[Il retroscena] La scure del governo pronta ad abbattersi sulle coop rosse
Lega e M5s stanno pensando a loro per recuperare risorse da destinare al finanziamento delle promesse elettorali
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Uno dei tormentoni di Silvio Berlusconi presidente del Consiglio sono state le cooperative rosse. Per anni ne ha denunciato “ i conflitti di interesse inaccettabili” dipingendole come il braccio operativo “del capitalismo della sinistra”. Una “metastasi nell’economia del Paese” contro cui però il Cavaliere alla fine non ha fatto nulla. Tutto è rimasto come prima. Le cose però per le coop potrebbero cambiare nei prossimi mesi. Secondo una anticipazione di Affari Italiani, Lega e M5s starebbero pensando proprio a loro per trovare importanti risorse per finanziare il costoso programma di governo.
Stop al trattamento fiscale agevolato
Perché le coop potrebbero diventare fonte di risorse per Salvini e Di Maio? La risposta è semplice: perché godono di un sistema fiscale agevolato rispetto alle altre aziende. “Un buco nero – ha spiegato Affari Italiani - in cui si possono trovare miliardi. Con la scusa di svolgere attività mutualistiche non pagano le tasse acquistando un ingiusto vantaggio sulle alle altre aziende e quindi sul mercato”.
Tasse pagate solo su una parte degli utili
La nota testata online ha illustrato le attuali regole fiscali applicate alle cooperative. “A fine anno non pagano le tasse sull'utile netto” ma su un importo minore. “Dagli utili viene sottratto il 30 per cento, che finisce in una riserva indivisibile e diventa capitale dell’azienda, poi un altro 3% destinato a fondi mutualistici che la costellazione coop utilizza per investimenti. Le tasse da pagare però non saranno calcolate sull’intera cifra rimanente, cioè il 67%, ma su una percentuale ancora inferiore, a seconda del tipo di cooperativa: quelle di consumo (i grandi supermercati) pagano le tasse solo sul 65% dell'utile netto, le coop di lavoro (edili, di costruzione, di servizi) solo sul 40% dell’utile, quelle agricole solo sul 20% e le coop sociali pagano zero.
Un business da 151 miliardi di euro
Il business legato alle cooperative non è cosa di poco conto. Complessivamente il loro fatturato è superiore ai 151 miliardi di euro. Fanno parte di questa galassia attori importanti dell’economia italiana: colossi della grande distribuzione organizzata, assicurazioni, banche di credito cooperativo. Fino ad ora hanno goduto, in un modo o nell’altro, della protezione della politica ma il governo del Cambiamento potrebbe davvero cambiare le regole del gioco rispetto al passato. E sicuramente tra quelli che ne sarebbero felici ci sarebbe anche Silvio Berlusconi.