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In Italia un morto a settimana per soffocamento: con la manovra di Heimlich in molti si potevano salvare

Troppo spesso le manovre salvavita rimangono mere sconosciute quando invece un primo intervento può riuscire a bloccare il danno cerebrale della vittima

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In Italia un morto a settimana per soffocamento: con  la manovra di Heimlich in molti si potevano...

In un solo anno nel nostro paese circa 50 le persone muoiono per soffocamento. Molto spesso, come nel caso della bimba deceduta a Roma a causa di una caramella,  le vittime sono soprattutto bambini. Un caso alla settimana, spiega il 118, che potrebbe essere evitato seguendo alcuni accorgimenti. I bambini piccoli, sottolineano gli esperti del soccorso, devono essere sorvegliati anche e soprattutto quando mangiano. Inoltre toppo spesso le manovre salvavita rimangono mere sconosciute quando invece un primo intervento può "fermare il tempo" e riuscire a bloccare il danno cerebrale della vittima.

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Manovra salvavita

Quasi tutti gli malori si verificano in modo improvviso e inaspettato. Ma la parola d'ordine è: niente paura, tutti possono farcela. Il medico segnala anche un errore frequente in situazioni estreme: "Inutile tentare col dito una manovra disperata, agendo sulla bocca. Così si lacerano le mucose e si trascura il massaggio cardiaco, che invece può tenere in vita il bambino. La compressione toracica, dimenticando il corpo estraneo che ostruisce le vie aeree, è l'unico modo per far arrivare l'ossigeno al cervello in attesa dell'intervento dei rianimatori del 118".

Cibi da evitare

Dagli acini d’uva ai pistacchi, sono tanti gli alimenti a rischio soffocamento per i bimbi. Inoltre è indispensabile evitare, almeno fino all'età di 5 anni, di far mangiare cibi troppo grossi (di solito pezzi di carne), non adeguatamente tagliuzzati (diametro in media non superiore a 5 millimetri nei più piccoli e 1 cm nei più grandi), in particolare quando lisci, rotondi (gli acini d'uva), o cilindrici (pezzi di wurstel). E comunque evitare che possano essere messi in bocca cibi con ossicini (ossicini di pollo), caramelle (particolarmente se morbide) e gomme da masticare.

Le regole principali

Ma cosa si può fare per evitare queste tragedie? Per scongiurare incidenti, innanzitutto il bambino deve mangiare a tavola, seduto con la schiena dritta. Non deve mangiare mentre gioca, è distratto dalla tv o da videogiochi, è in movimento, corre o si trova in auto: meglio creare un ambiente rilassato e tranquillo, evitare distrazioni e non dargli alimenti se sta piangendo o ridendo.

Oggetti killer

Il ministero della Salute segnala la top ten degli elementi pericolosi cui fare attenzione quando un bambino sotto ai 4 anni entra in casa nostra: giocattoli smontabili, pile al litio, magneti, tappi dei detersivi, tappetti delle penne, palline di ogni tipo e materiale. E ancora monete, ciondoli e bottoni.

Riconoscere i segni di soffocamento

I genitori e i familiari devono riconoscere immediatamente i segni della ostruzione severa delle vie aeree e dell'arresto cardiaco ad essa conseguente: il bambino non piange (quando molto piccolo), non emette suoni (non parla, non tossisce), cambia improvvisamente colore (il volto e le labbra diventano cianotiche, ossia di colore viola, grigio), perde rapidamente coscienza e smette di respirare (torace immobile). In questi casi, chiamare il 118 diventa una priorità assoluta potenzialmente salvavita. Il telefono di chi chiama deve essere messo in modalità viva voce e deve rimanere in contatto con gli operatori durante tutto il tempo che precede l'arrivo dei soccorsi.

Le vittime in Europa

Il problema, spiegano le linee guida del ministero della Salute, non è solo italiano. "Viene stimato che, in Europa, ogni anno, 500 bambini muoiano soffocati. In Italia, è stato osservato, negli ultimi 10 anni, un trend stabile della quota di incidenti, con circa 1000 ospedalizzazioni all'anno - si legge nel documento -. Le stime più recenti, calcolate includendo anche i "quasi-eventi" e gli episodi di minore gravità (che si sono risolti grazie all'intervento della famiglia, senza la necessità di rivolgersi ai sanitari), mostrano come l'incidenza reale del fenomeno sia 50-80 volte superiore rispetto a quella dei ricoveri (con 80,000 episodi stimati, per anno, solo in Italia). Tra il 60% e l'80% degli episodi di soffocamento è imputabile al cibo".

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