Una prefetta al Viminale, Luciana Lamorgese è la nuova ministra dell'Interno
E' stata capo del Dipartimento per le politiche del personale dell'amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie, dal 10 gennaio 2012 al giugno 2014. Dal 19 luglio 2013 è stata capo di Gabinetto del ministro Alfano. Gli auguri della polizia

Torna una prefetta al Viminale, dopo Annamaria Cancellieri con il Governo Monti. La prescelta del nuovo Governo M5S-Pd è Luciana Lamorgese, consigliere di Stato dopo aver chiuso nell'ottobre del 2018 la sua esperienza alla guida della prefettura di Milano. Quando è stata nominata prefetto del capoluogo lombardo - prima donna ad ottenere l'incarico - Lamorgese ha citato la filosofia greca. "L'epoca in cui Platone si chiedeva nel famoso testo La Repubblica 'sarà tempo che le donne governino' è storia passata", ha detto il giorno di San Valentino di due anni fa, probabilmente non immaginando che sarebbe diventata il capo del Viminale, dove ha lavorato per decenni. "Non faccio alcuna differenza - ha aggiunto -. Non ho mai sentito un diverso trattamento nell'ambito della mia amministrazione. Il tetto di cristallo lo abbiamo superato".
La carriera
Nata a Potenza l'11 settembre 1953, avvocato, Lamorgese è entrata in carriera nell'amministrazione dell'Interno nel marzo 1979. Dieci anni dopo è diventata viceprefetto ispettore, nel 1994 viceprefetto e nel 2003 prefetto.
Sposata e madre di due figli, è stata direttore centrale per le Risorse umane presso il Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, ricoprendo numerosi incarichi presso gli uffici centrali del ministero prima di diventare, nel 2010, prefetto di Venezia. E' stata poi capo del Dipartimento per le politiche del personale dell'amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie, dal 10 gennaio 2012 al giugno 2014. Dal 19 luglio 2013 è stata nominata capo di Gabinetto del ministro Angelino Alfano.
La politica
Cambia il Governo, arriva Marco Minniti all'Interno e nel 2017 viene spostata a Milano per assumere il ruolo di prefetto.
In quel ruolo 'cancella' una serie di ordinanze anti-migranti varate da alcuni Comuni a guida leghista. "Vediamo sindaci che non sempre fanno la loro parte e io dico loro che è importante accettare la diversità, che è ricchezza e procedere con l'integrazione", commenta. Al momento del commiato dalla prefettura milanese, insieme al sindaco Giuseppe Sala e al governatore della Lombardia, Attilio Fontana, aveva voluto essere presente anche il ministro Matteo Salvini. "Voglio ringraziare, a nome del governo e personalmente, il Prefetto per il lavoro prezioso svolto", aveva detto il numero uno del Viminale che ora le passa il testimone.
La polizia
“Vogliamo rivolgere il nostro augurio al prefetto Luciana Lamorgese per l’impegno gravoso che va ad assumere al ministero dell’Interno. Lo facciamo sapendo perfettamente che questo è un momento molto delicato per le forze di polizia, non solo troppo spesso ‘tirate per la giacchetta’ in un agone politico da cui sono distanti anni luce, ma anche e soprattutto per tutte le gravi necessità che ancora assillano il personale in divisa e l’intero Comparto sicurezza, e che necessitano di interventi sostanziali e urgenti perché si creino le giuste condizioni per rispondere adeguatamente alle continue sfide che dobbiamo fronteggiare. Molti sono gli appuntamenti importanti che ci aspettano e non sono più procrastinabili, dai correttivi al riordino al rinnovo contrattuale di un contratto scaduto da un anno, passando per l’impellente necessità di nuove assunzioni di personale e per l’urgenza di provvedere a dotazioni più adeguate ai cambiamenti sociali. Ma il neo ministro saprà certamente fare bene, poiché ha dalla sua parte la competenza e la professionalità necessarie”. E’ l’augurio che l’Fsp Polizia di Stato, per bocca del suo Segretario generale, Valter Mazzetti, ha rivolto al prefetto Luciana Lamorgese, scelta come prossima titolare del ministero dell’Interno.