[La storia] Steve Bannon esulta: dopo Salvini anche Meloni dentro The Movement, l’Internazionale sovranista
La nuova organizzazione punta ad unire tutti i populisti di destra europei
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Procede a tappe forzate The Movement, il progetto politico di Steve Bannon che punta ad unire tutti i partiti sovranisti europei. Dopo aver celebrato l’ingresso di Matteo Salvini gli organizzatori si apprestano ora a festeggiare l’adesione di Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni e del Rassemblement National di Marine Le Pen.
Il vero artefice della vittoria di Trump
Per chi ancora non avesse sentito parlare di lui, Steve Bannon è l’ex stratega politico di Donald Trump. Per molti il vero artefice della sorprendente vittoria alle elezioni presidenziali americane del Tycoon. E’ stato lui infatti a convincere il presidente Usa a cavalcare il crescente rifiuto degli americani del multiculturalismo e della globalizzazione. Armi che sono risultate cruciali per l’affermazione elettorale.

Lo scandalo e la caduta
Pochi mesi dopo la conquista della Casa Bianca, Bannon è caduto in disgrazia. Travolto dallo scandalo scoppiato dopo la pubblicazione del libro "Fire and Fury: inside the Trump White House", scritto da Michael Wolff, è stato licenziato da Donald Trump e dunque allontanato dallo staff presidenziale. Secondo le rivelazioni riportate nel libro Bannon avrebbe messo in dubbio la salute mentale del Tycoon e denigrato il figlio, Donald Trump jr. Affermazioni troppo gravi per passare impunite, anche per uno spin doctor del suo calibro.
Il nuovo progetto politico
Bannon però non è uscito dalla scena politica. Si è trasferito in Europa per dare vita a The Movement ovvero l’Internazionale dei partiti sovranisti. Il progetto è nato lo scorso luglio al termine di una cena tra Bannon, il populista britannico Nigel Farage e l’avvocato belga Mischael Modrikamen.
La sede a Bruxelles
Modrikamen è diventato il braccio operativo di The Movement. Ha aperto la sede del movimento a Bruxelles ed ora è attivo nella campagna di reclutamento dei vari leader europei che procede con grandi successi. Dieci giorni fa lui e Bannon hanno accolto nel club Matteo Salvini. Nei prossimi giorni daranno il benvenuto a Giorgia Meloni e al Rassemblement National di Marine Le Pen.

Supporto ai partiti in campagna elettorale
Chi pensa che l’adesione all’Internazionale sovranista sia solo un atto formale commette un grosso errore. “Forniremo ai singoli partiti nazionali – ha spiegato Modrikmen al quotidiano La Stampa – la nostra competenza. Consulenze sui sondaggi, analisi dei big data, strategie per i social network”. Armi che ormai nelle competizioni elettorali giocano un ruolo cruciale. “Non giochiamo per partecipare ma per vincere perché fare opposizione non basta. Bisogna entrare nella stanza dei bottoni” ha aggiunto l’avvocato belga.
In attesa delle elezioni europee
Il primo test per The Movement arriverà alle prossime elezioni europee. Bannon vorrebbe spingere i partiti populisti a costituire un gruppo unico al Parlamento Ue. L’unione fa la forza e per i sovranisti sarebbe più semplici imporre l'agenda politica dell'Internazionale sovranista basata su 4 pilastri comuni: più sovranità per gli Stati, controllo delle frontiere, limitazione dell’immigrazione e lotta all’Islam radicale. “Le elites globaliste pro immigrazione sono già organizzate, ora dobbiamo fare lo stesso ed unirci. Perché noi siamo i portavoce del popolo” ha concluso Modrikmen.