On-line mascherine e igienizzanti con rincari fino al 4000%

Roma, 16 mar. (askanews) - Nuova operazione della GdF contro le speculazioni sulle vendite on line di mascherine e liquidi igienizzanti. A cadere nella rete del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza, 36 offerte di vendita, presenti sui portali di e-commerce Amazon e E-bay, di prodotti connessi alla prevenzione dell'epidemia di coronavirus, mascherine e gel disinfettanti, presenti a prezzi esorbitanti rispetto ai costi di produzione e di distribuzione e a quelli praticati in situazioni non emergenziali. Un monitoraggio iniziato già lo scorso febbraio da parte della Procura di Milano, che, insieme ai militari delle Fiamme gialle, ha ricercato offerte di vendita che avevano come specifico riferimento il coronavirus e rivolte ad utenti nel territorio nazionale, mediante la presenza di pagine redatte in lingua italiana e l'indicazione di spedizioni dirette anche verso l'Italia.
La comparazione del prezzo di vendita applicato a gennaio - febbraio prima dell'esplosione della emergenza in Italia e quello attualmente praticato, effettuata utilizzando applicativi software di tracciamento dei prezzi (price tracer), ha consentito di far emergere situazioni di notevole anomalia, con aumenti di prezzo che oscillavano tra il 150% fino al 1000% ed oltre.Ad esempio, in un singolo caso, le mascherine di tipo chirurgico, le più semplici e con limitata azione protettiva da eventuali contagi, hanno normalmente un costo di pochi centesimi ma erano vendute in confezioni da 50 pezzi al costo di circa 80 euro, con un rincaro che raggiungeva la cifra massima del 4000%. Anche le soluzioni gel igienizzanti, approfittando della necessità di assicurare una frequente disinfezione delle mani anche in mancanza di acqua, venivano vendute con rincari non giustificati tra il 300% e il 600%.Le indagini hanno portato alla denuncia di 48 venditori (16 italiani, 28 stranieri e 4 in via di identificazione), cui è stata contestata la violazione dell'art. 501 bis del Codice Penale che punisce manovre speculative su prodotti di prima necessità, con sanzioni da 6 mesi a 3 anni di reclusione e con la multa da 516 euro a 25.822 euro.Gli annunci sequestrati erano pubblicati da italiani residenti in Veneto, Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia, ma anche da venditori europei ed extraeuropei. La provenienza estera è stata individuata nella Germania, Regno Unito, Francia e Cina.