In Piazza Navona l'ultimo saluto a Marco Pannella. Bonino: "Ipocriti certi omaggi"
Un lunghissimo applauso di centinaia di persone ha accolto il feretro del leader radicale. Il Requiem di Mozart ha segnato l'inizio del funerale laico.
Un lunghissimo applauso di centinaia di persone ha accolto il feretro di Marco Pannella a Piazza Navona. Il palco è stato allestito al centro della piazza e lì è stato posto il feretro del leader radicale, circondato dai suoi amici di una vita: da Emma Bonino a Sergio D'Elia, da Rita Bernardini alla compagna Mirella Parachini. E sul palco è salito anche il candidato sindaco del Pd, Roberto Giachetti. Il Requiem di Mozart ha segnato l'inizio del funerale laico. Poi è toccato a Rita Bernardini iniziare la cerimonia ricordando come proprio a Piazza Navona si tennero le grandi manifestazioni delle lotte di Pannella e dei radicali. In piazza diverse bandiere sventolano, da quella del Radical Party a quella del Tibet, da quella dei Radicali Italiani a quella di Israele.
Bonino: "Ipocriti alcuni omaggi postumi"
"Pannella - ha detto Emma Bonino dal palco - nel corso della sua vita è stato soprattutto irriso e deriso, quando no vilipeso, e penso che alcuni omaggi postumi puzzano di ipocrisia lontano un miglio" Parole accolte dal lungo applauso delle centinaia di persone in piazza.
La veglia nella sede del Partito radicale
Un lungo applauso aveva accolto l'arrivo del feretro in via Torre Argentina, dove fino alle 13 c'è stata la veglia. Il feretro di Pannella è stato collocato quasi al centro della sala grande della sede dei Radicali. Una bandiera del Tibet e diverse rose sono appoggiate sulla bara, salutata con commossa devozione da un continuo flusso di persone. In centinaia, infatti, sono giunti in tarda serata al partito: gente comune, vecchi militanti come Laura Arconti, compagni e amici come Rita Bernardini, Sergio D'Elia, il segretario dei Radicali italiani Riccardo Magi o il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova. Ad accoglierli, già al piano terra dell'edificio, un' immagine di Pannella che lancia un bacio, con sopra la scritta 'a subito'. "Ho parlato con Marco un mese e mezzo fa e mi diceva che, per mantenere il partito ha venduto tutti gli immobili della famiglia. Non ha mai preso lira da nessuno e manco senatore a vita lo hanno fatto", si sfoga Luigi, uno dei tantissimi cittadini che, in via di Torre Argentina, ha atteso il proprio turno per salire alla sede dei Radicali.
La camera ardente a Montecitorio
Migliaia di persone a Montecitorio hanno visitato la Camera ardente per Marco Pannella. Per poter inviare una corona di fiori i detenuti del carcere della Dozza di Bologna si sono autotassati e hanno anche indetto un simbolico sciopero della fame per ricordarlo.