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Pericolo zanzare tigre, pronta l’invasione: ecco le province d’Italia più a rischio

Saranno 87 le province da allarme rosso. Tra i centri urbani a maggior rischio di infestazione Milano, Roma, Cagliari e Palermo

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Zanzara tigre (Ansa)
Zanzara tigre (Ansa)

Il periodo estivo è il periodo del riposo, dei viaggi e delle vacanze ma anche delle zanzare. I fastidiosi insetti, capaci di tormentare la pace delle serate all’aperto, pare siano addirittura in aumento. E in particolare sarebbe in aumento in Italia, complici le alte temperature, la proliferazione delle zanzare tigre. Ci sono poi delle città del nostro Paese più colpite di altre.

Le province da allarme rosso

Secondo uno studio di Anticimex, azienda internazionale specializzata nel controllo dei parassiti e leader nella disinfestazione, sulla base di dati Vape, in questo periodo saranno 87 le province più invase, con un indice di infestazione di livello 3 e 4, in una scala di intensità da 0 a 4 punti. Tra i centri urbani a maggior rischio di infestazione Milano, Roma, Cagliari e Palermo.

La livrea tigrata

La zanzara tigre si distingue da quella comune: è più grande e presenta una livrea tigrata a macchioline bianche. Si nutre di sangue umano ma non disdegna quello degli animali. La femmina depone fino a 250 uova nella sia vita, in contenitori artificiali o naturali che contengono acqua. Nere e di forma allungata queste possono schiudersi anche in soli due giorni quando le temperature sono favorevoli. La zanzara tigre può essere pericolosa in quanto vettore di trasmissione di agenti patogeni per la salute umana.

Le regioni a rischio

Secondo i dati forniti da Anticimex  la concentrazione più alta su base regionale sarà in Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Abruzzo, Basilicata, Umbria, Marche e Puglia. Nel Lazio spiccano, al massimo livello,  Roma, Frosinone e Latina.

Zanzara tigre (Ansa)

In Piemonte invece l’allarme riguarda tutte le province ad esclusione di quella di Cuneo dove il rischio è definito 0. Per quanto riguarda la Lombardia l’insetto attaccherà in via principale i territori di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lodi, Milano, Monza-Brianza, Pavia e Varese. Allarme anche a Lecco (livello 3) e in minor misura Mantova (2). Sondrio viene classificata invece a livello 0.

Il problema sarà di basso livello in Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta: Bolzano e Trento sono ritenute al livello 2 mentre  Aosta al livello 0.

E se in Veneto Padova, Rovigo, Treviso, Venezia e Vicenza sono considerate infestabili a livello 4, e Belluno e Verona solo a livello 2, in Toscana tutte le province sono a rischio, con solo Massa Carrara ad indice medio-alto 3.

Per quanto riguarda il Molise, Campobasso deve attendersi un livello 3 ed Isernia invece può stare più tranquilla fermandosi a 0.

In Calabria e Campania l’allarme è rosso, con tutte le province coinvolte, ad eccezione di Cosenza per la prima (indice 1), e Avellino per la seconda (che si avvicina al picco con l’indice 3). 

In Sardegna devono stare all’erta in particolare le province di Cagliari, Carbonia Iglesias, Medio Campidano, Ogliastra, Olbia – Tempio, Oristano e Sassari, con livello 4, e a seguire la sola provincia di Nuoro, al livello medio-basso (2). In Sicilia si salva solo Ragusa (1).

Ma come ci si può difendere dalle zanzare?

Secondo gli esperti di Anticimex “nelle aree verdi, compresi i giardini, - come precisa Valeria Paradiso, Responsabile tecnico della società - possono essere utilizzati sistemi di disinfestazione automatica programmabili per la nebulizzazione di prodotti specifici o repellenti al 100% naturali nei momenti più idonei ed in assoluta autonomia”.

Tuttavia “per bloccarne la diffusione all’origine è essenziale la prevenzione, con la collaborazione attiva delle amministrazioni comunali e condominiali, che devono pianificare, insieme a esperti del settore, interventi mirati e continuativi almeno da marzo a tutto ottobre. Ma altrettanto importante è il ruolo dei cittadini, fondamentale per tenere in ordine le aree private ed evitare i ristagni d’acqua”.

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