Altri due giorni di tregua, il Qatar media ancora. Si lavora per un'estensione, ma al Nord la tregua è violata
Accordo per il rilascio di altri prigionieri delle due fazioni. Scambio di accuse tral'Idf e Hamas: "Abbiamo risposto al loro fuoco". La delegazione di Doha si è recata a Tel Aviv. L'Iran chiede il processo per crimini di guerra contro Israele

La tregua nella guerra tra Israele e Palestina va avanti grazie alla mediazione del Qatar che annuncia altri due giorni, durante ognuno dei quali saranno liberati non meno di 20 ostaggi e 60 prigionieri palestinesi. Sono gli avvenimenti principali della 53ma giornata del conflitto scatenato lo scorso 7 ottobre dal sanguinoso attacco di Hamas nei kibbutz confinanti con Gaza a cui Israele ha risposto con bombardamenti a tappeto della Striscia che hanno causato la morte di quasi 15mila palestinesi, di cui 6.150 erano minori. Il governo israeliano ha ricevuto la lista dei dieci ostaggi in mano ad Hamas che saranno liberati oggi, martedì, secondo quanto sostiene il sito di Haaretz previsando che le famiglie siano state avvertite.
Attacco nel Nord di Gaza, scambio di accuse
Tre ordigni sono esplosi vicino truppe israeliane in due diverse località nel nord della Striscia di Gaza, ferendo leggermente dei soldati. Lo hanno riferito le forze armate israeliane, sottolineando che si tratta di "una violazione" della tregua in corso. In un caso, hanno aggiunto, esponenti di Hamas "hanno aperto il fuoco contro le truppe che hanno risposto".
In arrivo in Egitto il primo volo umanitario Usa per Gaza
Oggi è in arrivo in Egitto il primo di tre voli umanitari per Gaza organizzati dagli Stati Uniti. Lo ha annunciato un alto funzionario della Casa Bianca in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti. "Questi 'relief flights', resi possibili dalle capacità uniche dell'esercito americano, arriveranno nel Sinai del Nord e in Egitto con un carico di generi alimentari, medicine e prodotti per affrontare l'inverno che saranno distribuite dall'Onu alla popolazione civile a Gaza", ha spiegato.
Unrwa, 100 camion di aiuti umanitari entrati nel nord di Gaza
Cento camion di aiuti umanitari sono entrati oggi nel nord di Gaza. Lo afferma Mohamed Adnan Abu Hasna, portavoce dell'organizzazione delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi Unrwa, come riporta Al Jazeera. "Nel campo profughi di Nuseirat a Gaza, le persone fanno la fila davanti all'ultima stazione di servizio funzionante. I camion degli aiuti dovrebbero fornire gas a questa stazione poiché le persone usano la legna per cucinare e scaldarsi. Anche le ambulanze sono in fila sperando di fare il pieno", afferma Hasna.
La delegazione del Qatar torna in Israele per la mediazione
Un aereo della Qatar Airways, che sabato ha portato una delegazione da Doha in Israele, è atterrato di nuovo un'ora fa in Israele. Lo riporta Haaretz, sostenendo che la delegazione è arrivata con l'obiettivo di discutere i possibili sviluppi dei negoziati per la liberazione degli ostaggi israeliani. Che, in tutto, quelli rilasciati da venerdì scorso sono 50 mentre i detenuti palestinesi liberati sono 117 che arriveranno a circa 200 entro la sera di lunedì. Tre degli undici che stanno facendo ritorno a casa sono francesi, 2 tedeschi e 6 argentini, secondo quanto fatto sapere dal Qatar che svolge il ruolo di mediatore. Ma il governo israeliano e anche gli Stati Uniti hanno dichiarato che l'obiettivo è riportare a casa anche gli uomini e i soldati ancora nelle mani di Hamas.
Borrell: Hamas non può avere un futuro a Gaza. La Giordania: i palestinesi hanno il diritto di scegliere chi li rappresenterà
Hamas è un’organizzazione terroristica che non può avere futuro né politicamente né militarmente a Gaza o in Cisgiordania, ha affermato il capo degli Affari esteri dell’UE, Josep Borrell. Borrell ha parlato a Barcellona insieme al ministro degli Esteri giordano, Ayman Safadi, che ha ribadito la sua convinzione che spetti solo ai palestinesi determinare i loro futuri governanti, ha riferito il quotidiano The Guardian. Gli interventi sono avvenuti durante un forum regionale dell'Unione per il Mediterraneo insieme ad altri 48 paesi del Medio Oriente, Europa e Nord Africa. Israele ha rifiutato l'invito a partecipare.
Iran: Israele sia processato per crimini di guerra
Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian ha chiesto alla Corte penale internazionale che i funzionari israeliani siano processati "per una serie di crimini commessi a Gaza" e sia posta fine alla loro "esenzione dall'azione penale". In una lettera inviata al presidente della Corte penale internazionale, Amirabdollahian ha affermato che "è necessario agire immediatamente riguardo alla crisi di Gaza e punire il regime sionista per i suoi crimini contro i Palestinesi".