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Artrite, una procedura mini-invasiva cancella il dolore al ginocchio senza che ci si debba sottoporre a intervento chirurgico

La tecnica innovativa dell’embolizzazione dell’arteria genicolata riduce il dolore e migliora la qualità della vita nei pazienti con osteoartrite, offrendo un’alternativa sicura ed efficace alle terapie tradizionali

Roberto Zoncadi R.Z.   
Foto Shutterstock
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Una procedura mini-invasiva, chiamata embolizzazione dell’arteria genicolata (GAE), potrebbe offrire un sollievo significativo a milioni di persone che lamentano difficoltà motorie e dolore al ginocchio causato dall’artrite. Il tutto senza doversi sottoporre a interventi di sostituzione articolare. Lo afferma uno studio presentato all’annuale meeting della Radiological Society of North America (RSNA). “L’osteoartrite rappresenta una delle principali problematiche di salute pubblica e la causa più comune di dolore cronico e disabilità a livello globale,” ha dichiarato Florian Nima Fleckenstein, M.D., radiologo interventista presso il Charité – University Hospital di Berlino, autore principale dello studio. “Con milioni di persone colpite, soprattutto nelle popolazioni in invecchiamento, è essenziale trovare trattamenti efficaci e minimamente invasivi”.

L’osteoartrite e i limiti delle terapie attuali

L’osteoartrite è una condizione cronica e progressiva che colpisce oltre 365 milioni di adulti in tutto il mondo, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Le terapie attualmente disponibili, come antidolorifici o iniezioni di steroidi, si limitano a mascherare i sintomi senza rallentare la progressione della malattia. Nei casi più gravi, la sostituzione chirurgica dell’articolazione rimane l’unica opzione efficace.

Embolizzazione dell’arteria genicolata: come funziona

La GAE è una terapia innovativa per l’osteoartrite del ginocchio che mira a interrompere il ciclo di infiammazione, distruzione della cartilagine e crescita anomala dei nervi sensoriali. La procedura prevede l’iniezione di piccole particelle nelle ramificazioni delle arterie genicolate, bloccando il flusso sanguigno nelle aree interessate dal dolore. “Questa tecnica aiuta a ridurre l’infiammazione e a preservare la funzionalità articolare”, spiega Fleckenstein.

Lo studio: sicurezza ed efficacia della GAE

I ricercatori hanno analizzato retrospettivamente 403 pazienti di età compresa tra i 40 e i 90 anni, affetti da osteoartrite moderata o grave che non rispondevano ai trattamenti convenzionali. I risultati dello studio includono:

  • Successo tecnico: la procedura è stata eseguita con successo nel 100% dei casi.
  • Effetti collaterali minimi: lieve scolorimento della pelle e dolore temporaneo al ginocchio sono stati riportati nel 18% dei pazienti, senza complicazioni gravi.
  • Miglioramento della qualità di vita: a un anno dal trattamento, l’indice di qualità di vita è aumentato dell’87%, mentre il punteggio del dolore è migliorato del 71%.

La procedura ha dimostrato di essere efficace anche nei casi avanzati, dove altre terapie avevano fallito.

Un futuro per la prevenzione precoce

I dati mostrano che la GAE è particolarmente efficace nelle fasi iniziali dell’osteoartrite, suggerendo che un intervento precoce potrebbe ritardare o persino prevenire la progressione della malattia, riducendo la necessità di interventi chirurgici invasivi. “Il nostro studio evidenzia che la GAE può migliorare significativamente la qualità della vita, offrendo una soluzione per pazienti che non hanno trovato sollievo con terapie come la fisioterapia o i farmaci,” ha aggiunto Fleckenstein.

Implicazioni per la pratica clinica

I ricercatori sperano che i risultati incoraggino un’adozione più ampia della GAE nelle cliniche di tutto il mondo. “La GAE ha il potenziale di ridurre la necessità di interventi chirurgici invasivi, abbassare i costi sanitari e migliorare notevolmente la qualità della vita per milioni di persone,” ha concluso Fleckenstein. Questo studio, premiato con il RSNA Trainee Research Prize, rappresenta un passo avanti nella lotta contro i disturbi articolari degenerativi e apre nuove possibilità nel campo della radiologia interventistica.

Fonte:
EurekAlert - Minimally invasive procedure relieves knee arthritis

Roberto Zoncadi R.Z.   
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