Turisti seguono il navigatore in Sardegna e finiscono incastrati con l’auto nel vicolo stretto a Bosa
Disavventura in Sardegna per un gruppo di turisti in viaggio di Pasqua: fidandosi ciecamente del navigatore satellitare, sono rimasti bloccati nel centro storico di Bosa, in provincia di Oristano. Il GPS, anziché guidarli verso la meta in sicurezza, li ha condotti in una stradina troppo stretta per il passaggio dell’auto. La ruota posteriore del mezzo è rimasta sospesa, rendendo impossibile qualsiasi manovra.
Dopo vari tentativi falliti, a salvare la situazione sono intervenuti alcuni abitanti del posto. Con prontezza e spirito di solidarietà, hanno sollevato a braccia la parte posteriore del veicolo, riuscendo a liberarlo e a riportarlo sulla carreggiata, evitando danni peggiori. Nonostante la riuscita dell’operazione, la carrozzeria dell’auto ha riportato danni significativi, a causa del contatto con i muri delle abitazioni.
L’episodio, seppur curioso, sottolinea l’importanza di non affidarsi completamente al GPS, soprattutto quando si percorrono strade storiche o centri urbani medievali come quelli che caratterizzano molte località italiane. Bosa, celebre per le sue vie strette, le case colorate e il suo fascino autentico, non è adatta a tutti i tipi di veicoli, specialmente se non si conoscono le limitazioni di accesso o si utilizzano auto di grandi dimensioni.
Questo episodio serve da monito per chi viaggia in Italia, soprattutto per gli stranieri alla guida, invitati a prestare attenzione alla segnaletica locale e a pianificare gli itinerari con prudenza. La vicenda, tuttavia, si è conclusa con un lieto fine grazie alla generosità dei residenti, che si sono dimostrati ancora una volta ospitali e pronti ad aiutare i visitatori in difficoltà.