La sfida di Leonardo: "Con un cancro e solo 4 mesi di vita ho fatto il record di maratone”
Il 45 enne di Perugia che da 5 anni combatte con un tumore inoperabile è l’unico malato di cancro ad aver corso due maratone con la malattia in corso

Quando la voglia di vivere e la forza di volontà vanno oltre la malattia. E’ la storia di Leonardo Cenci che i medici davano per spacciato già cinque anni fa, per un cancro inoperabile al quarto stadio. Il 45enne di Perugia non solo è ancora vivo e vegeto ma quest’anno ha corso la sua seconda maratona di New York, unico malato a farlo.
Tumore inoperabile
“I medici pensano che io sia un caso straordinario. Ho un cancro primitivo al polmone destro, non mi hanno potuto operare perché c’erano già metastasi al cervello e alle vertebre dorsali, che ci sono ancora. Non sono guarito e ogni giorno prendo 4 pallottole di chemioterapicidi ultima generazione (immuno-soppressori), un protocollo sperimentale”, rivela in un’intervista rilasciata al Corriere dove coglie l’occasione per ringraziare la dottoressa Chiara Bennati. “Mi disse di crederci, mi ha preso a braccetto e mi ha curato con un approccio umano”.
L'impresa sportiva
E Leonardo ci ha creduto e non ha mai mollato. A New York ha battuto il suo record personale, concludendo il percorso in 4 ore e 6 minuti. Ma ha stabilito anche un record mondiale: “Sono l’unico malato di cancro ad aver corso due maratone con la malattia in corso. E mi sono lasciato alle spalle 34mila persone sane". Nel 1992, Fred Lebow, co-fondatore della New York City Marathon, era stato il primo uomo al mondo a correre 42 km con il cancro, un tumore al cervello.

Miracolo vivente
Una vicenda incredibile. In tanti e anche soprattutto quello della scienza guarda con stupore quest’uomo che continua a vivere contro ogni previsione medica. Alcuni gridano al miracolo per i suoi fan un supereroe in carne e ossa. Per i medici di sicuro è un paziente da studiare molto a fondo. Perché la reazione del suo corpo al cancro non era nemmeno lontanamente ipotizzabile. Non a caso lo seguono i medici del reparto oncologico dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, inserendolo in protocolli terapeutici e farmacologici sperimentali. Racconta al Corriere della Sera: “Continuo a prendere quattro compresse al giorno, immunosoppressori che, com’è ovvio, hanno anche marcati effetti collaterali poco compatibili con i miei allenamenti”.
Il sostegno dei vip
Ma il maratoneta non ha fatto tutto da solo. Oltre che dalla dottoressa Bennati Leonardo ha ricevuto energie positive anche dagli incontri con personaggi famosi che lo hanno incoraggiato a non mollare. “Con Alex Zanardi alla maratona di Roma e con Lorenzo (Jovanotti). Abbiamo amici in comune, sono stato a casa sua. Ci siamo scambiati entusiasmo”, rivela al quotidiano di Via Solferino.
L’impegno sociale
Tanta speranza, tanta forza di volontà e quel coraggio che gli permette di sostenere il peso di un dolore destinato ad accompagnarlo per tutta la vita Leonardo la vuole trasmettere anche alle altre persone che come lui devono lottare ogni giorno contro il cancro. Per questo non solo ha scritto un libro Vivi, ama, corri. Avanti tutta (Salani Editore, 152 pagine, 13,90 euro). Ma ha anche fondato un’associazione Avanti tutta che ha già donato 350mila euro tra strumentazioni e borse di studio. Inoltre come lui stesso ha raccontato al Corriere fa incontri nelle scuole superiori per trasmettere anche ai ragazzi quanto sia importante vivere di emozioni senza rimbambirsi nella vita dei social e prendere tempo per sé stessi. “La vera ricchezza è avere il tempo da dedicare alle persone a cui si vuole bene”.
La medaglia
“Per la determinazione e la forza d’animo con cui affronta la sua gravissima malattia offrendo agli altri malati un esempio di reagire e di difesa della vita”. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo ha premiato con il titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Inoltre Leonardo è stato anche insignito della Medaglia al valore atletico del Coni.