Marchionne sarebbe pronto a tornare in Confindustria. Per merito di Emma Marcegaglia
"Il forte feeling fra Marchionne e Renzi - che ha con la presidente dell'Eni un rapporto più che idilliaco - potrebbe "scaricarsi" positivamente sulla Confindustria di Boccia"

Vincenzo Boccia ha vinto di misura, come si dice negli ambienti vicini al governo, ma ha svolto un ruolo che va ben oltre la sua nomina a presidente della Confindustria riuscendo a connettere insieme l'anagrafe (lo hanno espresso i giovani imprenditori), l'economia reale (altro supporter è stata la Piccola impresa) con i "poteri forti" dell'Eni (regista dell'operazione, come vedremo, è stata la presidente Emma Marcegaglia) e forse anche con la Fca (Fiat) di Sergio Marchionne. Eh sì, perché il forte feeling fra Marchionne e il premier Renzi -che ha con Marcegaglia un rapporto oggi più che idilliaco, chiedete a Claudio Descalzi per conferma!- potrebbe "scaricarsi" positivamente sulla Confindustria di Boccia che in questa fase deve ricompattarsi il più possibile per evitare che la spaccatura. I voti di Boccia sono stati appena 9 più di quelli del competitor Alberto Vacchi. Qualcuno sostiene dunque che la Fiat potrebbe a questo punto rientrare in viale dell'Astronomia- di sicuro fra gli obiettivi di Boccia c'è quello di allargare il.parterre degli iscritti rafforzando il soggetto-Confindustria.
Il ruolo della Marcegaglia
Ē la quarta volta che Emma, classe 1965, prima donna a diventare presidente della Confindustria dopo aver guidato gli juniores, punta sul candidato giusto per viale dell' Astronomia. Dicono che conosca alla perfezione i meccanismi della macchina, aggiungono che ha dalla sua, un collaboratore ( Rinaldo Arpisella ) che ne sa una più del diavolo, ma tutto questo non basta a spiegare quello che nei corridoi del palazzo di cristallo dell'Eur hanno ribattezzato ieri il " fenomeno M". Il vero musthave della regina dell'acciaio di Gazoldo é il suo carattere. Gioviale da buona mantovana, ma analitico, razionale, puntiglioso nella sua essenza autentica. Asciutta, propositiva, Emma non parla mai di " persone" ma di " progetti" o di ' visioni'. Con Renzi é stata abilissima perchē, pur avendo incassato fin da subito una delega quasi in bianco, non ha mai abusato del ruolo. Ha concordato ogni cosa con Claudio Descalzi amministratore delegato del Cane a sei zampe senza mai sbagliare tono.
La sua preziosa tela
La preziosa tela di Marcegaglia per Boccia presidente non ē passata attraverso le cene o i salotti, ma si ē incastonata nei gangli più sensibili della Confindustria, le associazioni verticali e orizzontali ossia territoriali o di categoria. " Non mi piace mai dare nulla per scontato" diceva anni fa la presidente dell'Eni. E il diavolo, lo sappiamo bene, é nei dettagli. Proprio quelli a cui fa massima attenzione lady Gazoldo che ha atteso la " benedizione" del consiglio generale che incoronava Boccia per dire pubblicamente ciò che aveva in animo da mesi. " Sono molto soddisfatta, é un ottimo imprenditore e farà bene alla Confindustria". Due frasi secche, ma quanta soddisfazione.
Luca Cordero di Montezemolo
Dicono che il più agguerrito contro di lei sia oggi Luca Cordero di Montezemolo che mal sopporta senza evitare di dimostrarlo in pubblico anche il consigliori Arpisella che si occupa di manovre confindustriali fin dagli inizi degli anni 90 quando seguiva il patron di Ocean Gianfranco Nocivelli. Con Boccia salgono pure Luigi Abete e Sandro Riello, uno degli sponsor più aggressivi del successore di Giorgio Squinzi. Porte aperte infine ai perdenti. I bene informati sostengono che verranno recuperati sia Marco Bonometti che Aurelio Regina che pure si erano ritirati a metà gara ( per mancanza di consensi necessari) anche se il direttore generale - chiunque sia- sarà un'opzione condivisa vezzosamente con Marcegaglia. E non è affatto scontato che Marcella Panucci resti al suo posto.