Cuore più vecchio del resto del corpo, stile di vita scorretto può aggiungere decenni. La risonanza rivela la vera età
Uno studio internazionale apre la strada nuovi esami di routine. Come cambierà la prevenzione

Un cuore può invecchiare più velocemente del resto del corpo, e oggi esiste un modo per scoprirlo con precisione. Lo dimostra una ricerca guidata dall’Università di East Anglia (UEA), accettata per la pubblicazione sull’European Heart Journal Open, che ha sviluppato un metodo innovativo basato sulla risonanza magnetica (MRI) per calcolare l’età funzionale del cuore. I ricercatori hanno osservato come stili di vita poco sani – come sedentarietà, obesità, ipertensione o diabete – possano far sì che un cuore appaia e funzioni come se fosse molto più vecchio. “Immagina di scoprire che il tuo cuore è più vecchio di te”, spiega il cardiologo Pankaj Garg, coordinatore dello studio. “Il nostro approccio non si limita a contare gli anni, ma misura quanto bene il cuore sta realmente funzionando”.
La ricerca: come è stato misurato il cuore
Lo studio ha coinvolto 557 persone, tra cui 191 individui sani e 366 pazienti con patologie come diabete, ipertensione e fibrillazione atriale. I partecipanti provenivano da ospedali del Regno Unito, Spagna e Singapore.
Grazie a tecniche avanzate di imaging, i ricercatori hanno analizzato parametri chiave come dimensione e forza delle camere cardiache, sviluppando un algoritmo in grado di calcolare l’età funzionale del cuore. Il valore ottenuto è stato poi confrontato con i dati di riferimento dei cuori sani, per verificarne l’accuratezza.
Un cuore da 55 anni in un corpo da 50: cosa significa
I risultati sono stati chiari: mentre nei soggetti sani l’età cardiaca coincideva con l’età reale, nelle persone con disturbi metabolici o cardiovascolari si osservava un invecchiamento accelerato del cuore, anche di dieci anni o più. “Un cinquantenne con ipertensione potrebbe avere un cuore che funziona come quello di un 55enne”, afferma Garg. In alcuni casi, il divario può essere ancora più marcato. “Questa scoperta potrebbe permettere di intervenire prima che la malattia cardiaca diventi pericolosa”.
Secondo gli autori, questo nuovo strumento potrebbe rivoluzionare la diagnosi precoce delle malattie cardiache, offrendo un'opportunità preziosa per prevenire infarti, ictus e altre patologie gravi.

Una svolta nella prevenzione: l’Mri come esame di routine
La novità non sta solo nella precisione, ma nella possibilità di agire per tempo. “Sapere qual è la vera età del proprio cuore può servire da campanello d’allarme”, osserva Garg. “Può motivare le persone a mangiare meglio, fare esercizio e seguire i consigli del medico”. Interventi semplici, se messi in atto precocemente, potrebbero rallentare l’invecchiamento del cuore.
Anche Hosam Assadi, dottorando presso la Norwich Medical School dell’UEA, sottolinea l’impatto futuro di questa tecnologia: “Abbiamo trovato un modo per individuare i cuori che invecchiano troppo in fretta. Potrebbe diventare uno strumento di controllo regolare per la salute cardiaca”.
Collaborazioni internazionali e prossimi sviluppi
Il progetto è stato condotto con la partecipazione di numerosi centri clinici e universitari, tra cui: Norfolk and Norwich University Hospitals NHS Foundation Trust, National Heart Research Institute Singapore, Università di Sheffield, Hospital San Juan de Dios (Spagna), Barts Health NHS Trust, Leiden University Medical Center (Paesi Bassi), Università di Leeds e National University of Singapore. L’obiettivo a lungo termine è integrare questa valutazione dell’età cardiaca nei controlli di routine, ampliando le strategie di prevenzione cardiovascolare nel mondo.