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Draghi ottiene la fiducia con soli 95 sì, Lega, Fi e M5s non partecipano al voto. Gelmini lascia gli azzurri

Il premier ha letto le comunicazioni in Senato e ha chiesto un nuovo accordo di maggioranza sulla base della risoluzione Casini. Il M5S, la Lega e Forza Italia hanno deciso di non partecipare al voto. I sì sono stati solo 95

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(Foto Ansa)
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Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha esposto davanti all'Aula del Senato le sue comunicazioni, chiedendo nella sostanza un "nuovo patto di governo". Molti i temi toccati, dalla fornitura di armi all'Ucraina, "unico modo per aiutare gli ucraini", al momento importante per centrare gli obiettivi e ottenere la seconda tranche del Pnrr, passando per i punti critici, ovvero quelli che hanno innescato la crisi di governo, come i rigassificatori, "necessari per la sicurezza energetica nazionale": entro un anno e mezzo, ha detto, si raggiungerà "l'insipendenza dal gas russo". Ma il premier ha parlato anche del Reddito di cittadinanza, "misura importante contro la povertà ma da riformare per le ricadute negative nel mondo del lavoro", e del salario minimo, delle pensioni e dei contratti collettivi. Il premier ha parlato anche dei bonus edilizi sui quali bisogna "superare le criticità ma ridurre contributi". Insomma, tutti i temi sensibili sono stati toccati. Dopo gli interventi dei senatori - duri quelli di Lega e Forza Italia con la richiesta di un nuovo governo senza i 5 stelle - è stata breve la replica del premier che alla fine ha chiesto di votare la fiducia per la "risoluzioni Casini". La seduta è stata poi sospesa ed è ripresa alle 17.35 con le dichiarazioni di voto. Dalla chiama è emersa una fiducia per soli 95 voti. La cronaca della giornata:

21:15 - Fonti parlamentari, Draghi annuncia dimissioni alla Camera - Il presidente del Consiglio Mario Draghi annuncerà domani nell'aula della Camera, all'inizio della discussione generale, la propria intenzione di andare a dimettersi al Quirinale. La seduta è convocata per le ore 9:00. Lo si apprende da fonti parlamentari di maggioranza.

20.30 - Draghi non sale al Colle - Il premier Mario Draghi non salirà al Quirinale questa sera. Lo riferiscono fonti del Quirinale. Il presidente del Consiglio dovrebbe recarsi dal presidente Mattarella domani.

20:20 - Letta: andremo a elezioni rapidamente - "Gli italiani guardano sgomenti alle loro istituzioni, al Parlamento e al Senato e a forze politiche che hanno anteposto i loro interessi". Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, intervistato dal Tg1. "Credo che andremo alle elezioni rapidamente e gli italiani sceglieranno fra chi ha voluto affossare questa esperienza di governo e chi, al di là dei propri interessi di parte, aveva scelto di portarla vanti"

20:15 - Draghi lascia P. Chigi per recarsi al Quirinale - Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha lasciato Palazzo Chigi per recarsi al Quirinale.

20:10 - Fiducia a Draghi con soli 95 sì - I senatori presenti in Aula sono stati 192, 133 i votanti e la maggioranza 67. Lo ha detto in Aula al Senato la presidente Maria Elisabetta Casellati riferendo l'esito della votazione sulla fiducia al premier Draghi.

19:50 - Pd: fatto il possibile, da oggi prepariamo campagna elettorale - "Noi abbiamo preferito l'interesse generale, della nazione, a quello di parte. Il nostro lineare impegno a favore del governo Draghi è continuato per tutta la giornata, fino all'ultimo momento utile, poco fa. Abbiamo fatto il possibile per convincere i partiti di maggioranza a pensare agli italiani e non a se stessi. Non ci siamo riusciti, ma la nostra linearità pagherà nel Paese. Da oggi ci prepariamo alla campagna elettorale. Parleremo agli italiani. L'Italia è diversa, è migliore di questo Parlamento". E' quanto riferiscono fonti del Nazareno.

19:45 - Gelmini: lascio Forza Italia, ha ceduto a Salvini - "Questa Forza Italia non è il movimento politico in cui ho militato per quasi venticinque anni: non posso restare un minuto di più in questo partito", afferma in una nota Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie, aggiungendo che "Forza Italia ha definitivamente voltato le spalle agli italiani, alle famiglie, alle imprese, ai ceti produttivi e alla sua storia, e ha ceduto lo scettro a Matteo Salvini". "Se i danni prodotti al Paese dalle convulsioni del Movimento 5 Stelle erano scontati - ha proseguito la ministra - mai avrei immaginato che il centrodestra di governo sarebbe riuscito nella missione, quasi impossibile, di sfilare a Conte la responsabilità della crisi: non era facile, ma quando a dettare la linea è una Lega a trazione populista, preoccupata unicamente di inseguire Giorgia Meloni, questi sono i risultati".

19:42 - Lega e Fi assenti a prima chiama fiducia - Lega e Forza Italia non rispondono alla chiama in Senato per il voto di fiducia al premier Draghi. Alla prima chiama i senatori azzurri e i leghisti risultano assenti.

19:40 - I senatori 5S "presenti non votanti" salvano numero legale - Movimento 5 stelle in Senato garantisce il numero legale dichiarando la presenza ma non votando la fiducia. Per ora, almeno, tutti i pentastellati chiamati si sono dichiarati presenti ma non hanno partecipato al voto.

19:30 - Letta: giorno di follia, Parlamento contro Italia - "In questo giorno di follia il Parlamento decide di mettersi contro l'Italia. Noi abbiamo messo tutto l'impegno possibile per evitarlo e sostenere il governo Draghi. Gli italiani dimostreranno nelle urne di essere più saggi dei loro rappresentanti". Lo scrive su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta.

19:27: Draghi lascia l'Aula a inizio chiama - Non appena è iniziata la chiama sulla fiducia, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha lasciato l'Aula di Palazzo Madama.

19:26 - Al via votazione sulla fiducia - Nell'Aula del Senato è iniziata la votazione sulla fiducia posta dal governo sulla risoluzione Casini relativa alle comunicazioni del presidente del Consiglio. La votazione è palese ed avviene per appello nominale: ciascun senatore sfila davanti al banco della presidenza e dichiara il proprio voto ad alta voce.

19:25 - Cangini (Fi), voto fiducia in dissenso dal gruppo - "La demagogia si è mangiata la politica non solo a causa della velleità del M5S, del Pd che pone questioni identitarie, dell'approccio alla politica di Matteo Salvini. Non parlo di Fi per questione di stile. Dopo aver votato la fiducia per 55 volte al governo Draghi e sentito quello che ha detto oggi non v'è un fatto politico che cambi il mio voto. Voterò la fiducia". Lo ha detto il senatore Andrea Cangini di Fi in dichiarazione di voto.

19:15 - Casellati: senza M5s mancherà il numero legale - "Se non partecipano al voto mancherà il numero legale? Eh manca il numero legale". Lo ha detto la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, rivolgendosi al segretario generale di palazzo Madama - a microfono aperto e udibile - subito dopo l'annuncio del M5s che non parteciperà al voto sulla fiducia al governo. Stessa decisione annunciata da Forza Italia e Lega.

19:10 - Lega: messi in condizioni di non partecipare al voto - "Spiace che non sia stata scelta la nostra risoluzione (perché venisse votata, ndr) e che questo ci abbia messi nelle condizioni di non partecipare al voto per la fiducia su una risoluzione, non a caso firmata da Casini". Così il senatore della Lega, Stefano Candiani nella dichiarazione di voto sulla fiducia al governo Draghi nell'aula del Senato. E ha aggiunto: "Noi diciamo sì a un governo nuovo fatto dalla Lega e da chi lo voglia sostenere, altrimenti si dia la parola agli italiani".

19:05 - M5s: non partecipiamo al voto della risoluzione - "Oggi non partecipiamo al voto di questa risoluzione". Lo ha detto la capogruppo del M5s al Senato, Mariolina Castellone, in dichiarazione di voto sulla questione di fiducia posta dal premier. "Lei, presidente Draghi, aveva detto che un governo di alto profilo non deve identificarsi con nessuna forza politica. Mi permetta di dire che un governo di alto profilo non dovrebbe nemmeno schierarsi nettamente con una forza politica, come invece è stato fatto".

19:00 - Fi non partecipa al voto fiducia - "Con amarezza ma con la tranquillità di chi ha tentato fino alla fine" di trovare una soluzione "il gruppo di Fi non parteciperà al voto di fiducia solo sulla" risoluzione a firma Casini. Lo ha detto la presidente dei senatori di Fi Anna Maria Bernini. L'annuncio della non partecipazione al voto di Forza Italia viene accolto da un fragoroso applauso dei senatori della Lega. Chiaramente delusi quelli del centrosinistra.

18:55 - Il Pd vota sì alla fiducia - "La posta in gioca è questa in questa crisi di governo: a pagare sarà il Paese. Occorre la responsabilità di ricomporre il quadro, perché al centro non sono le sorte nostre, dei nostri partiti. Le elezioni non sono una minaccia, noi non abbiamo paura del voto ma di lasciare il Paese senza guida e nella palude". Lo ha detto la capogruppo del Pd in Senato Simona Malpezzi annunciando il sì posta dal premier Draghi sulla risoluzione dopo le sue comunicazioni.

18:50 - Alla Camera i deputati già parlano del post Draghi, "è finita" - Mentre al Senato sono in corso le dichiarazioni di voto sulla fiducia, a Montecitoro già si parla di candidature e progetti in vista delle possibili elezioni. "E' finita", è quello che si sente tra i capannelli di deputati raccolti attorno alle televisioni che trasmettono la discussione al Senato.

18:50 - Salvini: non voto? Noi abbiamo proposto governo nuovo - "Noi la proposta l'abbiamo fatta: se c'è un governo nuovo e più forte bene, sennò..." A dirlo è Salvini incalzato dai cronisti che gli chiedevano se la Lega non parteciperà al voto uscendo dall'aula o voterà contro la fiducia al governo Draghi, al Senato. Sui dettagli si è limitato a dire: "Farò quello che mi dice di fare il mio capogruppo, sui tecnicismi io ci capisco poco". Poi è entrato nell'emiciclo ma poco prima aveva dichiarato di non intendere votare la risoluzione Casini proposta dal premier.

18:45 - Confusione e disordine: urne sempre più vicine - In un clima di confusione estrema e disordine (si racconta di uno scontro violento tra le due azzurre Gelmini e Ronzulli) resta la possibilità di una spaccatura dei 5s, che porterebbe i voti di fiducia sulla risoluzione Casini oltre la soglia dei 170, facendo salire Draghi al Colle ancora con una maggioranza, utile a farne un governo dimissionario ma ancora nelle pienezza di poteri a camere sciolte, come ce ne sono stati nel passato. Se i numeri fossero altri, il premier potrebbe invece fermare i giochi dei partiti senza attenderne il voto e dimettersi.

18:40 - Indecisioni e mal di pancia nel centrodestra - Il centrodestra - come fanno trapelare Lega e Forza Italia - non voterà la risoluzione Casini esprimendo così ostilità e delusione per i toni duri che il premier ha usato al mattino verso la Lega, che di risoluzione ne presenta una contrapposta: il M5s sia messo fuori dal perimetro della maggioranza con un nuovo governo e un nuovo programma. Nel gioco del cerino c'è chi ancora spera che alla fine Salvini e Berlusconi, per non trovarselo alla fine in mano, non sottrarranno il loro sostegno a Draghi, rimangiandosi la richiesta di discontinuità e restituendo a Conte e ai 5s la responsabilità della crisi. Ma senza la maggioranza ampia che ancora stamattina Draghi invocava, il premier non potrà fare altro che salire al Quirinale e dimettersi. Nelle ultime ore si profila l'assenza del centrodestra dal voto di fiducia nell'Aula del Senato, ma la mancanza di due forze così importanti nell'equilibrio dell'unità nazionale non potrebbe essere ignorata dal premier.

18:35 - Centrodestra: stupore per fiducia Draghi a risoluzione Casini - "Forza Italia, Lega, Udc e Noi con l'Italia hanno accolto con grande stupore la decisione" di Draghi di porre la fiducia "sulla risoluzione presentata da un senatore - Pierferdinando Casini - eletto dalla sinistra". E' quanto si legge in una nota in cui si sottolinea che "il presidente Silvio Berlusconi questa mattina aveva comunicato personalmente al Capo dello Stato Sergio Mattarella e al presidente del consiglio Mario Draghi la disponibilità del centrodestra di governo a sostenere la nascita di un esecutivo da lui guidato e fondato sul "nuovo patto" che proprio Mario Draghi ha proposto in Parlamento".

18:30 - Salvini, risoluzione Casini? Non la votiamo - "Non la votiamo. La risoluzione di Casini? Certo che non la votiamo. A dirlo è Matteo Salvini in una pausa dei lavori al Senato rispondendo ad una domanda sulla fiducia posta sulla risoluzione di Casini.

18:25 -Sì di Leu alla fiducia - "Questa crisi, presidente se lo lasci dire si poteva evitare, forse si doveva evitare la drammatizzazione". Lo ha detto la senatrice Loredana De Petris in dichiarazione di voto al Senato annunciando che i senatori di Leu voteranno la fiducia perché "non ci siamo mai sottratti alle nostre responsabilità, non lo faremo neanche questa volta". 

18:20 - Senatori Italia al centro votano fiducia a Draghi - "I senatori di 'Italia al Centro' voteranno a favore della fiducia al governo Draghi". E' quanto rende noto il partito presieduto da Giovanni Toti.

18:20 - Scintille in Senato tra azzurre Ronzulli e Gelmini - A quanto riferiscono fonti partlamentari ci sarebbe stato un forte scontro all'interno di Forza Italia. Uscendo dall'aula del Senato, dopo la replica del presidente Draghi, la senatrice Licia Ronzulli avrebbe gridato al ministro Mariastella Gelmini: "Vai a piangere da un'altra parte e prenditi lo Xanax, ". E Gelmini a Ronzulli: "Contenta ora che hai mandato a casa il governo?".

17:35 - Governo: si vota solo su risoluzione Casini - Le dichiarazioni di voto sulla fiducia, che sarà votata solo sulla risoluzione presentatata da Pier Ferdinando Casini, sono iniziate alle 17.30 e a seguire si terrà il voto di fiducia sulla risoluzione che approva le comunicazioni del Presidente del Consiglio. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo del Senato.

La risoluzione presentata da Pier Ferdinando Casini (Ansa)

17:20 - Si voterà per prima la risoluzione Casini - La risoluzione presentata da Pier Ferdinando Casini sarà votata per prima nell'Aula del Senato, in quanto il governo su quel testo ha posto la questione di fiducia. La risoluzione recita: " Il senato, udite le comunicazioni del presidente del Consiglio dei ministri, le approva". Non è ancora chiaro, invece, se verrà posta al voto la risoluzione presentata dalla Lega, che è molto più estesa di quella dell'ex presidente della Camera. 

17:15 - Seduta sospesa, convocata capigruppo - In seguito alla apposizione della questione di fiducia dal parte del governo alla risoluzione Casini, la presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati ha sospeso la seduta e convocato la conferenza dei capigruppo.

17:10 - Draghi: si voti fiducia su risoluzione Casini - "Si voti la fiducia sulla risoluzione Casini". Lo ha chiesto il premier nel suo intervento di replica al Senato. "Il sostegno che ho visto nel paese", "mi ha indotto a riproporre un patto di coalizione e sottoporlo a vostro voto, voi decidete. Niente richieste di pieni poteri", ha aggiunto il premier. Quando il presidente Draghi ha posto la fiducia sulla risoluzione Casini, i deputati del Pd e di Iv hanno applaudito nell'Aula del Senato. Fermi, invece, tutti gli altri.

17:08 - Draghi: per salario minimo no diktat governo su contratti - "Sul salario minimo ho detto quello che dovevo dire, c'è una proposta della commissione europea, abbiamo aperto un tavolo con i sindcati e Confindustria, continueremo la discussione qualunque sia la vostra decisione oggi". Così il premier Mario Draghi nella replica al Senato rivogendosi in particolare al senatore M5s Licheri, sottolineando che "c'è una proposta che non veda l'imposizione, il diktat del governo sul contratto di lavoro".

17:07 - Draghi: chi ha disegnato superbonus è il colpevole - " Per il Superbonus, il problema sono i meccanismi di cessione. Chi li ha disegnati senza discrimine o discernimento? Sono loro i colpevoli di questa situazione per cui migliaia di imprese stanno aspettando i crediti. Ora bisogna riparare al malfatto e tirare fuori dai guai quelle migliaia di imprese", ha aggiunto Draghi.

17:06 - Draghi: non intervenuto su temi etici per sua natura - "Voglio essere chiaro, c'è stato un rimprovero sul perchè il governo abbia deciso di non intervenire su temi come la cannabis, lo ius scholae, il dl Zan, temi di origine parlamentare, per la sua natura di governo fondato su una ampia coalizione di unità nazionale", ha detto Draghi in replica al Senato.

17:05 - Draghi: ringrazio tutti coloro che hanno sostenuto governo - "La mia sarà una replica breve: per primo ringrazio tutti coloro che hanno sostenuto l'operato del governo con lealtà e partecipazione. Il secondo punto è un'osservazione a proposito di alcune parole che avrebbero messo addirittura in discussione la natura della nostra democrazia, come se non fosse parlamentare mentre lo è e io la rispetto e mi riconosco", ha detto il presidente del Consiglio in sede di replica al Senato. 

16:50 - Draghi lascia P.Chigi - Il premier Mario Draghi ha lasciato Palazzo Chigi ed è atteso in Senato per la replica.

16:45 - Tajani, voteremo la risoluzione del centrodestra - "Siamo pronti a votare la risoluzione del centrodestra. Non possiamo votare una risoluzione che preveda il Movimento 5 stelle al Governo. Il presidente Berlusconi lo ha anticipato al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio". Lo ha detto Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia.

16:30 - Berlusconi ha sentito Mattarella e Draghi - Secondo quanto si apprende, il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi ha avuto colloqui con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e con il premier Mario Draghi durante il vertice di centrodestra di governo che si è svolto a Villa Grande, informandoli quindi della posizione del suo partito e del resto della coalizione di governo.

16:08 - Tabacci su un possibile rimpasto: "E' sfiducia, allora urne" - "Il rimpasto non esiste, rignifica sfiduciare il governo, significa andare a elezioni". Lo ha detto in Senato all'Ansa Bruno Tabacci, sottosegretario alla presidenza e considerato particolarmente vicino al premier Draghi. "Il Draghi bis non esiste - ha spiegato - è un modo di mandare la palla in tribuna. Mattarella ha detto a Draghi di presentarsi alle Camere e di chiedere la fiducia sul suo governo, non su altri governi. Che dovremmo fare? Aprire una trattativa e per un mese e mezzo perdere tempo in cerimonie? Non esiste".

16:05 - Mattarella sente i leader di maggioranza - Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella avrebbe avviato delle consultazioni telefoniche sentendo i leader della maggioranza per fare il punto della situazione dopo il dibattito parlamentare al Senato sulla fiducia. Tra le ipotesi, si ragiona sempre in ambienti parlamentari, anche quella delle condizioni per un Draghi bis. Sullo sfondo lo scioglimento delle Camere.

15:51 - Una telefonata tra Salvini e Mattarella - Un colloquio telefonico c'è stato tra il leader della Lega, Matteo Salvini e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Così si apprende da una nota della Lega.

15:41 - Verso conta in Aula su risoluzioni - Si starebbe andando verso la conta in Aula con il voto sulle risoluzioni. Draghi potrebbe aspettare l'esito di questi voti prima di decidere il da farsi. E' quanto viene spiegato da fonti qualificate di governo.

15:40 - Draghi rientra a Palazzo Chigi - Il premier Mario Draghi è rientrato a Palazzo Chigi dopo la decisione di sospendere la seduta d'Aula.

15:38 - Toti, Conte fa guai e c.destra fa cadere Draghi - "Conte combina il più epico guaio della storia recente. Ma il centrodestra di governo, geloso, gli ruba la responsabilità di far cadere il Governo Draghi! Ma davvero stiamo assistendo a tutto questo?". Così il presidente della Liguria e di Italia al Centro, Giovanni Toti.

15:27 - Lacarra (Pd): "Votare fiducia è dovere morale" - "Mario Draghi, con il suo discorso al Senato questa mattina, ha richiamato tutte le forze presenti in Parlamento alla responsabilità, verso il Paese e verso i cittadini. Votare la fiducia è un dovere morale, perché in questo momento l'Italia non può, e non deve, affrontare una crisi di Governo che porterebbe gravi problematiche, come evidenziato nei giorni scorsi". Lo dichiara in una nota Marco Lacarra, deputato Pd. "Chi ama l'Italia, e ha a cuore il benessere degli italiani, questa sera, non può che votare la fiducia e permettere a questo esecutivo di continuare il suo percorso. Un percorso fondamentale per permettere al Paese di uscire dalla crisi che stiamo vivendo, ed evitare ai cittadini di subire pesanti ricadute negative. È il momento di agire in modo responsabile, e non pensare solo a sé stessi". 

15:27 - Draghi lascia il Senato - Il presidente del consiglio Mario Draghi ha appena lasciato il Senato, dopo la sospensione del dibattito sulle sue comunicazioni. 

15:14 - Licheri (M5s) a Draghi: "Su Reddito non ha dato risposte" - "Dal suo discorso abbiamo capito che non abbiamo ancora una risposta". Lo ha detto il senatore del M5s, Ettore Licheri, intervenendo in Aula dopo le comunicazioni del premier Draghi, parlando del Reddito di cittadinanza.

14:45 - Casini presenta una mozione pro Draghi - E' firmata dal solo ex presidente della Camera Pierferdinando Casini e non dai capigruppo la risoluzione dei partiti che chiedono al premier Mario Draghi di proseguire il proprio lavoro a Palazzo Chigi. Lo riferiscono all'Ansa alcuni capigruppo del Senato. "Ascoltate le comunicazioni del Presidente del Consiglio, il Senato le approva" è il testo secco della risoluzione Casini. In questo modo la risoluzione verrà posta ai voti in Aula indipendentemente dalle firme e dalle adesioni dei capigruppo del centrodestra.

14:40 - Draghi uscito dall'Aula ha interloquito con Franceschini e altri ministri - Il premier, fuori dall'Aula, si è intrattenuto con Dario Franceschini, ministro della Cultura del Pd, brevemente anche con il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, e con il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini. E' uscito poi nuovamente dall'emiciclo al telefono.

14:31 - Piazza Affari scivola dopo intervento della Lega - Amplia i cali Piazza Affari dopo l'intervento del capogruppo al Senato della Lega, Massimiliano Romeo, che ha chiesto al premier Mario Draghi "discontinuità", escludendo i 5Stelle dalla maggioranza di governo. I timori sull'esito della crisi e sul destino del governo spingono il Ftse Mib sui minimi di giornata, con l'indice delle blue chip che perde l'1,76%, con Saipem (-3%) e i bancari in testa ai ribassi. Lo spread Btp-Bund si rimangia tutti i guadagni della mattinata, e risale a 204,5 punti base.

14:30 - La Lega presenta una mozione per un governo senza M5S - "Il Senato accorda il sostegno all'azione di un governo profondamente rinnovato sia per le scelte politiche sia nella composizione". E' quanto chiede la Lega in una proposta di risoluzione firmata dai senatori Roberto Calderoli e dal capogruppo leghista al Senato Massimiliano Romeo, dopo le comunicazioni del premier Draghi in Aula.

14:15 - Draghi lascia il Senato - Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha lasciato l'aula del Senato dopo il duro intervento del capogruppo della Lega Massimiliano Romeo. Il premier ha ascoltato l'intervento di Romeo fissando il capogruppo della Lega e tenendo le braccia incrociate appoggiate al banco del governo. Man mano che il discorso di Romeo proseguiva, ha iniziato a prendere appunti. Terminato l'intervento di Romeo, Draghi ha prima parlato con il ministro Guerini, che sedeva alla sua sinistra. A quel punto si è alzato ed è uscito dall'Aula insieme allo stesso Guerini.

14:04 - Romeo: Mattarella sciolga le Camere e lei rimanga al governo - "Il secondo scenario possibile, se non si verificassero gli scenari forti che ho appena raccontato sarebbe quello che qualche analista ha messo in evidenza ricordando il precedente Ciampi: Mattarella puo' sciogliere le Camere, respingere le sue dimissioni, lei resterebbe con pieni poteri e completerebbe il Pnrr e la legge di bilancio per mettere in sicurezza Paese e consegnare la parola agli italiani. La scelta è a lei". Lo dice il capogruppo della Lega a Palazzo Madama Massimiliano Romeo intervenendo in Senato dopo aver evidenziato la necessità di un "nuovo governo e una nuova maggioranza" per superare la crisi di governo.

Romeo della Lega fa il suo intervento (Foto Ansa)

14:02 - Lega: noi ci siamo con nuovo governo senza M5S - "Noi ci siamo se si tratta di fare una nuova maggioranza. senza M5s, e se serve ricostituire un nuovo governo". Così il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo intervenendo in Aula dopo le comunicazioni del premier Draghi.

14:01 - Romeo a Draghi: la Lega la stima - "Serve un governo nuovo con accanto lei, perché è autorevole e noi la stimiamo". Così il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo intervenendo in Aula dopo le comunicazioni del premier Draghi.

14:00 - Incontro continuo tra Conte e i pentastellati - Giuseppe Conte continua a monitorare la situazione nel quartier generale allestito per l'occasione a Palazzo Carpegna, dopo le comunicazioni del premier Mario Draghi in aula a Palazzo Madama. Tra l'aula e gli uffici del gruppo pentastellato i parlamentari e i componenti del governo stanno facendo la spola per consultarsi con l'ex premier e gli altri dirigenti del Movimento dall'inizio della giornata. "Stanno succedendo delle cose - ha osservato in Transatlantico il senatore Albero Airola, e bisognera' dare delle risposte".

13:52 - Lega: nessun contatto tra Salvini e Conte - Nessun contatto tra Matteo Salvini e Giuseppe Conte. Il leader della Lega non vede e non sente l'ex premier da alcuni mesi. È quanto fa sapere il Carroccio.

13:47 - Replica di Draghi intorno alle 15 - Tempi ridotti per la discussione generale sulle comunicazioni del presidente del Consiglio Mario Draghi: la scelta di M5s, Lega e Fi di far parlare un solo senatore per gruppo taglia infatti il dibattito che si dovrebbe concludere attorno alle tre. La replica del premier dovrebbe quindi essere anticipata non appena sarà conclusa la discussione generale.

13:43 - Landini: dare risposte non far cadere il governo - "Il mestiere del sindacato non è fare cadere governi o sostituire governi, ma contrattare con loro per portare a casa risultati per le persone che rappresentiamo o che si facciano le riforme che noi riteniamo giuste per il Paese. Oggi è il momento di dare risposte ai problemi delle persone e non di fare cadere il governo. E' il momento che il governo e il Parlamento decidano di fare delle cose molto precise per i problemi che ci sono". Lo ha detto Maurizio Landini alla presentazione, a Catania, del 'progetto per la Sicilia' della Cgil regionale. 

13:20 - Di Battista: qualcuno ha davvero il fegato di votare Draghi? - "C'è davvero qualcuno con il fegato di votare la fiducia a Draghi?". Si conclude con questa domanda un post scritto da Alessandro Di Battista su Facebook.
"Ricapitoliamo le dichiarazioni del messia - scrive l'ex M5s con sarcasmo -. Il reddito di cittadinanza verrà modificato come dico io e soltanto io. Sempre più armi in Ucraina perché la NATO conta più della Costituzione. Salario minimo ok ma seguendo gli ordini europei e lavorando a braccetto con i sindacati che non vogliono minimamente perdere parte del potere che ancora gli resta. Sì ai rigassificatori perché dobbiamo comprare sempre più gas USA (costa di più ed ed è più inquinante ma tanto mica lo paga lui). Superbonus? Come direbbe Mimmo in Bianco Rosso e Verdone "Nonna, nonna m'hanno fatto un buono. Che vor dì, vor dì che…?" (Lascio a voi la risposta) E dopo tutto questo c'è davvero qualcuno con il fegato di votargli la fiducia?".

13:15 - Santanchè: Draghi non pensi a maggioranza Ursula - "Presidente Draghi, non è che sta per caso pensando ad una 'maggioranza Ursula' con lei a capo dopo le prossime elezioni? Non lo permetteremo". Lo ha detto nell'Aula del Senato Daniela Santanchè di FDI in discussione generale sulle comunicazioni del presidente del Consiglio.

12:55 - Iv: prevalgano gli interessi del Paese - "E' l'ora della responsabilità, siamo tutti chiamati a far prevalere gli interessi del Paese e non quelli di parte". Così in Aula al Senato la senatrice di Italia viva Laura Garavini dopo le comunicazioni del premier Draghi. La richiesta, aggiunge "arriva dalla piazza, dalle associazionii, come anche dagli imprenditori, dal mondo della cultura e dell'università, anche i sindaci, le persone comuni chiedono che il governo prosegua la sua esperienza".

12:40 - Bonaccini: noi pronti sul rigassificatore - "Il presidente Draghi ha sottolineato oggi l'importanza di realizzare i nuovi rigassificatori. A Ravenna, in Emilia-Romagna, siamo pronti: Regione, Comune, sindacati e imprese tutti uniti per realizzarlo". Lo evidenzia il presidente della Regione, Stefano Bonaccini. "Contemporaneamente vogliamo costruire un parco dell'eolico e del fotovoltaico fra i più grandi in Europa, sempre al largo delle acque ravennati. Progetto già pronto anche su questo. Perché siamo la regione dei sì, in sicurezza e nel rispetto dell'ambiente", aggiunge Bonaccini.

12:15 - Convocato vertice Centrodestra a Villa Grande - Il Centrodestra si riunisce a Villa Grande, residenza romana di Silvio Berlusconi. Parteciperà anche la Lega. Sulla riunione precedente, la Lega fa sapere che c'è stata "totale sintonia dei presenti e compattezza con il segretario".

12:10 - Bongiorno: "Riflessioni, ora vertice con il Centrodestra" - "Abbiamo fatto delle riflessioni che non posso anticiparle, perché adesso ci sarà una riunione con il centrodestra di governo e decideremo insieme". A dirlo all'Ansa è la senatrice della Lega, Giulia Bongiorno al termine della riunione del suo partito con il leader Matteo Salvini, con ministri, sottosegretari e parlamentari leghisti dopo le comunicazioni del premier Draghi al Senato.

12:02 - Finito l'incontro con Conte, senatori M5S in Aula - È durato circa dieci minuti l'incontro fra il leader del M5s Giuseppe Conte e i senatori del Movimento. Al termine alcuni di loro sono tornati in Aula per il dibattito.

11:40 - Salvini ascolta i suoi - "Continua l'ascolto e l'approfondimento di Matteo Salvini, che anche nelle ultime ore ha avuto colloqui con amministratori locali, imprenditori, rappresentanti di categorie professionali e sindacali. Il collegamento con Silvio Berlusconi è costante. In questi minuti, Salvini sta raccogliendo i pareri della Lega dopo l'intervento del presidente Draghi" fa sapere la Lega.

11:35 - Meloni: Draghi vuole pieni poteri, elezioni subito - "Draghi arriva in Parlamento e di fatto pretende pieni poteri, sostenendo che glielo hanno chiesto gli italiani. Ma in una democrazia la volontà popolare si esprime solo con il voto, non sulle piattaforme grilline o con gli appelli del Pd". Lo scrive su Facebook la presidente di Fdi, Giorgia Meloni."Sono le autocrazie - aggiunge - che rivendicano di rappresentare il popolo senza bisogno di far votare i cittadini, non le democrazie occidentali. Fratelli d'Italia non intende assecondare questa pericolosa deriva. Decidano gli italiani del proprio futuro, non questo Parlamento delegittimato e impaurito. Elezioni subito".

11:30 - Bonino: Draghi mai sfiduciato, quindi deve andare avanti

11:35 - Casini: lei è qui perché il Parlamento le ha dato la fiducia - "Presidente Draghi, lei è qui oggi non solo perché glielo hanno chiesto gli italiani, ma anche perché non c'è stato un voto di sfiducia in parlamento nonostante la dissociazione di un gruppo parlamentare". Lo dice il senatore Pierferdinando casini in Aula al Senato dopo le comunicazioni del premier Draghi, richiamando l'attenzione sulla centralità del Parlamento.

11:25 - Renzi: da Draghi nuova opportunità, noi ci siamo - Renzi: "Draghi è stato chiaro: io ci sto alle mie condizioni. Noi di Italia Viva siamo con lui". 

11:20 - Di Maio: chi non vota la fiducia volta le spalle al Paese - "Il discorso del presidente Draghi è stato ineccepibile, concreto, lungimirante. Adesso non ci sono più scuse: chi non vota la fiducia al governo volta le spalle agli italiani. Adesso non servono giochini, ma occorre agire con grande senso delle istituzioni". Così il ministro Luigi Di Maio.

11:15 - Conte riunito con i senatori pentastellati - Dopo aver ascoltato il discorso del premier Mario Draghi al Senato, Giuseppe Conte si è riunito con alcuni dei vertici del M5s, fra cui i vicepresidenti e la capogruppo a Palazzo Madama Mariolina Castellone. Nel frattempo, in un altro ufficio, è in corso una riunione del gruppo dei senatori del Movimento.

11:11 - Letta: convinti di votare la fiducia - "Se eravamo già in questi giorni convinti di rinnovare la fiducia al governo Draghi siamo ancora più convinti di farlo dopo averlo ascoltato". Lo scrive su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta.

11:10 - Inizia il dibattito al Senato, Draghi in Aula - Al via nell'Aula del Senato il dibattito sulle comunicazioni de presidente del Consiglio Mario Draghi. Questa fase si protrarrà fino alle 17. Draghi è entrato in Aula con Pier Ferdinando Casini, che lo abbracciava con un braccio sulla spalla del premier e lo ha stretto forte, quindi si sono lasciati con un saluto.

11:00 - Giù lo spread dopo le comunicazioni di Draghi - Cala sotto quota 194 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi nel corso dell'intervento in Senato del presidente del Consiglio Mario Draghi che ha affermato la necessità di "proseguire in questo confronto e definire una prospettiva condivisa" in vista della legge di bilancio. Lo spread si porta a 193,9 punti, con il rendimento annuo italiano in calo di 14,1 punti base al 3,173%. Nel resto d'Europa il calo dei rendimenti è di circa 6 punti base in media. 

10:56 - Gallo (M5S): "M5S deciderà unito, su Di Maio avevo ragione" - "Oggi c'è qualche giornale che vuole indicarmi, essendo membro del direttivo Camera, come componente pronto a lasciare il m5s se non vota la fiducia. Siamo seri, siamo in questa crisi di governo per aver chiesto e non ottenuto la risoluzione dei problemi dei cittadini. Il M5s resta una comunità ed ogni decisione verrà presa di comune accordo". Lo scrive in una nota il deputato del m5s Luigi Gallo. "Lo farò oggi ma lo facevo anche prima quando mostravo apertamente il profondo dissenso con la leadership di Luigi Di Maio e su cui, rispetto a come sono andate le cose, forse un pizzico di ragione l'avevo", conclude.

10:55 - Draghi consegna il testo delle comincazioni alla Camera - Con una breve seduta alla Camera, il presidente del consiglio, Mario Draghi, ha consegnato al presidente di Montecitorio, Roberto Fico, le comunicazioni tenute al Senato. "Le consegno il testo delle comuni comunicazioni da me rese al Senato ai fini del dibattito di domani - ha detto Draghi - ringrazio le onorevoli deputate e gli onorevoli deputati per il contributo che daranno".

Video

10:29 - M5S e Lega non applaudono alla fine del discorso di Draghi - Nessun senatore M5S, e quasi nessuno della Lega, ha applaudito alla fine del discorso del presidente del Consiglio Mario Draghi. Matteo Salvini è rimasto immobile.
Gli applausi più calorosi per Draghi dal banco del governo sono arrivati da Luigi Di Maio.

I ministri in piedi applaudono durante la seduta in Senato (Foto Ansa)

10:26 - Siete pronti a ricostituire il patto di fiducia? - "Superare principio unanimità in Ue e riforma bilancio. Su questo l'Italia ha molto da dire. Ma tutto questo ha bisogno di un governo forte e coeso. All'Italia serve un nuovo patto di sviluppo concreto e sincero. Partiti siete pronti a ricostruire questo patto?Siamo qui in quest'Aula solo perchè gli italiani lo hanno chiesto. Lo ha detto Mario Draghi nelle sue comunicazioni al Senato. E' una risposta che dovete dare a tutti gli italiani", conclude.

10:27 - "Armare l'Ucraina unico modo per difendere gli ucraini - "l governo si identifica nell'Europa e nella Nato. La posizione è chiara e forte nel cuore dell'Ue, del G7 e della Nato. Bisogna sostenere l'Ucraina in ogni modo.
Come ripetuto ieri al presidente ucraino armare l'Ucraina è l'unico per aiutare gli ucraini a difendersi". Lo ha detto il premier Mario Draghi in Senato.

10:26 - "Superare criticità bonus edilizi ma ridurre contributi" - "Per quanto riguarda le misure per l'efficientamento energetico e più in generale i bonus per l'edilizia, intendiamo affrontare le criticità nella cessione dei crediti fiscali, ma al contempo ridurre la generosità dei contributi". Lo dice il premier Mario Draghi nelle comunicazioni al Senato.

10:25 - "Approvare prima dell'estate il ddl sulla concorrenza" - "Il disegno di legge" sulla concorrenza, che riguarda anche "i taxi" e le concessioni balneari" deve "essere approvato prima della pausa estiva. Ora c'è bisogna di un sostegno convinto all'azione dell'esecutivo" non il sostegno a proteste tavolta violente. Lo dice il premier Mario Draghi nelle comunicazioni al Senato. ddl concorrenza.

10:22 - "Tetto al prezzo del gas russo e riforma del mercato elettrico" - "Dobbiamo continuare a batterci per un tetto al prezzo del gas russo di cui beneficerebbero tutti" e anche per la "riforma del mercato elettrico che può cominciare da quello domestico anche prima di accordi europei". Così il premier Mario Draghi nelle comunicazioni al Senato.

10:20 - "Rigassificatori questione di sicurezza naturale" - "Dobbiamo accelerare sull'installazione dei rigassificatori a Piombino entro la prossima primavera e a Ravenna: non è possibile volere la sicurezza energetica per gli italiani e poi protestare per queste infrastrutture". Così il premier Mario Draghi nelle comunicazioni al Senato.

10:19 - Draghi: intervento su pensioni, salario minimo e miglioramento Rdc - Servono interventi per "assicurare livelli salariali dignitosi a fasce di lavoratori più in sofferenza. Il reddito di cittadina è una misura importante, ma può essere migliorato per favorire chi ha più bisogno e ridurre gli effetti negativi sul mercato del lavoro". Lo ha detto il presidente del consiglio Mario Draghi nelle comunicazioni al Senato. "Serve una riforma pensioni che garantisca meccanismi di flessibilità in uscita e un impianto sostenibile ancorato al sistema retributivo", ha poi aggiunto.

10:15 - I senatori del M5S non applaudono mai alle parole di Draghi - Alcuni passaggi del discorso di Draghi vengono punteggiati da applausi della maggioranza, ma i senatori penta stellati non mostrano alcuna emozione particolare.

10:12 - Draghi: "L'unico modo stare insieme è ricostruire patto fiducia"

10:12 - Standing ovation al ricordo di Falcone e borsellino - Standing ovation unanime nell'Aula della Camera quando il presidente del Consiglio Mario Draghi ricorda i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino assassinati dalla mafia. Al lungo applauso, dopo una iniziale esitazione, si sono uniti anche i M5S, che fino ad allora mai avevano applaudito.

10:11 - "Tenere le mafie lontane dal Pnrr" - "Dobbiamo procedere spediti con le riforme che insieme agli investimenti sono li cuore" del Pnrr: "la riforma del codice degli appalti" punta a "tempi rapidi per le opere pubbliche. Dobbiamo tenere le magie lontane del Pnrr". Così il premier Mario Draghi nelle comunicazioni al Senato.

10:10 - "Entro un anno e mezzo stop alla dipendenza energetica dalla Russia" - "In pochi mesi abbiamo ridotto la dipendenza di gas" dalla Russia, "intendiamo azzerarle entro un anno e mezzo. E' un risultato che sembrava impensabile". Lo ha detto il presidente del consiglio Mario Draghi nelle comunicazioni al Senato.

10:09 - "L'Italia è forte quando sa essere unita". Lo ha detto il premier Draghi in Senato rivolgendo un ringraziamento agli italiani che "hanno sostenuto a loro volta questo miracolo civile, e sono diventati i veri protagonisti delle politiche che di volta in volta mettevamo in campo". Citando i comportamenti in pandemia, nella campagna di vaccinazione e l'accoglienza "spontanea offerta ai profughi ucraini, accolti nelle case e nelle scuole con affetto e solidarietà" Draghi ha aggiunto: "mai come in questi momenti sono stato orgoglioso di essere italiano".

10:06 - "Non votare la fiducia gesto politico chiaro" - "Non votare la fiducia è un gesto politico chiaro, non è possibile ignorarlo, equivale a ignorare il Parlamento e non è possibile contenerlo perché vuol dire che ognuno può ripeterlo, non è possibile minimizzarlo". Lo dice il premier Mario Draghi in Senato.

10:05 - "Completare il Pnrr" - "L'Italia ha bisogno di un governo capace di muoversi con efficacia e tempestività su 4 fronti" fra cui il Pnrr. Lo ha detto il presidente del consiglio Mario Draghi nelle comunicazioni al Senato. "Completare il Pnrr è una questione di serietà nei confronti dei cittadini" 

10:00 - "Per l'Italia ruolo guida nell'Ue e nel G7" - "Il pieno sostegno all'Ucraina ha mostrato come l'Italia possa e debba avere un ruolo di guida nell'Ue e nel G7. Allo stesso tempo non abbiamo mai interrotto la ricerca della pace, accettabile per l'Ucraina, sostenibile e duratura. Siamo stati fra i primi a impegnarci affinché Ucraina e Russia potessero lavorare insieme per uno spiraglio negoziale. I progressi della scorsa settimana sono incoraggianti". Lo ha detto il presidente del consiglio Mario Draghi nelle comunicazioni al Senato.

09:55 - Draghi: affrontate emergenze - "Il presidente della Repubblica mi affidò l'incarico" di premier con l'obiettivo di affrontare "tre emergenze: pandemica, economica e sociale", "tutti i principali partiti, con una sola eccezione, decisero di rispondere positivamente a quell'appello. Nel discorso che tenni in quest'Aula feci riferimento all'unità nazionale, che in questi mesi è stata la miglior garanzia di questo esecutivo e della sua efficicaca. Ritengo che un presidente del Consiglio che non si è mai presentato davanti agli elettori debba avere il consenso più ampio consenso". Lo dice il premier Mario Draghi nelle comunicazioni al Senato.

09:50 - Draghi: Obiettivi Pnrr raggiunti - Le "riforme della giustizia, della concorrenza, del fisco, degli appalti oltre alla corposa agenda delle semplificazioni sono un passo essenziale per l'Italia. Ad oggi tutti gli obiettivi del Pnrr sono stati raggiunti". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi al Senato.

09:45 - Draghi: dimissioni sofferte - "Mercoledì scorso ho rassegnato le dimissioni. Questa decisione è seguita al venir meno della maggioranza di unità nazionale che ha appoggiato il governo dalla sua nascita. Il capo dello Stato le ha respinte e chiesto di informare il Parlamento. Decisione che ho condivisio. Oggi mi permette di spiegare a voi e agli italiani questa decisione tanto sofferta quanto dovuta". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi al Senato.

09:32 - Patuanelli: ascoltiamo - "Ascoltiamo". Così il ministro e esponente M5s Stefano Patuanelli, uscendo dall'incontro con Giuseppe Conte, ha risposto ai cronisti che gli hanno chiesto quale sia dunque la posizione del Movimento a pochi minuti dall'inizio del discorso di Mario Draghi.

Conte in Senato (Foto Ansa)

09:31 - Conte in Senato, ascolterà dagli uffici - Il leader del M5s Giuseppe Conte è in Senato dove a breve e è atteso l'intervento del premier Mario Draghi. Conte - secondo quanto viene riferito - seguirà l'intervento del presidente del Consiglio dagli uffici del M5S al Senato. Conte ha fatto un punto con il ministro ed esponente M5s Stefano Patuanelli e la capogruppo a Palazzo Madama Mariolina Castellone.

09:30 - Toti: Italia al centro voterà la fiducia - "Trovo surreale che le forze politiche entrino in Parlamento quasi strisciando lungo i muri senza dire che cosa faranno, una cosa poco seria, ascoltiamo Draghi ma una posizione bisognerebbe pure dirla agli italiani, Italia al Centro voterà la fiducia al Governo Draghi affinché vada avanti". Lo anticipa il presidente della Regione Liguria e di Italia al Centro Giovanni Toti ad Agorà su Rai 3.

09:15 - D'Incà: mi auguro sia una buona giornata per il Paese - "Mi auguro che sia una buona giornata per il Paese". Lo ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, deputato del M5s, arrivando al Senato per le comunicazioni del presidente del Consiglio Mario Draghi, senza rispondere alle domande sulla posizione del Movimento.

09:10 - Draghi a Chig, atteso a Palazzo Madama - Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, è a Palazzo Chigi. Il premier, che è atteso in Senato alle 9.30 per le sue comunicazioni, è arrivato nella sede del governo poco dopo le 8.30.

08:55 - Salvini: decideremo per il bene dell'Italia - "Dopo la crisi di governo causata dai 5 Stelle, dopo giorni di minacce e provocazioni, con decine di parlamentari che cambiano partito per salvare la poltrona e con un Pd che insiste a parlare di ius soli, ddl Zan e legge elettorale, invece di mettere al centro stipendi, bollette e lavoro, oggi si decide. E la Lega, unita e compatta, deciderà solo e soltanto per il bene e il futuro dell'Italia". Così scrive su Twitter il segretario della Lega, Matteo Salvini in vista delle comunicazioni del premier Draghi attese stamattina al Senato.

 

 

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