Nella bresaola c'è anche carne di zebù: in pochi però lo sanno
Ma utilizzare il bovino con la gobba originario dell'Africa e dell'Asia presente anche in Brasile è consentito dal disciplinare

La bresaola è sicuramente un affettato molto apprezzato in Italia e all’estero. Saporita e magra viene consigliata anche a chi soffre di stomaco e ai bambini. Un altro prodotto orgoglio del Made in Italy la cui origine locale, secondo il sentimento prevalente, dovrebbe essere garantita. Ma è davvero così? In realtà sembra sia fatta anche di carne di zebù ed altre specie estere come la limousine e la garronese. Il primo è un bovino domestico con la gobba delle regioni tropicali e subtropicali dell'Africa e dell'Asia presente anche in stati sudamericani come il Brasile. Le altre sono razze bovine originarie della Francia. Ma per la bresaola non si disdegnerebbe neppure la materia prima irlandese o austriaca.
Il disciplinare lo consente
Non si tratta in ogni caso di una truffa alimentare, perché il disciplinare Igp di produzione lo consente. Il consumatore, nella maggioranza dei casi, tuttavia non lo sa. In ogni caso la bresaola piace molto agli italiani. Tanto che il Consorzio di Tutela – attivo dal 1998 – ha messo in rilievo che il gradimento dei connazionali per il prelibato affettato è cresciuto del 39 per cento rispetto a 15 anni fa.

Basta sia lavorata in Italia
Il disciplinare non dà alcuna indicazione sul tipo di carne e sulla provenienza. Mentre vengono indicati i tempi di stagionatura, i tagli da utilizzare, il metodo di elaborazione, i controlli molto precisi da effettuare. Nell’articolo 2 si specifica solo che la bresaola valtellinese deve essere elaborata nella “zona di produzione tradizionale, ovvero nel territorio della provincia di Sondrio”.
Come dire che la famosa bresaola deve essere lavorata in Italia, ma per ottenerla si può utilizzare qualsiasi tipo di bovino. Anche se provviene dall’Africa, dall’Asia o dal Brasile.