"Se parlano, li stroppiamo di mazzate": le intercettazioni shock che hanno incastrato chi sparò al baby calciatore
I carabinieri hanno arrestato a Parete (Caserta), su ordine del Gip del Tribunale di Napoli Nord, un uomo di 35 anni accusato di tentato omicidio in relazione al ferimento del 14enne Luigi Pellegrino, colpito alla testa da un proiettile vagante il 24 dicembre del 2017 mentre era con amici sul corso principale del paese.

Emergono dettagli inquietanti dopo l'arresto di Vincenzo Russo, il 35enne arrestato per aver ferito moralmente, nel pomeriggio della vigilia di Natale del 2017, la giovane promessa del calcio Luigi Pellegrino di 14 anni."Sono accusato di tentato omicidio, ma mi passa per la testa…. io non ho paura di nessuno, sono Vincenzo Cimminiero"; sono questa ed altre le frasi che secondo quanto riporta Il Mattino, hanno portato all'identificazione e successivo fermo del resposnabile del tentato omicidio, ora rinchiuso nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.
"Se parlano, li stroppiamo di mazzate"
Non solo. Quello che emerge dai dialoghi intercettati dagli inquirenti è un quadro assurdo. Russo avrebbe tentato di coprire le tracce, nascondendo la pistola con l'aiuto della domestica e progettava addirittura di dare una lezione ai parenti del giovane. "Volevo andare a casa dello zio" si legge agli atti. E il fratello risponde: "Che ci vai a fare? Se parlano, li stroppiamo di mazzate".
L'incubo alla viglia di Natale "per divertimento"
Luigi Pellegrino era stato colpito con un proiettile alla tempia e per lui si era temuto il peggio dopo che era rimasto in coma per circa due mesi. Il ragazzo, giovane promessa del calcio, ancora oggi deve combattere le conseguenze di quel drammatico pomeriggio in cui Vincenzo Russo prese in mano una pistola ed esplose alcuni colpi senza alcun motivo ovvero per puro divertimento o, così pare, per provare l'arma.
La zia e gli appelli: "Costituisciti verme"
Per diverso tempo, la zia della vittima, aveva lanciato degli appelli su Facebook rivolgendosi all’uomo che ha quasi ucciso suo nipote. "Costituisciti, verme". «Trova il coraggio di guardarti allo specchio e di ammettere che sei stato tu". "Non devi avere un attimo di pace, né tu né chi ti protegge". Ma c'è voluto del tempo per risalire al vero colpevole. Da quello che si è appreso il colpo sarebbe partito da un’area agricola isolata, quindi era effettivamente complesso ricostruire l’episodio essendo l’area interessata per sua natura sprovvista di videosorveglianza e totalmente isolata dal contesto urbano e dalla vita cittadina, nonostante la relativa vicinanza al centro.