Le Rsa in Lombardia: il dominio del privato nella gestione anziani

Milano, 23 apr. (askanews) - Più del 92% delle strutture socio assistenziali lombarde è in mano a soggetti privati come Fondazioni, enti no profit e società. Il restante 8% fa invece capo a enti pubblici. E' quanto emerge dall'analisi dei dati ufficiali (aggiornati al 14 marzo scorso) pubblicati dalla Regione Lombardia sul suo portale istituzionale. Ammontano in tutto 717 le residenze socio assistenziali presenti sul territorio regionale lombardo. La maggiori parte, 663 strutture, sono in capo soggetti privati, tra cui 394 Onlus. Per quanto riguarda la natura giuridica, 306 Rsa (il 43% del totale) sono gestite da Fondazioni, 86 risultano sotto il controllo di cooperative o consorzi, 79 fanno capo a enti religiosi, ecclesiastici o morali di diritto privato, 18 sono controllate da aziende speciali partecipate da enti locali e 11 da associazioni. L'elenco delle Rsa sotto il controllo dei privati non finisce qui: in Lombardia ci sono infatti altre 155 strutture che fanno capo società (spa o srl).
Soltanto 54 quelle rimaste sotto il controllo pubblico, di 16 gestite da Comuni.Il quadro generale è profondamente mutato nel triennio compreso tra il 2001 e il 2004. A testimoniarlo è la fotografia scattata sulle Rsa lombarde nel 2016 dalla Federazione Nazionale Pensionati della Cisl. Allora a governare la Lombardia era Roberto Formigoni (poi condannato in via definitiva a 5 anni e 10 mesi di carcere per un giro di tangenti nella sanità lombarda) e la riforma degli Ipab (Istituti pubblici di assistenza e beneficienza) approvata nel 2003 portò a una rivoluzione del panorama socio assistenziale lombardo soprattutto sotto il profilo della struttura giuridica. Sono ancora una volta i numeri a rendere l'idea del profondo cambiamento avvenuto in quegli anni: se infatti nel 2001 il 60% delle strutture socio assistenziali lombarde era ancora sotto il controllo pubblico (Ipab o strutture comunali), tre anni dopo, nel 2004, il peso delle strutture pubbliche si era ridotto al 16%, mentre le Rsa gestiste da privati erano salite all'84% del totale."E' un business in continua crescita - commenta ad Askanews Mauro Ongaro, segretario regionale della Fp Cisl -. In Lombardia c'è una domanda di case di riposo molto forte a cui il pubblico non riesce a rispondere. Dal punto di vista demografico la popolazione anziana è destinata a crescere e la domanda sarà sempre più forte. E' per questo che grandi gruppi internazionali continuano a investire sul settore in questo territorio. La francese Korian sta acquisendo molte case di riposo in Lombardia con investimenti molto consistenti. D'altronde quello sulle Rsa, almeno prima dell'emergenza Coronavirus, era considerato un investimento sicuro, in grado di garantire rendimenti intorno al 6% all'anno. E' un modo un po' variegato: la gestione di molte Rsa sotto il controllo privato viene data in appalto a cooperative, sia gradi che piccole. Ma le case di riposo più grandi, quelle con centinaia di posti letto, sono gestite da Fondazioni".