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La "‘star’" gay di Tiger King intenta una causa da 94 milioni di dollari sostenendo di essere stato vittima di discriminazione omofoba

Joe Exotic, l’ex cantante country proprietario di uno zoo in Oklahoma protagonista della fortunata serie Netflix, continua ancora a far parlare di sé dal carcere dove dovrà scontare 22 anni, ma Trump forse lo salverà

Giuseppe Fantasiadi Giuseppe Fantasia   
Joe Exotic
Joe Exotic

Da quando è arrivata sulla piattaforma Netflix, poco meno di un mese fa, la serie Tiger King è diventata subito un successo planetario con quasi quaranta milioni di spettatori in poche settimane. Tutti affascinati e, in alcuni casi, spaventati, dalla storia di Joseph Maldonado-Passage, per tutti Joe Exotic, un cantante country, gay e poligamo con il pallino delle armi da fuoco che gestisce uno zoo in Oklahoma, uno dei più grandi di tutto il Paese. Ama gli animali in maniera ossessiva e detesta Carole Baskin, un’attivista milionaria che da anni, con la sua associazione Big Cat Rescue, si batte per chiudere gli zoo felini.

Oggi Joe è in carcere con decine di accuse, tra cui quella più grave per il tentato omicidio della animalista e in totale sono ventidue gli anni che dovrà scontare. Almeno fino a pochi giorni fa, perché Donald Trump, a quanto pare anche lui fan della serie, nel pieno dell’emergenza del Coronavirus, si è pronunciato su una possibile grazia per il protagonista di questa docu-serie, autentico mix di true crime, noir classico e commedia trash/demenziale. “Ci darò un’occhiata”, una risposta vaga, ma allo stesso tempo incredibile, quella del presidente degli Stati Uniti, visto che non succede tutti i giorni che uno come lui prenda in considerazione una cosa del genere solo per la risonanza mediatica che lo show ha avuto.

Nel raccontarci le vite di questi personaggi, decisamente sui generis, Tiger King ci fa fare un viaggio alla scoperta della folle mania americana per i felini di grossa taglia, rivelandoci una realtà sconcertante come i dati che ne scaturiscono: se sono circa settemila le tigri che vivono in cattività negli Stati Uniti, non arrivano a quattromila quelle che vivono in libertà. Solo nel 2011 a Zanesville, in Ohio, ad esempio, ne scapparono una cinquantina da uno zoo privato insieme a elefanti, leoni e altri animali di grossa taglia e fu necessario l’intervento della polizia per ucciderli tutti ed evitare così tragedie peggiori.

La serie ci parla di animali, ma i veri protagonisti, oltre a loro sono proprio quegli esseri umani, a cominciare proprio da quel “bifolco gay armato tra tigri e serpenti” che è Joe Exotic e che, da indipendente, si è persino candidato al ruolo di Presidente degli Stati Uniti d’America e di Governatorato dell’Oklahoma. Si è poi sposato con due uomini contemporaneamente e alla morte di uno di loro, ha divorziato e si è sposato con un terzo di venticinque anni più giovane.

In questi giorni, poi, l’ultima notizia su di lui che avrebbe deciso di intentare una causa da 94 milioni di dollari sostenendo di essere stato vittima di discriminazione omofoba, in quanto omosessuale dichiarato. L’omofobia, però, in questo caso c’entra ben poco. Basta infatti leggere quanto riportato dall’Associated Press secondo cui Exotic sarebbe stato condannato “sulla base di testimonianze false” in una causa in cui gli imputati sono lo United States Fish and Wildlife Service, il Dipartimento degli Interni degli Stati Uniti, l’assistente procuratore statunitense e diversi testimoni del caso. Un’accusa che avrebbe ben poco a che vedere con le persecuzioni millantate dalla star della serie “perché maschio apertamente gay con la più grande collezione di tigri e incroci generici”.

Vedremo cosa succederà anche in questo caso e soprattutto in questa serie dove tra i tanti personaggi improbabili compaiono anche Doc Antle – gestore di un zoo in North Carolina che si circonda di concubine che lavorano gratis per lui – e Mario Tabraue – un ex narcotrafficante proprietario di diversi felini e di serpenti che in passato ha usato anche per trasportare droga.

A quanto pare, è tanta la curiosità sul caso che ha travolto l’America, che Netflix farà presto uscire un nuovo episodio, l’ottavo, con nuove interviste. Della Baskin, ad esempio, la nemica attivista accusata pubblicamente da Joe Exotic di aver ucciso il marito oramai scomparso da più di dieci anni. La donna avrebbe a quanto pare attaccato la serie, ma nel frattempo in caso del marito è stato riaperto dalla polizia. Insomma, ne sentiremo ancora parlare e il to be continued sembra davvero inevitabile.

 

 

Giuseppe Fantasiadi Giuseppe Fantasia   
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