Gambero Rosso, Romito re degli chef, con Bottura e Beck. Debuttano in guida le cucine degli agriturismo
Una cucina cambiata molto in tre decenni. E che oggi, secondo il visionario Pino Cuttaia, ''meriterebbe di essere raccontata in un museo di arte contemporanea"

E' un'Italia da degustare passo passo - da Nord a Sud con belle novità a Roma, Milano, nel bresciano, in Campania e in Sicilia - quella delineata dalla guida 'Ristoranti d'Italia 2020 del Gambero Rosso' che alla trentesima edizione racconta come siano lievitate la qualità dell'offerta e la cultura del servizio di sala e dell'accoglienza. Una cucina cambiata molto in tre decenni. E che oggi, secondo il visionario Pino Cuttaia, ''meriterebbe di essere raccontata in un museo di arte contemporanea". Tuttavia, ha lamentato Niko Romito, ''all'estero ci vengono riconosciuti convivialità e servizio informale ma conoscono solo una parte della nostra cucina, spesso ferma agli anni Ottanta.
La cucina contemporanea
Dobbiamo comunicare la cucina contemporanea''. Non a caso al vertice della guida tre chef-imprenditori: l'abruzzese Niko Romito con 96 punti del ristorante Reale a Castel di Sangro (L'Aquila) che condivide il podio con illustri inseguitori a 95 punti: Massimo Bottura con Osteria Francescana a Modena e Heinz Beck de La Pergola dell'hotel Rome Cavalieri, a Roma. Mentre scaldano i motori sette locali in pole position per raggiungere il traguardo delle Tre Forchette e sono: Arnolfo a Colle di Val d'Elsa (Siena), Dani Mason a Ischia (Napoli), Lume a Milano, Il Piccolo Principe del Grand Hotel Principe di Piemonte a Viareggio (Lucca), Signum a Salina (Messina), Vun Andrea Aprea dell'Hotel Park Hyatt Milan a Milano, Andreina a Loreto (Ancona). Massimo riconoscimento già raggiunto oggi da Le Calandre a Rubano (Padova), Piazza Duomo ad Alba (Cuneo), Uliassi a Senigallia (Ancona), Don Alfonso 1890 a Massa Lubrense (Napoli), Enoteca Pinchiorri a Firenze, Antonino Cannavacciuolo con Villa Crespi di Orta San Giulio a Novara, Cracco a Milano, Duomo a Ragusa, Madonnina del Pescatore a Senigallia (Ancona), Il Pagliaccio a Roma, Quattro Passi a Massa Lubrense (Napoli), Seta del Mandarin Oriental Milano, St. Hubertus dell'hotel Rosa Alpina a San Cassiano (Bolzano), Torre del Saracino a Vico Equense (Napoli).
Pemio innovazione in cucina
E ancora, La Trota a Rivodutri (Rieti), Da Vittorio a Brusaporto (Bergamo), Enrico Bartolini Mudec Restaurant a Milano, Berton a Milano, D'O a Cornaredo (Milano), Pascucci al Porticciolo a Fiumicino (Roma), Dal Pescatore a Canneto sull'Oglio a Mantova, Casa Vissani a Baschi (Terni), Agli Amici dal 1887 a Udine, Da Caino a Montemerano (Grosseto), Taverna Estia a Brusciano (Napoli), Idylio by Apreda del The Pantheon Iconic Rome Hotel a Roma, Laite a Sappada (Udine), Lido 84 a Gardone Riviera (Brescia), Lorenzo a Forte dei Marmi (Lucca), La Madia a Licata (Agrigento), Miramonti l'Altro a Concesio (Brescia) e La Peca a Lonigo (Vicenza). Tra i premi speciali Ciccio Sultano del Duomo a Ragusa è il "Ristoratore dell'anno'' e Impronta a Bassano del Grappa (Vicenza) è la "Novità dell'Anno". Ha il volto giovane di Edvige Simoncelli di Idylio by Apreda il ''pastry chef dell'anno''. Lo chef marchigiano Moreno Cedroni ottiene il premio innovazione in cucina.
Debuttano in guida le cucine degli agriturismo
Debuttano in guida le cucine degli agriturismo. ''I nostri premiati - ha concluso il presidente di Gambero Rosso Paolo Cuccia - possiedono tutte le qualità: ricerca attenta alla biodiversità, tecnologie, organizzazione economica, comunicazione e promozione nella rivoluzione digitale in corso e il ruolo fondamentale della formazione settoriale e manageriale".