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Tempo di vacanze: in alcune regioni italiane i turisti dovranno registrarsi. Ecco dove e come fare

Sono quattro le regioni dove in ingresso è prevista una registrazione: Sardegna, Sicilia, Puglia e Basilicata. Le principali disposizioni da seguire per trascorrere delle vacanze tranquille.

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Le 4 regioni dove ci si deve registrare per entrare (Ansa)
Le 4 regioni dove ci si deve registrare per entrare (Ansa)

Il periodo estivo si avvicina e con esso le agognate vacanze, e gli italiani sperano di poter allentare le tensioni di questo brutto periodo martoriato dal coronavirus. Molti cittadini probabilmente trascorreranno il loro periodo di riposo entro i confini nazionali e le regioni si preparano ad accoglierli. In alcune di esse è però prevista la registrazione della presenza e la compilazione di moduli. Quali sono queste regioni? Vediamo.

Sardegna

I turisti che sceglieranno di passare le vacanze in Sardegna, godendo del mare incontaminato o delle bellezze dell’interno dell’Isola, per registrarsi dovranno utilizzare la piattaforma digitale fruibile sul sito della Regione. La procedura si può fare on line sia dal Pc che dallo smartphone. Occorre  indicare il luogo di provenienza e di destinazione e gli spostamenti. Le informazioni potranno essere inserite anche a posteriori, entro un mese dall’arrivo, ma due giorni prima bisogna compilare un questionario sullo stato di salute.

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"Dopo la compilazione del modulo - come si apprende dal sito della regione - si riceve una mail di notifica dell'avvenuta registrazione, contenente un id di conferma insieme a un link che rimanda alla scheda di possibili pregressi infezione o contatto col Covid-19. La compilazione di tale scheda è obbligatoria e deve essere effettuata 48 ore prima della partenza. Al termine si riceve una mail di Beni Benius in Sardegna (benvenuti in Sardegna) con allegato un QR code da esibire al personale preposto all'imbarco".

Cala Mariolu, Baunei, Sardegna (Ansa)

Sicilia

Nell’Isola è prevista la registrazione attraverso Sicilia SiCura. Si tratta di una "applicazione digitale dedicata al monitoraggio attivo". Scaricare l'app non è obbligatorio, ma la regione ne consiglia l'utilizzo per ragioni di sicurezza. L’ordinanza del governatore Musumeci dispone inoltre l’assistenza sanitaria digitale per i turisti e prevede le Uscat, ovvero le Unità sanitarie di continuità assistenziale turistica. La Protezione Civile è poi preposta al coordinamento dei call center di assistenza.

In caso di febbre, basterà una comunicazione e interverranno i medici della nuova Unità sanitaria turistica. “Non prevediamo sanzioni. Siamo certo che i turisti collaboreranno. Il turista è il primo ad avere interesse all'uso dell'app. Contiamo sul senso di responsabilità delle persone» ha detto il governatore Nello Musumeci come riportato dal Sole 24 Ore.

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Nel corso della permanenza in Sicilia - si legge sul sito della regione - l'App invierà una notifica giornaliera per ricordare al visitatore che, in caso di malessere, dovrà contattare il Sistema sanitario regionale direttamente dal suo smartphone o chiamando il numero verde 800/458787. In caso di malessere la segnalazione partita dallo smartphone arriverà alla centrale Uscat (Unità sanitaria di continuità territoriale turistica) e i casi sospetti di Covid-19 verranno presi in carico dalle Asp competenti territorialmente. In caso di ricovero il paziente sarà indirizzato verso il Covid-Hospital più vicino, mentre se si renderà necessario soltanto l'isolamento questo avverrà in un'altra struttura pubblica.

Vendicari, Noto (SR) Sicilia (Ansa)

Puglia

Anche la regione del governatore Emiliano richiede la compilazione di un modulo per tutti i turisti in arrivo. Viene richiesta l’indicazione dei luoghi di provenienza e i Comuni in cui si andrà ad alloggiare, e si chiede di specificare se si viaggia con familiari o altre persone. Occorre inoltre indicare se sono previsti spostamenti in altri comuni diversi da quello di destinazione, e con quale mezzo di trasporto si viaggia.  Anche in questo caso la compilazione può essere effettuata on line tramite il sito della regione. Il modulo andrà quindi stampato o portato con sé in formato Pdf. Per 30 giorni è richiesto di conservare un elenco dei luoghi visitati e delle persone incontrate.

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"La segnalazione dell'ingresso in regione - specifica il sito ufficiale - non è richiesta per chi si sposta per esigenze lavorative, motivi di salute, ragioni di assoluta urgenza, nonché per il transito e il trasporto merci e a tutta la filiera produttiva da e per la Puglia".

Gargano, Puglia (Ansa)

Basilicata

Anche questa regione richiede di segnalare l'ingresso nel proprio territorio. E’ prevista la comunicazione “al proprio medico” o al numero verde istituito dalla regione. Verranno di seguito informate le autorità sanitarie che proporranno "l'esecuzione del tampone", secondo quanto previsto dall’apposita ordinanza.

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Le persone in ingresso in Basilicata "sono tenute a comunicarlo al proprio medico curante, al pediatra se minore, o al numero verde 800996688, appositamente istituito dalla Regione - scrive il sito regionale - indicando luogo di provenienza, luogo di destinazione principale, periodo di soggiorno e recapiti telefonici".

Matera, Basilicata (Ansa)

 

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