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Conti (Hair clinic): "Protocollo bsBS unica terapia completa contro alopecia"

di Adnkronos   
Conti (Hair clinic): 'Protocollo bsBS unica terapia completa contro alopecia'

Milano, 19 mar. (Adnkronos Salute) - “Esiste una sola terapia specifica, multidisciplinare e completa” per contrastare l’alopecia “il protocollo bsBS” che sta per Bio stimolazione bulbare sinergica. “Un protocollo che mette in campo tutto ciò che abbiamo a disposizione per migliorare lo stato dei follicoli e che comprende 16 tecnologie da usare a seconda della problematica del paziente. Una soluzione che punta a bloccare la caduta patologica, migliorare la crescita riattivando i follicoli sopiti non atrofizzati e stabilizzare i risultati nel tempo”.

Sono le dichiarazioni di Mauro Conti, direttore scientifico di Hair clinic e presidente dell’Osservatorio internazionale della Calvizie, in occasione del convegno, questa mattina a Milano, ‘Ricrescita e rinascita: dialoghi sulla salute e la bellezza dei capelli’, in cui si è parlato di nuove frontiere terapeutiche e dell’importanza di un approccio innovativo all’alopecia.

Il protocollo bsBS rientra nella branca della medicina rigenerativa. A differenza dei trattamenti più tradizionali come il trapianto o l’assunzione di farmaci, permette una rigenerazione cellulare naturale, sfruttando le capacità riparative delle cellule staminali e dei fattori di crescita presenti nel sangue, come spiega il dottor Conti: “Gli esosomi autologhi iniettati nel cuoio capelluto, entrano nel follicolo e lo rieducano a lavorare bene”.

Quando si parla di alopecia, il cuore del problema è infatti “nel follicolo, una guaina che abbraccia il bulbo del capello - precisa Conti - Quando i follicoli si infiammano, si irrigidiscono e arriva meno sangue e meno nutrimento. C’è così un ristagno di sostanze nocive che determinano la fibrosi dell’ambiente extrafollicolare, composto da cellule importanti che portano vita al capello. Il follicolo perde la capacità di dar vita a capelli robusti, generando quindi capelli sempre più fini finché la papilla dermica, la parte più bassa del follicolo, non saprà più generarne”, spiega.

L’alopecia interessa “il 70% degli uomini e il 10% delle donne - sottolinea il dottor Conti - e una donna su tre nella sua vita ha problemi di capelli senza magari incorrere nell’alopecia”. I fattori che ne determinano l'insorgenza sono molti e variegati: “Al di là delle radici genetiche - puntualizza l’esperto - esistono tante situazioni cliniche e comorbilità” come ad esempio la presenza di “anemia, problemi tiroidei, stress, alimentazione, celiachia, farmaci antidepressivi”. Nelle donne la perdita dei capelli e il diradamento, in generale, sono determinati anche “da fattori ormonali: ovaio policistico, menopausa e anche gravidanza”, elenca Conti.

Una problematica che “comincia con un diradamento iniziale dei capelli fini che via via continuano ad ammalarsi e a cadere” illustra. In questi casi la tempistica è cruciale poiché il follicolo tende a chiudersi dopo 3-4 anni dalla caduta del pelo. È allora necessario “agire con un percorso terapeutico specifico, fisico, personalizzato, rigenerativo e inclusivo, per salvare i capelli” avverte l’esperto.

L’approccio alla diagnosi passa da “una scansione iperspettrale che ci permette di capire quanto nutrimento, sangue e ossigeno, arrivano al follicolo” per determinare se “è già fibrotico e in che misura - spiega Conti - si può poi procedere con una rifrazione tissutale che valuta lo stato del cuoio capelluto. Il profilo lipidomico eritrocitario, influenzato anche dalla nostra alimentazione, è un altro test che fa comprendere lo stato di salute delle cellule dei follicoli - aggiunge - e ci può far capire se sono ben nutrite o se hanno carenze e squilibri, così da intervenire con consigli di alimentazione”.

Il supporto dell’Intelligenza artificiale poi, con lo strumento “Hair metrix Ai, offre un prospetto di quello che può succedere” negli anni a venire “per prevenire il danno futuro”, fa sapere Conti.

Il protocollo bsBS di Hair Clinic non è tuttavia adatto ai pazienti oncologici e non è praticato sui bambini. L’approccio terapeutico “comincia con la diagnosi” passa per la “rigenerazione, l’azione terapeutica e il monitoraggio nel tempo che costituisce un follow up importantissimo da seguire - specifica l’esperto - Il costo si aggira a poche migliaia di euro, che comprendono tutto il percorso”, conclude.

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