Zaia: nazionalizzare autostrade? Sarebbe un bagno di sangue

Roma, 22 ago. (askanews) - "Salvini è coerente. Se sussistono gli estremi, va bene revocare la concessione. Purché però ci siano atti, giudizi, sentenze". Per Luca Zaia (Lega), presidente della Regione Veneto, "togliere le concessioni alla società Autostrade non è un tabù, a patto di procedere contratti alla mano". In una intervista alla Stampa, l'esponente del Carroccio mette in guardia dal rischio che la procedura messa in atto dal Governo dopo il crollo del ponte Morandi a Genova possa concludersi "come nel 2007" in Sicilia, quando "ci furono contestazioni gravissime alle autostrade siciliane, seguite da tre anni di battaglie del governo per revocare quelle licenze.
Dopodiché il tribunale diede ragione ai concessionari che gliele restituì vanificando lo sforzo".Zaia interviene nel dibattito su una possibile rinazionalizzazione della gestione: "Se in Italia si sono fatte le privatizzazioni - osserva - è perché la gestione pubblica aveva creato una voragine paurosa, con annessi e connessi di tipo penale. Fu una scelta senza alternative". Quindi l'idea del M5S di tornare alla gestione pubblica "non mi convince per nulla. Penso - dice il governatore veneto - che sarebbe un bagno di sangue per la collettività. Finché resteranno le regole attuali, lo Stato sarà sempre destinato a perdere nel confronto con i privati".