[La storia] Resta paralizzato dopo un programma con la Hunziker: dopo nove anni riesce a rimettersi in piedi
Un terribile incidente in diretta tv, durante la puntata dello “Scommettiamo che” tedesco, ed era finito su una sedia a rotelle. Una grande forza di volontà ha determinato il miracolo
Gli era stata fatale la partecipazione a un programma con Michelle Hunziker nel 2010, in Germania. Samuel Koch, 31 anni, di Hannover, aveva avuto un bruttissimo incidente in diretta tv, durante la puntata di Wetten Dass…?, lo “Scommettiamo che” tedesco, ed era finito su una sedia a rotelle. La prova, ardita e pericolosa, consisteva nel saltare delle auto in movimento con l’apporto di trampoli molleggiati ai piedi, una sorta di stivali a molla. Purtroppo qualcosa non andò per il verso giusto, finì a terra, riportò varie fratture alla spina dorsale e rimase paralizzato. Il tutto di fronte ai presentatori e a milioni di telespettatori che seguivano in diretta lo show.
Non si è arreso
Ovviamente la sua esistenza precipitò in un baratro. Ma Koch non si è mai arreso. Ha sempre lottato ed ha cercato di uscire da quella situazione cui l'incidente l'aveva condannato. Ha reagito con forza, facendo attività di riabilitazione, dedicandosi al cinema e al teatro come attore e scrivendo dei libri.
Il miracolo
Alla fine il miracolo è avvenuto: l’ex stuntman - come riporta il Corriere della Sera riprendendo un'intervista di Bild Zeitung - è riuscito a rimettersi in piedi, e ciò ha determinato grande entusiasmo tra le persone che gli sono vicine e in quelle che conoscono la sua storia. E tra quelle più felici per i suoi fantastici miglioramenti c'è sicuramente la conduttrice Michelle Hunziker che all'epoca dell'incidente, nove anni fa, rimase particolarmente provata dall'accaduto.
C’è voluta tutta la forza di volontà di Samuel e l’utilizzo di un particolare attrezzo inventato in Norvegia, sul quale si è prodigato anche per 8 ore al giorno, per giungere a questa tappa fondamentale e attualmente è in grado di rimanere in posizione eretta.
A seguirlo negli sforzi per il recupero il fratello che fa il fisioterapista. “Mi sono allenato con lui", ha spiegato Samuel in una intervista a Bild Zeitung. "La prima volta che ho provato ad alzarmi da solo, mi ha semplicemente appoggiato a un’auto, ma non ho avuto paura”.
La forza d'animo
I suoi progressi li considera un “risultato di convinzione, speranza e lotta”, e, in effetti, molto è dovuto alla sua forza d'animo, alla sua ostinata (e illuminata) determinazione. Alla sua voglia di lottare. Fino ai momenti in cui ha cominciato a cogliere i risultati dell'uso del mecchinario riabilitativo e degli sforzi che stava facendo.
Nell'itinerario del suo recupero miracoloso uno spazio importante lo ha anche l'Italia. Segni di quanto poteva verificarsi c’erano stati infatti durante un viaggio a Verona, “la città di Giulietta e Romeo”, insieme al fratello e a Sarah che nel frattempo è diventata sua moglie – racconta nell'intervista - Mio fratello mi ha sollevato dalla sedia a rotelle e mi ha messo in piedi appoggiandomi a una ringhiera. Poi ha chiesto a Sarah di avvicinarsi e li siamo rimasti in due a guardare le stelle. È stato bellissimo”.