Allergie e danni al fegato, alcuni integratori sul mercato sono pericolosi e vanno vietati
L’allarme dell’Accademia francese di farmacia riguarda una moltitudine di prodotti disponibili anche in Italia

Alcuni integratori alimentari sul mercato, principalmente quelli a base di erbe, potrebbero esser pericolosi per la salute. A lanciare l’allarme, rilanciato anche dal quotidiano Le Figaro, sono stati gli esperti dell’Accademia francese di farmacia, che puntano il dito contro una serie di prodotti lassativi che possono portare a conseguenze anche gravi. Tra queste, evidenziano i ricercatori, anche allergie o danni irreparabili al fegato. “Alcuni integratori alimentari - spiegano i ricercatori - sono pericolosi e dovrebbero essere vietati”.
Gli studiosi ritengono direttamente responsabile l’Europa che, attraverso una normative troppo permissiva, consente a certi prodotti di finire sul mercato nonostante manchino prove scientifiche della loro sicurezza. E sul tavolo degli imputati finiscono così oltre 500 piante e diversi funghi la cui presenza viene tollerata - nonostante i rischi - negli integratori alimentari.
Attenti al succo di Aloe
Primo fra tutti il succo di Aloe, acquistabile anche in Italia, e importabile grazie al mercato online. Gli esperti non intendono fare una accusa generica, che potrebbe pesare su aziende che lavorano in maniera seria, ma puntano il dito contro una specifica classe di integratori, ossia quelli ricavati da piante contenenti “glicosidi hydroxyanthracéniques” (succo di aloe, corteccia di olivello spinoso e cascara, radici di rabarbaro cinese, senna, cassia, spinoso).
I rischi per la salute
Questi “beveroni”, apparentemente innocui, hanno un fortissimo potere lassativo. Il loro consumo irrita parte del tratto digestivo, causando una importante perdita di minerali. In passato queste sostanze venivano utilizzate come farmaco, mai per usi alimentari.
Restringere elenco degli integratori autorizzati
“Dal 2010, l’Agenzia per la sicurezza alimentare (ANSES) ha adottato un dispositivo di vigilanza nutrizionale sui nuovi prodotti alimentari, sugli alimenti arricchiti, gli integratori alimentari e i prodotti alimentari destinati ad un’alimentazione particolare”. Più di 2.600 reazioni avverse sono state riportate fino alla fine del 2016, rileva l’Accademia di Farmacia, con ogni anno 37-52% dei casi ritenuti “gravi”. La richiesta degli esperti è quella di restringere l’elenco degli integratori alimentari autorizzati, oltre che maggiori controlli e maggiore informazione.