Più polizia, multe salate e fondi milionari ai Comuni che cacciano gli ambulanti. La "guerra in spiaggia" di Salvini
Le multe fino a 7000 euro per chi acquista capi, massaggi o tatuaggi erano solo il primo passo. Il titolare del Viminale annuncia l'offensiva contro l'abusivismo commerciale tra sdraio e ombrelloni

L'estate italiana ha, secondo il ministro dell'Interno Matteo Salvini, l'emergenza dellla sicurezza in spiaggia come priorità. E la sicurezza in spiaggia vuol dire soprattutto via gli ambulanti che circolano tra lettini, teli da mare e ombrelloni. Salvini fa sul serio e mette sul piatto 2 milioni e mezzo di euro di fondi per il piano Spiagge sicure-Estate 2018 che per cominciare coinvolge 54 Comuni a vocazione turistica. Parola d'ordine: forte contrasto all'abusivismo commerciale. Per mandar via gli ambulanti, quasi tutti di colore, i Comuni avranno risorse finanziarie per assumere a tempo indeterminato il personale di polizia locale, straordinari inclusi, e per acquistare le attrezzature necessarie per la vigilanza in spiaggia. Lo stesso ministro Salvini ha twittato in festa: "Finalmente spiagge sicur e ripulite, senza veditori abusivi.
Chi avrà i soldi
Il piano Spiagge sicure-Estate vede come beneficiari 15 Comuni del Nord, 23 del Centro e 16 del Sud. Per accedere ai finanziamenti istituiti dal ministero dell'Interno bisogna avere vocazione turistica ma non essere capoluoghi di Provincia, con una popolazione di non oltre 50 mila abitanti e con un indicatore di presenze nelle strutture ricettive non inferiore alle 500 mila l'anno. A quel punto si presenta richiesta in Prefettura allegando i progetti con cui il Comune in oggetto intende "riqualificare" il proprio arenile e le attività che si sviluppano attorno a questo. Questi nel dettaglio i Comuni ritenuti idonei finora: Venezia, Cavallino, Treporti, Iesolo e San Michele al Tagliamento; Rimini, Riccione, Bellaria, Igea Marina e Cattolica; Ravenna, Cervia; Forlì-Cesena, Cesenatico e Gatteo; Napoli, Sorrento, Ischia e Forio; Ferrara, Comacchio; Foggia, Vieste e Peschici; aGrosseto, Castiglion della Pescaia e Follonica; Sassari, Arzachena e Alghero; Livorno, Bibbona, Capolivieri e San Vincenzo; Lucca, Pietrasanta e Camaiore; Rovigo, Rosolina; Ascoli Picno, San Benedetto del Tronto; Ancona, Senigallia e Numana; Messina, Taormina e Giardini Naxos; Savona, Alassio, Finale Ligure e Loano; Lecce, Ugento, Otranto e Gallipoli; Nuoro, Orosei, Budoni e San Teodoro; Salerno, Camerota e Capaccio; Cagliari, Muravera e Villasimius; Imperia, Diano Marina; Cosenza, Cassano all’Ionio; Palermo, Cefalù; Pesaro Urbino, Gabicce Mare; Brindisi, Fasano; Teramo, Tortoreto e Giulianova; Latina, Fondi; Fermo, Porto Sant’Elpidio; Trapani, San Vito Lo Capo; Macerata, Porto Recanati.
Multe per chi vende e compra in spiaggia
Il piano da 2 milioni e 500 mila euro arriva ad irrobustire la prima misura contro gli ambulanti in spiaggia varata da Matteo Salvini a fine giugno. Chi venisse "pizzicato" dai controlli mentre compra capi falsi, o paga massaggi e tatuaggi dagli ambulanti rischia multe da 100 fino a 7000 euro. Secondo Confesercenti il giro d’affari nell’abusivismo dei settori del commercio e del turismo vale 22 miliardi di euro.