Praga, capo cerimoniale presidenza licenziato dopo festino gay

Roma, 5 dic. (askanews) - Il capo del cerimoniale del Castello di Praga, la sede presidenziale della Repubblica ceca, è stato rimosso dall'incarico per alcuni video, finiti in mano ai giornalisti, che lo riprendono mentre sniffa una sospetta polverina bianca e si intrattiene con dei giochi sessuali. Alcuni fermo immagine, sin troppo eloquenti, sono già finiti su Internet.Il protagonista dello scandalo è Jindrich Forejt, 39 anni, responsabile dell'Ufficio del protocollo presidenziale ceco dal 2004. Una figura molto nota al pubblico ceco, dall'immagine inappuntabile. E' vero che in passato sono circolate voci sulla sua presunta omosessualità, ma la cosa è sempre stata classificata come una questione del tutto privata, in un paese come la Repubblica ceca, dove vige un elevato grado di tolleranza per il mondo gay.
Forejt in questi anni è sempre stato al fianco del capo dello stato Milos Zeman, e del suo predecessore Vaclav Klaus, durante le cerimonie pubbliche e in occasione delle visite di stato, con una solerzia talvolta anche fonte di ironie sui media. Lo stesso presidente Zeman in più di una occasione ha manifestato l'intenzione di destinarlo in futuro a Roma, come ambasciatore della Repubblica ceca in Vaticano. Un incarico che Forejt - di religione cattolica e insignito alcuni anni fa dell'Ordine di San Gregorio Magno da Benedetto XVI - ha sempre mostrato di avere particolarmente a cuore, ma che a questo punto dovrà con ogni evidenza scordarsi.La redazione in possesso dei video - in totale nove, girati nell'appartamento privato di Forejt - è quella di Hlidaci Pes (Il cane da guardia), un notiziario on line. I suoi responsabili hanno fatto sapere di aver comprato i filmati, ma di non aver intenzione di renderli pubblici, pur descrivendone nei dettagli il contenuto scabroso e diffondendo alcuni printscreen di carattere inequivocabile.La notizia del siluramento di Forejt risale ad alcuni giorni fa, ma si pensva che fosse da mettere in relazione ad alcuni imbarazzanti errori commessi negli ultimi tempi dal capo del cerimoniale, fra cui il ritardo con il quale il presidente Milos Zeman è giunto a Bratislava per il funerale dell'ex presidente slovacco Michal Kovac. Il vero motivo, a quanto pare, sarebbe invece ben più grave.Nessun commento sul licenziamento per ora da parte del Castello di Praga, ma un ex capo dei servizi segreti cechi, Karel Randak, ha spiegato che un funzionario pubblico, così vicino al capo dello stato e del quale circolano filmati del genere, è ricattabile e costituisce quindi un rischio per la sicurezza nazionale.