Ripe San Ginesio a Fa' la Cosa Giusta, così si rigenera un borgo

Roma, 9 mar. (askanews) - Ripe San Ginesio, piccolo comune di soli 800 abitanti in provincia di Macerata, sarà ospite di Fa' la Cosa Giusta, la più grande fiera degli stili di vita sostenibili che si svolgerà da domani al 12 marzo a FieraMilanoCity, per raccontare la storia di un borgo che ha scelto di investire sullo sviluppo del territorio.Con l'occasione, sarà presentata la quinta edizione di Borgofuturo, il festival della sostenibilità a misura di borgo, che si terrà nel comune marchigiano dal 7 al 9 luglio 2017. L'associazione che dal 2010 organizza il Festival sarà ospitata allo stand PP01 presso l'area tematica "Territori Resistenti", dedicata alla piccole realtà agricole o artigianali localizzate in territori marginali e/o abbandonati.La storia di Ripe San Ginesio e del Festival Borgofuturo è infatti strettamente legata alla rigenerazione e alla sostenibilità. Il comune, che sorge ai piedi degli Appennini dell'interno marchigiano, ha forte vocazione sociale e ambientale: ha un impianto fotovoltaico comunale per assicurare l'energia alle utenze comunali come uffici pubblici ed illuminazione stradale; la scuola elementare è ad alta efficienza energetica; ha un impianto solare termico per produrre acqua calda per la palestra e l'asilo nido; i lampioni e i lumini del cimitero sono a led; la raccolta differenziata è pari all'85%.
Inoltre, grazie a fondi europei, l'amministrazione di Ripe San Ginesio ha messo in sicurezza una ex cava dal dissesto idrogeologico realizzando, in modo sostenibile, un'arena all'aperto che d'estate ospita concerti e spettacoli di artisti italiani e internazionali.A marzo 2017 partirà inoltre il "progetto Borgofuturo", con cui l'amministrazione di Ripe San Ginesio intende recuperare gli spazi inutilizzati del centro storico e renderli efficienti dal punto di vista energetico. Tra poche settimane saranno ultimati i lavori e i locali ristrutturati saranno a disposizione di giovani imprenditori, artisti e co-worker, per far mettere in contatto chi lavora in proprio e portare nuova linfa al borgo."Il progetto di recupero degli spazi inutilizzati del centro storico purtroppo è andato a rilento negli ultimi mesi a causa delle forti nevicate e delle scosse di terremoto che hanno toccato anche Ripe San Ginesio", spiega il sindaco del comune marchigiano, Paolo Teodori. "Ma grazie agli 'anticorpi' sviluppati dalla comunità del paese, nonostante le difficoltà economiche il borgo ha potuto ospitare nei suoi spazi antisismici gli studenti dei paesi circostanti con strutture inagibili, e ripartire immediatamente per la sua strada. Inoltre, grazie ai soldi generati dal parco fotovoltaico comunale, l'amministrazione ha potuto chiedere un prestito per mettere in sicurezza la scuola, che ora è un edificio sicuro". Per questa ragione Ripe San Ginesio è un unicum in Italia: se la politica pensa al futuro dei propri cittadini, è più facile affrontare le avversità, siano esse la crisi economica o le calamità naturali.