Omicidio Noemi, 18 anni al fidanzato. L'intercettazione shock: "L'ho seppellita ancora viva"
L'ex fidanzato della 15enne ammette di aver sepolto la ragazza sotto un cumulo di pietre

Nel processo contro il ragazzo condannato per l'omicidio di Noemi Durini, emerge un'intercettazione shock. Si tratta di una frase del colloquio del 19 ottobre dell'anno scorso avvenuto nell'istituto di pena per minori fra Lucio, l'ex fidanzato della ragazza, e suo padre.
Seppellita ancora viva
Il minorenne ammette che Noemi era ancora viva e respirava quando lui, allora 17enne, la seppellì la mattina del 3 settembre con le pietre prese del muretto a secco della campagna dove la 15 enne è stata uccisa: «Ma il colpo...e poi i sassi che gli davo in testa...ma dopo che io ho fatto tutto...io ho messo le pietre ma lei...cercava di muoversi....però c'erano talmente tante pietre che non riusciva a muoversi. Quindi è morta direttamente».
La condanna
Il gup del tribunale dei Minorenni di Lecce ha condannato Lucio M., 18 anni, a 18 anni e 8 mesi per l'omicidio di Noemi Durini, di Specchia, avvenuto il 3 settembre dell'anno scorso. Il giovane, all'epoca 17enne, fidanzato della vittima, aveva confessato il delitto e fatto ritrovare il cadavere della ragazza 10 giorni dopo il delitto. Il processo si è svolto con rito abbreviato.
La richiesta dell'accusa era di 18 anni per l'omicidio volontario premeditato aggravato da motivi futili e abietti, una pena ridotta di un terzo proprio per la scelta del giudizio abbreviato. A questo si era aggiunta la richiesta di circa 1 anno e mezzo di reclusione per altri reati (lesioni, danneggiamento, furto). Il cadavere venne fatto trovare dall'imputato dieci giorni dopo il delitto in un uliveto di Castrignano del Capo.
In aula oltre al padre di Noemi, Umberto, assistito dall'avvocato Francesco Zacheo, anche la madre Imma Rizzo e la sorella di Noemi. Ieri l'avvocato della difesa Luigi Rella aveva chiesto una nuova perizia psichiatrica, il riconoscimento delle attenuanti generiche e l'esclusione della premeditazione.