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Psycho-Tecno, la nuova frontiera per migliorare la vita ai disabili a tutte le età

“E’ fondamentale coniugare le istanze psicologiche e mediche con la moderna tecnologia. L’utilizzo degli innumerevoli dispositivi della tecnologia permettono di limitare gli effetti delle menomazioni e diminuire i trattamenti farmacologici”

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Le nuove tecnologie consentono una migliore qualità di vita ai disabili (Ansa)
Le nuove tecnologie consentono una migliore qualità di vita ai disabili (Ansa)

Le nuove tecnologie possono consentire una migliore qualità della vita ai disabili. Una vera svolta al proposito consentirebbe inoltre di diminuire i trattamenti di tipo farmacologico che creano altri problemi. Che importanza possono avere inoltre le più moderne psico-tecnologie di assistenza e i cosiddetti ausili quali elementi di inclusione e partecipazione sociale dei disabili? Se ne è parlato in un incontro di studio dal titolo “Psico-Tecnologie Assistive e supportive per le persone con disabilità sensoriali” che si è tenuto da poco a Cagliari presso la sede dello IERFOP. Le tematiche trattate sono di estrema importanza e rappresentano una delle frontiere degli studi in materia, anche per le ripercussioni pratiche per le persone in stato di disabilità e per le conseguenze di tipo sociale.

Umanizzare la tecnologia

L'Istituto Europeo di Ricerca, Formazione ed Orientamento Professionale si pone come fulcro e stimolo di un importante polo di ricerca finalizzato alla realizzazione di strumenti che impattino le disabilità sensoriali in tutte le età – dichiara il Presidente Roberto Pili – inoltre ci proponiamo di affinare ed umanizzare la tecnologia che continuamente viene sviluppata dalla ricerca e proposta dall’industria. E' di primaria importanza promuovere lo sviluppo di conoscenze nel campo delle tecnologie assistive, secondo un approccio che metta al centro la persona con disabilità, i suoi obiettivi e che ne garantisca la reale fruibilità e l’efficacia nel promuovere l’autonomia, la partecipazione e l’inclusione. Riteniamo che coniugare le istanze psicologiche, mediche con la moderna tecnologia possa contribuire a definire personalità adattative in grado di avvalersi dei presidi riabilitanti sempre più perfezionati”.

Partecipanti a Psyco-tecno

Il polo Psyco-tecno

L’iniziativa segna in ogni caso l'avvio del polo di ricerca denominato “Psycho-Tecno" organizzato in collaborazione con Alessandro Spano, Professore Associato di Economia Aziendale dell’Università degli Studi di Cagliari, con il gruppo di ricerca della Comunità Mondiale della Longevità, con Mauro Piria segretario della SIMFER Sardegna, Donatella Petretto esperta ricercatrice nel campo della psicologia della disabilita e numerosi docenti e ricercatori dell’ateneo cagliaritano.

Si tratta di un primo passo per cercare di porre, attraverso tale nuovo polo di ricerca multidisciplinare, sempre più i ritrovati della tecnica al servizio delle persone.

Vincere la resistenza psicologica

“A causa del progressivo invecchiamento della popolazione – spiega ancora Pili - le  compromissioni sensoriali, motorie, mentali ed intellettive sono diventate una vera e propria epidemia e sempre più spesso si  riscontra una sorta di titubanza psicologica, a volte una  inerzia psichica, quasi una resistenza  che rende  problematico  l’utilizzo degli innumerevoli dispositivi che, frutto di avanzate  tecnologie permetterebbero di limitare gli effetti delle menomazioni”. E questo, come si accennava, porta ad applicare trattamenti che, proposti o imposti, finiscono con l’essere quasi esclusivamente di tipo farmacologico. Da questo punto di vista il Polo psyco-tecno si propone di “costruire personalità capaci e desiderose di avvalersi dei presidi supportivi e adattativi in grado di recuperare la autonomia possibile,e creare e /o perfezionare dispositivi che suscitino la massima compliance in grado di sconfiggere la  bassa acquiescenza all’utilizzo”, aggiunge l'esperto.

Le nuove tecnologie sono una grande opportunità

Si punta dunque ad aprire un nuovo scenario nel trattamento della disabilità. “Le moderne tecnologie oggi disponibili rappresentano una grande opportunità - dichiara Alessandro Spano - Grazie ad esse sarà possibile aumentare il livello di autonomia dei disabili sia nella loro vita quotidiana, sia per un loro più proficuo inserimento nel mondo del lavoro. Queste infatti, consentono di far emergere le abilità di ogni individuo. In senso lato, possiamo ipotizzare che le tecnologie modificheranno profondamente il concetto stesso di disabilità. Le nuove tecnologie, inoltre, sono caratterizzate da cambiamenti repentini e profondi che rendono, oggi, quasi inimmaginabili le loro potenzialità”.

La tavola rotonda

La tavola rotonda coordinata dal Presidente di IERFOP Onlus, ha segnato il primo passo di una nuova linea di ricerca di  psicologia applicata e sancisce a tutti gli effetti l'entrata nel vivo dell'agenda di ricerca dell’ente.

“Attraverso questa iniziativa - specifica Bachisio Zolo, Direttore dell’attività didattica e formativa - si completa la mission di IERFOP che fa della ricerca delle tecnologie assistive ed inclusive a favore dei disabili in tutte le fasi della vita uno dei suoi scopi più importanti”.

Alla tavola rotonda a cui hanno partecipato tra gli altri Ignazio Argiolas, Giancarlo Pusceddu, Alessandro Melillo, Federica Caria, Anna Di Martino è stata annunciata anche l'istituzione da parte di  IERFOP e CmdL di una serie di borse di studio per ricercatori ipovedenti e/o con ipoacusia.

“La società scientifica SIMFER Sardegna dei medici specialisti in fisiatria - annuncia il dottor Mauro Piria - collaborerà in pieno al progetto portando tutta la competenza e l'esperienza di coloro che quotidianamente si confrontano con la disabilita e certificano l'appropriatezza degli ausili tecnologici”.

 

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