Foto e dati di Vip rubati da mail e cellulari: in aula Lucarelli, Neri e Soncini si accusano tra loro
Nuova udienza del processo "Vipleaks". Il blogger: "Avevo trovato le foto in un sito". Selvaggia: "Mi furono recapitate". Guia: "Io e lei? Mai presentate"

Cominciano a chiamarlo Vipleaks, ed è il processo che potrebbe condizionare in maniera significativa un certo modo, pettegolo e e puntuto, di fare giornalismo attorno alle vite delle celebrità. Fra indiscrezioni, battute salaci, giudizi impietosi. C'è chi su questo tipo di approccio ha costruito la propria fortuna professionale, alla morte della prima cosiddetta blogosfera alcuni sono sopravvissuti, riproponendosi su quotidiani, social e tv. E' il caso di Selvaggia Lucarelli, promossa opinionista in Rai e sulle pagine del Fatto Quotidiano. Di Gianluca Neri, ritenuto un "guru" del Web, tanto che al suo sito Macchianera si riferiscono i Macchianera Awards, sorta di oscar caserecci che premiano i migliori siti Web di informazione alternativa alle grandi testate. Fra i due, Guia Soncini, che scrive per La Repubblica. Tutti e tre sono tornati in aula, di fronte al giudice, per il caso delle mail di personaggi famosi violate. Su questi materiali i tre dibattevano in modo pettegolo, e qualcuno ricamava le sue cronache pettegole. L'accusa: concorso in intercettazione abusiva, detenzione e diffusione di codici di accesso, accesso abusivo a sistema informatico, violazione della privacy.
"Selvaggia? Mai conosciuta. Parla a voce troppo alta"
Con l'avvicinarsi della requisitoria della Pm di Milano Grazia Colacicco, che arriverà a gennaio, i nervi fra i tre giornalisti-blogger pettegoli cominciano a farsi tesi, e a cedere. Durante l'udienza, Guia Soncini che finalmente è comparsa in aula, ha depositato una memoria in cui rivela la sua disistima nei confronti di Selvaggia Lucarelli: "Nessuno me l'ha presentata. L'ho vista da lontano due volte, non ci siamo parlate. Di entrambe ricordo che palava a voce così alta che la si sentiva da parecchi metri. La seconda volta era in compagnia di Fabrizio Corona". Del rapporto con Macchianera Neri, l'opinionista di Repubblica dice: "Ebbi di lui l'impressione di un fanfarone. Era servizievole, con una certa tendenza alla rielaborazione fantasiosa quando raccontava fatti e rapporti. Conoscenze comuni trovavano divertente la sua inattendibilità". La giornalista ha anche raccontato che un suo amante, la cui identità doveva rimanere riservata, collegò per ricaricarlo il suo cellulare al computer di Neri, col risultato che tutti gli sms presenti nel dispositivo finirono copiati in quel pc. L'accusa, nonostante la presa di distanza da Neri e Lucarelli, sostiene che la Soncini accedeva ripetutamente alla cartella in cui il blogger depositava i materiali prelevati illegalmente dalle mail dei Vip piratate. Questa la sua difesa: "Nessuno dei giornali per cui lavoro mi chiederebbe di procurare notizie di alcun genere, non essendo portata a scovarle e riconoscerle". A che titolo, allora, Guia Soncini frugava tra le informazioni riservate rubate da Neri? Selvaggia Lucarelli è al centro anche di un sospetto di tentativo di guadagno economico con le foto di Canalis e Clooney hackerate da Gianluca Neri.
Ossessionata da Mara Venier
Le accuse, stando al decreto di citazione del Pm di Milano Grazia Colacicco, sarebbero aggravate dal tentativo di vendere al settimanale Chi per 170 mila euro le foto della festa di compleanno di Elisabetta Canalis nella casa di Clooney, Villa Oleandro sul Lago di Como. Non ci riuscirono per via della denuncia della Canalis. Selvaggia era particolarmente interessata, poi, alla vita privata di Mara Venier ("Monitoriamola" diceva a Neri, "voglio tutti i suoi scheletri"). Attraverso Neri si sarebbero impossessati anche di 191 foto rubate dalla mail della showgirl Federica Fontana. Non è ancora tutto.

Anche Vip internazionali "violati"
E' notevole la lista dei personaggi, anche di fama internazionale, spiati e violati dagli accusati. Come ancora si legge nel decreto del Pm Colacicco, Lucarelli, Soncini e Neri, agivano "al fine di procurare a sé o a altri un profitto consistente nella vendita di fotografie e di informazioni o conversazioni personali di cui erano venuti a conoscenza o comunque al fine di arrecare danno a Elisabetta Canalis e alle persone di seguito indicate, si procuravano, rispondendo alla domanda segreta per la password, i codici di accesso dell’indirizzo di posta elettronica di Federica Fontana, Mara Povoleri ( in arte Mara Venier), Sandra Bullock, Scarlett Johansson e altri. Delle foto private di nudo della Johansson, Neri diceva: "Ho gli scatti di lei, a volte mi faccio paura". Gli accusati si difendono, negando il loro coinvolgimento nelle attività di pirateria informatica e violazione della privacy. La Lucarelli ha scritto: Tutto quello che è accaduto è che io all'epoca mi sono vista recapitare le foto di un compleanno della Canalis a casa Clooney. Non ho mai chiesto e ricevuto un euro da nessun giornale, rivista o editore, né per quelle foto né per qualsiasi altra foto o notizia in altri periodi". Neri ha scritto una lunga difesa via Web, in cui ha raccontato che i Carabinieri che arrivarono a casa sua cercarono e trovarono quelle foto, ma che lui le aveva trovate su un noto sito che diffonde materiale Vip in Rete: 4Chan.