La vacanza con Renzi e quel cappotto regalato alla bella giornalista. Ecco chi è il commercialista che comanderà la Rai
Ritratto del nuovo potente della tv di Stato, Paolo Del Brocco che a breve dovrebbe essere indicato come nuovo direttore generale

Non potrebbero essere più distanti caratterialmente Antonio Campo Dall'Orto ex direttore generale della Rai ed il suo successore Paolo Del Brocco: l'uno, nato a Conegliano Veneto é un "visionario" che ama gestire in solitaria le aziende mentre l'altro, romano, fa della capacità di costruire una squadra uno dei suoi punti di forza. Bella scoperta, direte voi, visto che Campo è un nordico di poche parole con un numero davvero esiguo di amici/ estimatori, al contrario del simpaticissimo Del Brocco, amato (quasi) da tutti. Diverse anche le mogli. Quella di Campo Dall'Orto è attrice, si chiama Mandala Tyde e non ama fare pubbliche relazioni per il marito. La consorte di Paolo, invece è Paola Marchesini, direttore di Radio 2.
Cappon stima profondamente Del Brocco
Laureato in economia e commercio, abilitato all'esercizio della professione di commercialista, classe 1963, il nuovo capo di viale Mazzini inizia a lavorare nel 1990 al marketing della Esso ed entra in Rai l'anno dopo attraverso una selezione per laureati. Il primo approdo é a Rai 2 dove si occupa di pianificazione di rete, subito dopo passa al controllo budget della direzione della gestione dei diritti tv. Dal 1995 la carriera è tutta in Rai cinema. Carriera fulminante che si deve parecchio - altra curiosità del destino - a Claudio Cappon, uno dei migliori direttori generali della storia contemporanea della Rai. Cappon che stima profondamente Paolo era uno dei candidati in lista per il dopo- Campo che Del Brocco ha battuto al fotofinish. Insieme a Cappon, ormai pensionato Rai, c'erano Valerio Fiorespino, Luciano Flussi, Nicola Claudio, Mario Orfeo. Perché Del Brocco ha vinto su tutti? Raccontano fonti vicine a palazzo Chigi che la nomina - salvo blitz dell'ultima ora - èstata benedetta ieri dal segretario del Pd Matteo Renzi & dal premier Paolo Gentiloni che apprezza il manager fin dai tempi d'oro della Margherita.
Una ragnatela di contatti importanti nel centro destra
Ma Del Brocco ha, pure attraverso la moglie, una ragnatela di contatti importanti nel centro destra. Non serve arrivare direttamente a Silvio Berlusconi, é sufficiente ricordare l'appoggio di Gianni Letta che, proprio in questi giorni, sulla vicenda Rai,è tornato a giocare un ruolo strategico nell'head quarter berlusconiano. Poi, diciamocelo, non è da ieri che Del Brocco è in fase di scalata. A chi scrive è capitato di sentirlo quando ancora il dg Rai era Luigi Gubitosi per chiedergli se fosse vero quel che si diceva allora ossia che poteva essere proprio lui il nuovo amministratore delegato di viale Mazzini. A differenza di tanti altri candidati che si prendevano assai sul serio o si trinceravano dietro ipocriti "no comment", Del Brocco rispose facendosi una larga risata che smentiva la circostanza senza smentire l'aspirazione. A chi non piacerebbe diventare dg della Rai quando uno lavora in questa azienda con passione da anni? Fu più o meno questa la replica sincera ma anche scanzonata di un professionista impeccabile sul lavoro che però - dote piuttosto rara- sapeva sdrammatizzare ogni enfasi fuori dal palazzo di viale Mazzini.
E' un presenzialista misurato che ragiona in modo razionale
Non è uno che trama, briga, pianifica in modo oscuro o grigio, Del Brocco. Lui fa tutto alla luce del sole, è un presenzialista misurato che ragiona in modo razionale, da commercialista appunto. Negli ultimi mesi, i suoi rapporti con Renzi sono diventati più stretti (pare che i due abbiano fatto anche qualche giorno di relax con le famiglie) ed il segretario del Pd si ē convinto che l'anima "dialogante" di Paolo sia proprio quello che ci vuole per gestire la complicata fase della campagna elettorale in vista del voto. Camicie colorate, pantaloni di velluto ed Hogan ai piedi, Del Brocco ha lo "statement" della meglio gioventù renziana ma soprattutto ha allacciato rapporti con molti renziani che contano a partire da Luca Lotti che gestisce il delicato dossier- Rai. Direttore generale di Rai cinema nel 2007, diventa amministratore delegato nel 2010. È stato Consigliere di Amministrazione dell’Accademia delle Belle Arti di Urbino (dal 1993 al 1999) e della società 01 Distribution (dal 1998 e fino al 2001), lavora oggi nel Comitato di indirizzo della Casa del Cinema di Roma. Dal 2010 è membro della giunta Anica. Ha insegnato Management di cinema e tv alla Facoltà di Scienze della Comunicazione della Sapienza e alla Luiss di Roma, all’Università Ca’Foscari di Venezia.
Si porterà dietro parecchi attori o attrici
Di sicuro salendo alla direzione generale si porterà dietro parecchi attori o attrici visto che é amico di tutti. Simpatico, dicevamo. Ma anche galante in modo asciutto, non gelatinoso. Tre anni fa ospite alla cena offerta a Taormina in occasione del festival dall'ex amministratore delegato di H3G Vincenzo Novari, Del Brocco fu fortunatissimo al momento dell'estrazione di una lotteria allestita dalla pierre Tiziana Rocca con sponsor chiamati a raccolta per uno scopo benefico. Del Brocco vinse un cadeau importante così come successe all'allora vice direttore generale Antonio Marano. Se Marano si portò beatamente a casa il trofeo, Del Brocco accolse la richiesta della sua vicina di sedia a tavola, una giovane giornalista rimasta impressionata da quel cappottino griffato vinto dal nuovo dg. Ebbene, senza neppure pensarci su, Del Brocco regalò la confezione alla signora che peraltro gli era stata presentata solo un'ora prima. "Non é una novità" dicono i suoi collaboratori a Rai cinema "è un uomo generoso che ama lavorare in squadra". Esattamente l'opposto dell'isolazionismo di Campo, guarda caso. Ma si sa il nuovo che avanza - anche se deve traghettare l'azienda verso le elezioni fino alla scadenza naturale del cda nel 2018- deve comunque essere elemento di rottura con il passato. Del Brocco é la persona giusta. Riuscite ad immaginare qualcosa di più diverso da Campo?