Ronde razziste in azione, picchiati due migranti e sventata una terza aggressione
Uno dei due feriti è Elija, segretario della comunità cittadina del Ghana, che vive e lavora a Brindisi da diversi anni. L'altro ferito è un ragazzo del Senegal, residente nel dormitorio. Sugli episodi indaga la Digos

L’Italia sta cambiando. In peggio, purtroppo. Due migranti sono stati feriti (uno in modo grave) a Brindisi con le mazze da baseball da una ronda razzista, mentre una terza aggressione nei confronti di un giovane migrante sarebbe fallita per l'intervento di un passante. La notizia - pubblicata da giornali locali - è stata resa nota dal 'Forum provinciale per cambiare l'ordine delle cose' che condanna gli episodi. Uno dei due feriti è Elija, segretario della comunità cittadina del Ghana, che vive e lavora a Brindisi da diversi anni. L'altro ferito è un ragazzo del Senegal, residente nel dormitorio. Sugli episodi indaga la Digos di Brindisi che in queste ore sta acquisendo le testimonianze delle vittime e sta cercando di chiarire se il movente sia realmente razzista o se si sia trattato di episodi di altra natura.
I fatti si sono verificati nella tarda serata di venerdì, stesso giorno in cui una ragazzina di 15 anni aveva denunciato in questura una presunta aggressione subita da tre stranieri, non identificati. La coincidenza è esclusivamente temporale, al momento non vi sono altri elementi di connessione, ma si indaga su ipotesi di presunto razzismo. La giovane ha sostenuto di essere stata vittima di una tentata violenza sessuale. Nella tarda serata poi, ci sarebbero stati due raid nei confronti di stranieri, i quali nulla hanno a che vedere con l'altra vicenda: un ghanese e un senegalese sono stati picchiati da almeno due persone con il volto coperto, armate di mazza da baseball. Il primo sarebbe stato aggredito mentre tornava a casa dal lavoro, il secondo mentre stava per raggiungere la Caritas. Una terza aggressione, sempre nei confronti di uno straniero, sarebbe poi stata sventata dall'intervento di un cittadino che avrebbe urlato, minacciando di chiamare la polizia. Per il "Forum” provinciale di Brindisi per cambiare l'ordine delle cose", che ha espresso piena solidarietà a Elija, segretario della comunità cittadina del Ghana, lavoratore residente a Brindisi da molti anni e a un ragazzo del Senegal, residente attualmente in un dormitorio, i due che hanno subito lesioni, uno dei quali in maniera grave.
"Il Forum censura ogni forma di violenza - è scritto in una nota - e il clima razzista che si è creato in città. Abbiamo piena fiducia nelle forze dell'ordine e nella magistratura affinché siano individuati i colpevoli di questa violenza. Noi non vogliamo che razzismo e xenofobia crescano nelle società e nelle democrazie europee. Per questo vogliamo lavorare tutti insieme per far crescere e condividere diritti e opportunità per la costruzione quotidiana di una società sempre più aperta e solidale". Le indagini vengono condotte dalla Digos e dalla Squadra mobile della questura di Brindisi che stanno compiendo accertamenti sugli episodi per valutare anche se vi siano collegamenti. Il prefetto di Brindisi, Valerio Valenti, in attesa di sviluppi, ha invitato tutti a moderare i toni: "I due episodi - è riportato in un comunicato - sono in fase di approfondimento da parte della questura di Brindisi, che mi auguro possa portare al più presto all'individuazione dei responsabili e, pertanto, l'auspicio è quello che a tale obiettivo possa contribuire chiunque sia in grado di fornire testimonianze o contributi utili, aiutando in tal modo gli investigatori a definire gli esatti contorni della vicenda. È comunque da stigmatizzare e disapprovare ogni forma di reazione da parte di cittadini, peggio ancora se in forma associata, necessitando in questo momento di fornire ogni ausilio alle forze di polizia per fare luce sulle vicende".