Ludovica stroncata dal cancro a 16 anni: ma la malattia non le ha impedito di fare del bene agli altri
Aveva 13 anni quando il tumore osseo la colpì. Eppure ha sempre lottato, studiato con passione e si è dedicata a molte attività sociali. La storia semplice e commovente di una piccola donna

Aveva 13 anni Ludovica Visentin quando un male terribile la colpì e frequentava la seconda media. L’osteosarcoma, il tumore osseo, è una bestia spietata che non concede tregua, e la sfortunata ragazza di Volpago ha lottato a lungo per sfuggire alle sue fauci, ma alla fine ha ceduto. Ludovica ha lasciato uno struggente ricordo in tutte le persone che l’hanno conosciuta e una forte emozione in chi ha appreso della sua vicenda. Era iscritta alla quinta ginnasio del Liceo Canova di Treviso ed ha messo l’anima negli studi. Si è dedicata inoltre a molte attività sociali - come racconta La Tribuna di Treviso - nonostante il male l’avesse costretta su una sedia a rotelle e a lunghi ricoveri ad Aviano.
Un diploma col massimo dei voti
Aveva un rapporto bellissimo con i compagni di scuola. Il suo carattere la rendeva naturalmente simpatica. Durante gli anni delle Medie a Volpago, quando era ricoverata ad Aviano al Centro di Riferimento Oncologico, i compagni di classe si collegavano spesso con lei via Web e le davano una mano a tenersi al passo con le lezioni. Questa solidarietà, unita alla sua forza d’animo, le consentirono di concludere le scuole in maniera più che brillante conseguendo il diploma di Terza Media col massimo dei voti.
L'incontro con Giusy Versace
Provò un momento di vera gioia – racconta il giornale locale – quando, quattordicenne, coronò il sogno di incontrare la ballerina di “Ballando con le stelle” Giusy Versace, uno dei suoi idoli. Fu il presidente dell’associazione Sogni, Rudy Zanatta, che era anche il suo bioterapeuta, a procurare l’incontro e Ludovica non nascose l'enorme felicità.
Il premio
Nei primi mesi del 2016 vinse anche un premio insieme ad altri 6 ragazzi, il Premio Gobatto, destinato agli studenti più meritevoli di Volpago. Ludovica commosse tutti quando si presentò in Municipio per ritirarlo e si avvicinò al tavolo della presidenza camminando con l’aiuto delle stampelle. La dirigente scolastica espresse a nome di tutta la cittadinanza la contentezza di vederla nuovamente in piedi dopo anni. E fiorì la fiducia.

La morte di Ludovica
Ma il destino stava già tessendo la sua trama crudele. La malattia l'ha stroncata all’inizio di questa settimana, durante il ricovero al Cro di Aviano. Ludovica lascia il padre Alberto, la madre Carolina Cauduro e le sorelle Anna e Marta di 22 e 19 anni.
Ma cosa colpisce così tanto nella morte di questa piccola donna? Durante la malattia Ludovica ha trovato il tempo e la forza di impegnarsi anche per gli altri pazienti del Cro di Aviano. Insieme ai famigliari – si legge sul quotidiano veneto - ha organizzato attività ed eventi per finanziare iniziative a favore dei malati oncologici dell’ospedale. E questo ne fa una persona di valore in un periodo di cinismo e violenza e di molte figure vacue e mediocri.
La sua è una storia semplice ma ricca di insegnamenti. La storia di una ragazza di soli 16 anni che aveva probabilmente tanti sogni e avrebbe voluto farne altri. Ma il futuro le è stato negato, se n’è andata troppo presto. La sua storia colpisce in modo particolare perché – come ha scritto la senatrice Laura Puppato su Facebook - “non puoi fare a meno di ammirare la forza di una ragazzina che, pur nella malattia, trova il tempo di occuparsi degli altri pazienti. Di continuare a studiare e a crescere”. Una storia commovente, purtroppo senza lieto fine, che vale però la pena di raccontare.