Media, Idf ammette: "Abbiamo sparato sulle ambulanze a Gaza". "Fatto a pezzi operatore della Mezzaluna Rossa"
"Erano veicoli sospetti", così i sono giustificati i militari israeliani. L'incidente domenica scorsa a Rafah
L'esercito israeliano ha ammesso di aver sparato contro ambulanze nella Striscia di Gaza dopo averle identificate come "veicoli sospetti": un episodio, avvenuto domenica scorsa a Rafah, a ridosso del confine con l'Egitto, costato la vita a una persona e che Hamas ha condannato come un "crimine di guerra". Lo scrive il Guardian.
Le diverse versioni
L'Idf, citato dall'Afp, aveva dichiarato di avere "aperto il fuoco contro i veicoli di Hamas ed eliminato diversi terroristi di Hamas". "Pochi minuti dopo, altri veicoli avanzarono in modo sospetto verso le truppe" che "hanno risposto sparando verso i veicoli sospetti, eliminando un certo numero di terroristi di Hamas e della Jihad islamica". L'Idf aggiunse: "Dopo un'indagine iniziale, è stato accertato che alcuni dei veicoli sospetti erano ambulanze e camion dei pompieri", condannando quello che sosteneva essere "l'uso ripetuto" da parte di "organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza di mezzi di soccorso per scopi terroristici". Il giorno dopo l'incidente, l'agenzia di difesa civile di Gaza aveva dichiarato di non aver ricevuto più notizie da una squadra di sei soccorritori di Tal al-Sulta.
"Fatto a pezzi operatore della Mezzaluna Rossa a Rafah"
La Mezzaluna Rossa Palestinese (Prcs) si è detta scioccata dopo il ritrovamento del corpo smembrato di Anwar Abdel Hamid al-Attar, capo della missione di soccorso scomparsa una settimana a Tal as-Sultan, a sud di Rafah. Sul luogo - scrive Al Jazeera - sono stati scoperti anche ambulanze e autopompe distrutte, sepolte sotto le macerie e irriconoscibili. In una dichiarazione, la Prcs ha affermato che i soccorritori hanno trovato pezzi di equipaggiamento di sicurezza lacerati, appartenenti alla squadra scomparsa. Testimoni affermano che la squadra di soccorso è stata giustiziata e sepolta dall'esercito israeliano.
Massacro deliberato
L'agenzia di protezione civile di Gaza ha riferito di aver trovato il corpo del caposquadra e i veicoli di soccorso, un'ambulanza e un veicolo antincendio, e ha affermato che un veicolo della Mezzaluna Rossa Palestinese era stato anch'esso "ridotto a un mucchio di rottami". Basem Naim, membro dell'ufficio politico di Hamas, ha accusato Israele di aver compiuto "un massacro deliberato e brutale contro le squadre della Difesa Civile e della Mezzaluna Rossa Palestinese nella città di Rafah".
Uccisi centinaia di bambini
"L'uccisione mirata di soccorritori, protetti dal diritto umanitario internazionale, costituisce una flagrante violazione delle Convenzioni di Ginevra e un crimine di guerra", ha affermato. Tom Fletcher, capo dell'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari, ha affermato che dal 18 marzo, "gli attacchi aerei israeliani in aree densamente popolate hanno ucciso centinaia di bambini e civili". "Pazienti uccisi nei loro letti d'ospedale. Ambulanze colpite. Soccorritori uccisi", ha affermato in una dichiarazione. "Se i principi fondamentali del diritto umanitario contano ancora, la comunità internazionale deve agire finché può per sostenerli".
Hamas: 921 persone uccise da ripresa attacchi di Israele
Il ministero della Salute nella Striscia di Gaza gestita da Hamas ha dichiarato che 921 persone sono state uccise nel territorio palestinese da quando Israele ha ripreso gli attacchi su larga scala il 18 marzo. Secondo la dichiarazione del ministero, la cifra include 25 persone uccise nelle ultime 24 ore. Ha anche riferito che il bilancio complessivo delle vittime aveva raggiunto quota 50.277 dall'inizio della guerra il 7 ottobre 2023.