Sviluppo all’italiana, fondi europei usati per comprare quintali di caciotta
Sei persone indagate dalla procura di Oristano per le spese folli del Gal Terre Shardana

Storie di ordinario malaffare nella provincia italiana a conferma che la questione morale è una piaga che colpisce tutto il Paese. Questa volta ad attirare l’attenzione dei media è la provincia di Oristano dove sei persone sono indagate per un buco da 250 mila euro nella gestione del Gal Terre Shardana, secondo quanto emerso dalla conclusione di una inchiesta della procura di Oristano.
Gruppi di azione locale per lo sviluppo delle aree rurali
La prima domanda che a questo punto un lettore comune si pone è: cosa è un Gal? Sono gruppi di azione locale, generalmente società consortili, composti da soggetti pubblici e privati, aventi come scopo quello di favorire lo sviluppo locale delle aree rurali attraverso l’utilizzo di risorse finanziarie erogate dall’Unione Europea. In estrema sintesi, organizzazioni che gestiscono soldi pubblici, che poi arrivino da Bruxelles e non da Roma poca differenza fa.
Buco da 250 mila euro e fallimento del Gal Terre Shardana
Nello specifico il Gal Terre Shardana aveva l’obiettivo di sviluppare le aree rurali dalla provincia di Oristano. L’uso del passato (aveva l’obiettivo) non è causale perché il Gal è fallito a causa di un buco da 250 mila euro per il quale appunto sono ora indagate sei persone. Secondo quanto emerso dall’inchiesta per peculato dal pubblico ministero Armando Mammone, il principale protagonista della vicenda è l’ex presidente del Gal, il geometra Antonello Solinas, a cui vengono attribuiti movimenti di denaro a uso privato.
Versamenti sui conti della moglie e 800 chili di formaggio
Tra le contestazioni ascritte a Solinas 73 versamenti sui conti della moglie, pranzi, cene e addirittura una spesa di oltre 8 mila euro per l’acquisto di 800 chili di casizolu, una squisita caciotta di latte vaccino tipica del centro Sardegna. Nell’elenco degli indagati non poteva mancare un politico. E’ Mario Tendas, consigliere regionale del Partito democratico.
Ennesima occasione sprecata per lo sviluppo locale
L’impianto accusatorio della procura è quindi abbastanza chiaro: fondi europei a disposizione del Gal utilizzati non per favorire lo sviluppo del territorio ma per fini privati. Se l'accuse saranno confermate in giudizio si tratterà del’ennesima occasione persa che dà ragione a chi dice che la colpa della crisi italiana non è dell’austerity che ci impone l’Europa ma dell’inadeguatezza della nostra classe dirigente.