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Musei, ricerca MidaTicket: Big Data spiegano luoghi della cultura

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      Torino, 5 mar. (akanews) - I dati come elemento fondamentale anche per le politiche culturali, nell'ottica di capire i comportamenti del pubblico e offrire servizi sempre più adeguati. Si è svolto al Museo Egizio di Torino il convegno "Big Data e Luoghi della Cultura" organizzato da MidaTicket in collaborazione con Rear, cooperativa attiva nei servizi museali. L'evento è stato anche l'occasione per presentare l'Osservatorio MidaTicket, il primo mai realizzato in Italia che indaga il comportamento dei visitatori con un approccio data driven. Punto di partenza per MidaTicket è stato l'essere diventato il primo servizio di biglietteria in Italia per numero di biglietti emessi nell'ambito culturale. "A seguito di questo - ha detto ad askanews Sergio Bellini, amministratore delegato di MidaTicket - abbiamo deciso di realizzare una restituzione per i luoghi della cultura. Noi crediamo fortemente che le decisioni prese debbano essere prese con consapevolezza e quindi con conoscenza.

      Abbiamo deciso di realizzare questo progetto di ricerca sui Big Data insieme al professor Guerzoni per restituire ai luoghi della cultura uno strumento di conoscenza per il loro lavoro quotidiano".Nello specifico, la ricerca è la prima che individua e quantifica le risorse che producono le istruzioni culturali italiane private. Ma cosa è emerso dall'Osservatorio? "Gli Highlights sono tre - ci ha risposto il professor Guido Guerzoni, docente in Bocconi, amministratore delegato di formules Srl e curatore scientifico della ricerca -. Da una parte la disponibilità a pagare del pubblico italiano e internazionale è più alta di quanto ci si immagina, che consente a molte risorse culturali di cambiare le proprie politiche dei pricing. Questo significa poter soddisfare pubblici più eterogenei, offrendo servizi tarati su esigenze che sono in continua evoluzione. Sta aumentando in modo significativo l'utilizzo di canali digitali per la prenotazione non solo da parte degli stranieri e questo consente di ricavare dei dati interessanti, ad esempio quasi sette pagamenti su 10 oggi vengono fatti con un pagamento elettronico e questo stravolge in qualche modo le abitudini che sono rimaste immutati fino a pochi anni fa".Significativi alcuni risultati: due visitatori su tre provengono dall'estero, in prevalenza dagli Stati Uniti. Sei italiani su dieci comprano ancora i biglietti sul posto, ma prediligono i pagamenti elettronici e l'acquisto per i musei avviene in media quattro giorni prima della visita, contro ventuno se si tratta di una mostra temporanea. "Rear - ha detto il presidente della cooperativa, Antonio Munafò - ha deciso di partecipare a questo Osservatorio perché, anche forte della nostra esperienza pluriennale, ormai è da oltre 40 anni che gestiamo servizi in ambito culturale, ci siamo resi conto che non basta solo erogare semplicemente un servizio, dobbiamo capire e comprendere le esigenze e le richieste dei visitatori e provare a tradurle in strategie efficaci".L'Osservatorio, sviluppato grazie al database di MidaTicket, ha preso in analisi 35,7 milioni di biglietti e oltre 1.5 miliardi di dati sui visitatori entrati nel biennio 2023-2024 in oltre 200 luoghi della cultura di tutta Italia.

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