Incidente a Lanciano, auto travolge partecipanti al corteo del 25 Aprile: un morto e diversi feriti.
Il guidatore ha perso il controllo del mezzo per un problema ai freni come racconta il primo cittadino che ha assistito all'incidente. A perdere la vita, un ex carabiniere di 81 anni
Tragedia a Lanciano, in provincia di Chieti, dove un'auto guidata da un 80enne è finita sui partecipanti al corteo del 25 aprile, provocando la morte di Gabriele Mastrangelo, ex carabiniere di 81 anni, e il ferimento di altre persone. Al momento dell’incidente quasi tutti i partecipanti si stavano dirigendo, a piedi, verso Piazza Plebiscito per continuare le commemorazioni. All'improvviso una macchina, una Lancia Musa grigia, guidata da un uomo, Umberto M., ha imboccato a folle velocità la discesa di Via del Torrione, falciando diversi pedoni, tra cui anche Mastrangelo, morto sul colpo. Ferita invece una donna, trasportata all'ospedale di Lanciano. Colpiti, in maniera meno grave, anche altri. Sul posto vigili del fuoco, sanitari con le ambulanze e i carabinieri, oltre alla polizia locale
"Urlava mi si sono rotti i freni"
"Urlava 'mi si sono rotti i freni". "E' il sindaco di Lanciano Filippo Paolini a raccontare gli istanti dell'incidente. "Eravamo in piazza, a metà delle celebrazioni. Doveva entrare il gonfalone e stavamo per cantare l'inno di Mameli quando mi hanno chiamato per comunicarmi la morte dell'uomo investito. Dovevo fare il mio discorso ma non me la sono sentita e ho ritenuto di dover interrompere tutto", ha raccontato il primo cittadino. "A detta dei presenti - ha quindi spiegato - con cui ho parlato poco fa, l'anziano ha perso il controllo della macchina. Era diabetico, hanno ipotizzato che avesse avuto un calo ipoglicemico. In realtà, appena sceso dalla macchina gli hanno misurato la glicemia, stava bene. Però lui urlava 'mi si sono rotti i freni'".
"All'inizio pensavamo fosse una bomba"
"Noi avevamo concluso il nostro corteo. Qualcuno se n'è andato per corso Roma, altri per altre strade. Ci stavamo spostando a piedi per raggiungere la manifestazione istituzionale e abbiamo sentito il botto", ha raccontato all'Adnkronos Maria Saveria Borrelli, presidente Anpi della sezione di Lanciano. "All'inizio pensavamo fosse una bomba - ha continuato - mi tremano le gambe. Poteva prenderci tutti, me compresa. E' un grande dispiacere, lui era un iscritto Anpi. Una giornata bellissima è finita in tragedia"
Il cordoglio del Pd
In una nota, il Partito Democratico esprime “profondo cordoglio per la morte dell’uomo che ha perso la vita durante le celebrazioni del 25 aprile a Lanciano, e vicinanza alla donna rimasta ferita nello stesso incidente”. “Quanto accaduto – commenta Daniele Marinelli, segretario regionale del Pd Abruzzo – getta un’ombra di dolore su una giornata simbolo della nostra democrazia e della nostra libertà, un momento che dovrebbe essere di unità e memoria condivisa. In questo giorno così significativo, ci stringiamo con affetto e solidarietà ai familiari delle persone coinvolte nell’incidente e all’intera comunità di Lanciano, profondamente scossa da questa tragedia”.