Cgil e Uil in piazza, 'governo ascolti, troppi nodi irrisolti'

(ANSA) - ROMA, 24 NOV - Cgil e Uil di nuovo in piazza per lo sciopero nelle regioni del Nord, nell'ambito della mobilitazione decisa dai due sindacati per cambiare la manovra e le politiche economiche e sociali messe in campo dal governo. Incrociano le braccia, per otto ore o per l'intero turno, le lavoratrici e i lavoratori di Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino Alto Adige, Val d'Aosta e Veneto. Esclusi dallo stop il trasporto pubblico locale e il pubblico impiego che hanno già scioperato a livello nazionale il 17 novembre.
In migliaia, sottolineano, presenti nelle diverse piazze. "Se il governo fosse capace di ascoltare il Paese dovrebbe aprire delle trattative serie e cambiare una legge sbagliata e avviare quelle riforme di cui abbiamo bisogno", dice dal corteo a Torino il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, sostenendo che "le scelte che il governo sta facendo sono sbagliate, stanno portando il nostro Paese a sbattere. Non ci faremo intimorire, proseguiremo con la nostra mobilitazione". "Siamo in piazza anche oggi perché restano irrisolti i problemi principali sociali ed economici del nostro Paese: la perdita del potere d'acquisto dei salari e delle pensioni, il mancato rinnovo dei contratti, la sicurezza sul lavoro, il fisco, la previdenza", rimarca dalla manifestazione a Brescia il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri. Martedì prossimo l'incontro convocato dal governo con i sindacati sulla legge di Bilancio. (ANSA). .