Chico Forti ancora detenuto in Florida, Cartabia negli Usa: “Sia trasferito in Italia”
La Guardasigilli, spiega il ministero, "ha fornito all'Attorney General, autorità cui spetta la decisione finale sul caso previo assenso della Florida, i chiarimenti richiesti sul rispetto da parte italiana della convenzione di Strasburgo del 1983"

Marta Cartabia sbarca negli Usa per una serie di incontri istituzionali a Washington e a New York, ma anche per presentare alla business community americana di entrambe le città la riforma della giustizia italiana, in particolare quella civile. Si tratta della sua prima visita da ministra della Giustizia negli Stati Uniti e anche della prima volta che illustra oltreoceano gli sforzi in corso per rendere i nostri tribunali più efficienti e veloci.
Una carta che il governo Draghi si gioca per corteggiare gli imprenditori d'oltreoceano e attirare nuovi investimenti, spesso scoraggiati dalle lungaggini giudiziarie. Con l'impegno preso con l'Europa ad approvare le riforme in parlamento entro fine anno, come condizione per ricevere i 209 miliardi destinati al piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), compresi i 2,3 miliardi per la giustizia.
Ma negli incontri la Ministra della giustizia Marta Cartabia ha rinnovato nel suo incontro odierno a Washington con l'attorney general Merrick Garland "la richiesta di trasferimento in Italia del connazionale Chico Forti, perché possa continuare a scontare nel suo Paese la pena dell'ergastolo cui è stato condannato per omicidio e per cui è recluso in un carcere della Florida". Lo afferma il ministero in una nota.
La Guardasigilli, spiega il ministero, "ha fornito all'Attorney General, autorità cui spetta la decisione finale sul caso previo assenso della Florida, i chiarimenti richiesti sul rispetto da parte italiana della convenzione di Strasburgo del 1983" sul trasferimento delle persone condannate. L'imprenditore trentino Forti è detenuto da 20 anni in Florida per un omicidio di cui si è sempre protestato innocente