Sub ucciso da un'esplosione, stop a recupero del Bayesian. Pm sequestra l'area. Deflagrazione forse da uso fiamma ossidrica
Parallelamente, l’inchiesta sulla causa del naufragio prosegue. Sono indagati per omicidio colposo plurimo e naufragio colposo tre membri dell’equipaggio

Si fermano le operazioni di recupero del veliero Bayesian, affondato un anno fa nelle acque di Porticello durante una violenta tempesta. La morte del sub olandese Robcornelis Maria Huijben Uiben, 39 anni, ha portato al sequestro dell’area da parte della Procura di Termini Imerese, che ha aperto un’inchiesta sull’incidente.
Sub colpito da un’esplosione durante i lavori sul relitto
Il sommozzatore stava lavorando al taglio del boma del relitto, adagiato a 49 metri di profondità, quando sarebbe stato colpito da un pezzo di metallo staccatosi in seguito a un’esplosione subacquea. Secondo una prima ipotesi investigativa, l’esplosione potrebbe essere stata causata da bolle di idrogeno formatesi a contatto con una fiamma ossidrica usata per il taglio, dopo un primo tentativo fallito con chiavi inglesi.
Inchiesta aperta: autopsia e rilievi in corso
La salma del sub è stata trasferita all’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Palermo. L’autopsia, disposta dalla Procura, sarà fondamentale per chiarire le cause del decesso. Le indagini sono affidate alla Capitaneria di Porto di Palermo e coordinate dal pm Raffaele Cammarano. I rilievi sul fondale marino potrebbero essere eseguiti dai sommozzatori della polizia, della guardia di finanza o della Marina Militare, già coinvolti nel recupero della strumentazione di bordo, inclusi gli hard disk che potrebbero contenere registrazioni audio e video della notte del naufragio.
Il recupero del Bayesian e la tragedia del naufragio
La morte del sommozzatore è avvenuta poche ore dopo l’inizio della delicata operazione per riportare a galla il veliero. Sul posto erano giunte la Hebo Lift 10, gru galleggiante proveniente da Rotterdam, e la Hebo Lift 2, già presente in zona. Il veliero apparteneva al magnate inglese Myke Lynch, morto nel naufragio insieme alla figlia Hannah, al presidente di Morgan Stanley International Jonathan Bloomer e alla moglie Judy, al legale Chris Morvillo e alla moglie Neda, e al cuoco di bordo Recaldo Thomas.
Tmc Marine: “Priorità al rispetto per la vittima”
In una nota ufficiale, la società Tmc Marine, che coordina il recupero tramite le ditte Hebo e Smit International, ha dichiarato: “Le circostanze dell'incidente sono oggetto di indagine. Offriamo pieno supporto alla squadra di recupero in questo momento straziante. La tragedia è stata sentita da tutti i soggetti coinvolti. Questa pausa nelle operazioni servirà per completare le indagini e per onorare il lutto.”
Indagati tre membri dell’equipaggio
Parallelamente, l’inchiesta sulla causa del naufragio prosegue. Sono indagati per omicidio colposo plurimo e naufragio colposo tre membri dell’equipaggio: il comandante neozelandese James Cutfield, l’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e il marinaio Matthew Griffith, che era di guardia la notte della tempesta.