Cattolica di Milano, che affronta questi temi scottanti offrendo consigli preziosi e spunti di riflessione
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Le nuove tecnologie hanno modificato notevolmente i confini della libertà di informazione. Sono arrivati vantaggi ma anche grandi pericoli per l’esistenza e la vita dei cittadini. E’ questo il tema portante dell’interessantissimo libro “L’informazione che vorrei. La Rete, le sfide attuali, le priorità future” (ed. FrancoAngeli), a cura di Ruben Razzante, docente di Diritto dell'informazione e della comunicazione all'Università Cattolica di Milano, presentato lunedì 8 ottobre nella sala conferenze della Fondazione di Sardegna a Cagliari. Con l’autore ne hanno discusso Franco Siddi, ex presidente della Federazione nazionale della stampa ed ex componente del CdA Rai e Celestino Tabasso, presidente dell’Assostampa sarda. Molte sono state le domande del pubblico.
Il tema del resto è coinvolgente. Mai come in questa fase storica conoscenza vuol dire potere, così i colossi di Internet utilizzano gli algoritmi per orientare la selezione delle informazioni e indirizzare le nostre scelte. Le nuove tecnologie aprono dunque scenari nuovi e ambiti di libertà impensabili, allo stesso tempo però manipolazioni e prevaricazioni sono dietro l'angolo. Istituzioni, politici, giornalisti e addetti ai lavori devono allora intervenire per “disinnescare le insidie del Web e assicurare a tutti un'efficace tutela dei diritti”. Abbiamo intervistato sull’argomento il professor Razzante. Guarda l’INTERVISTA VIDEO.