Fiction in Tv, il boss Zagaria querela la Rai: "False le avance sessuali alla ragazzina"
Nella serie televisiva il boss insidia la figlia minorenne della famiglia che lo nascondeva. Gli avvocati di Zagaria presentano un ricorso cautelare e trasmettono una lettera al Mattino di Napoli

Gli avvocati “intendono precisare che quanto narrato non è assolutamente realistico e molti sono i particolari inventati dagli sceneggiatori: uno fra tutti, e forse il più grave, quello che dipinge Michele Zagaria come un uomo attratto sessualmente dalla giovane figlia della famiglia che per anni lo ha ospitato: cosa che ha profondamente offeso e disgustato il nostro assistito”. Il riferimento è a quanto narrato nella serie televisiva “Sotto copertura 2 - La cattura di Zagaria” a proposito della vita del boss dell'organizzaziome camorristica del clan dei casalesi.
Il ricorso
La fiction ha avuto un buon ritorno di audience, il gradimento del pubblico non è mancato. Ma la famiglia Zagaria non ha gradito alcuni passaggi ritenuti completamente non corrispondenti al vero. Tanto che al Mattino di Napoli è giunta una lettera dello studio legale Sartoris Lettieri, “in nome e per conto di Michele Zagaria e famiglia”, per denunciare “inesattezze e falsità che i nostri assistiti hanno già evidenziato ai vertici della Lux Vide e della stessa Rai”. La missiva fa presente che i legali hanno già depositato un ricorso cautelare presso il Tribunale di Roma, per “difendere e tutelare la propria immagine ed identità personale”.

In pratica la presa di posizione della famiglia Zagaria mira a fare chiarezza. Si vuol precisare – spiega il Mattino - che quanto si racconta a volte è "completamente falso". Al di là di ogni altra considerazione la tematica ha una poderosa importanza. Ci si chiede quali possano essere i limiti della finzione, fino a quali ambiti possa giungere la spettacolarizzazione di certe vicende che riguardano tuttavia la vita di personaggi reali.
La risposta di Preziosi
Il quotidiano napoletano ha cercato di porre la domanda anche al protagonista della serie televisiva, Alessandro Preziosi. “Il mio lavoro è mettere in scena nel modo più evocativo possibile quello che si ritiene giusto in base alla sceneggiatura (la serie è diretta da Giulio Manfredonia su sceneggiatura di Salvatore Basile e Francesco Arianch, ndr)”, esordisce l’attore. Poi spiega: “Certe storie e alterazioni, o meno, della realtà sono funzionali a creare un bilanciamento tra il bene e il male. Se si narra la tensione verso il male è solo per rafforzare quella tensione verso il bene. La fiction non racconta certo le perversioni di un uomo, ma è centrata sulle tensioni tra bene e male dove, questa volta, il male è sconfitto e vince la giustizia”.
I legali della famiglia Zagaria però non la pensano esattamente allo stesso modo. Per il resto la discussione resta aperta.
