Soffocata in casa a Spoleto, fermato il compagno. L'uomo minaccia suicidio poi confessa. Chi è la vittima
La donna, vicedirettrice di un supermercato locale, conviveva con l’uomo in un’abitazione che si è poi rivelata essere la scena del crimine

Tragedia a Spoleto, dove Laura Papadia, 36 anni, è stata trovata morta nel suo appartamento nel centro storico della città. A condurre la polizia alla scoperta del corpo è stato Nicola Gianluca Romita, 47 anni, che si è presentato nei pressi del ponte delle Torri minacciando di togliersi la vita e confessando: "Ho ucciso la mia compagna". La donna, vicedirettrice di un supermercato locale, conviveva con l’uomo in un’abitazione che si è poi rivelata essere la scena del crimine.
La confessione sul ponte e il drammatico salvataggio
Romita, agente di commercio, è stato rintracciato dagli agenti in stato di forte agitazione sul celebre ponte spoletino, tristemente noto per numerosi suicidi. Dopo una lunga opera di convincimento da parte delle forze dell’ordine, l’uomo è stato tratto in salvo, bloccato e accompagnato al commissariato di Spoleto. Durante l’interrogatorio, alla presenza del procuratore Claudio Cicchella, dell’antiviolenza e della squadra mobile di Perugia, Romita avrebbe parlato apertamente di una crisi nella relazione con la compagna e avrebbe ammesso le proprie responsabilità.
Il corpo trovato in casa: si ipotizza il soffocamento
Contemporaneamente, un’altra pattuglia della polizia, con il supporto dei vigili del fuoco, ha fatto irruzione nell’abitazione della coppia. Gli agenti hanno rinvenuto il corpo senza vita della donna. Secondo i primi rilievi della scientifica e del medico legale, la causa del decesso sarebbe riconducibile a soffocamento. Nell’area non sono stati segnalati episodi di liti o violenze recenti. I vicini hanno riferito di non aver più visto l’uomo da circa una settimana.
L’allarme partito da una telefonata
Il caso è emerso grazie a una telefonata al 112 partita dalla Sardegna, dove vive l’ex moglie di Romita. L’uomo le avrebbe confessato telefonicamente di aver ucciso la compagna, innescando così l’intervento dei carabinieri, che si sono inizialmente diretti verso Marzocca di Senigallia (Ancona), dove la coppia aveva abitato in passato.
Reazioni
"La notizia dell'ennesimo femminicidio, il secondo dall'inizio dell'anno in Umbria, ci lascia sgomenti e addolorati", ha dichiarato Stefania Proietti, presidente della Regione Umbria. "Una tragedia inaccettabile che impone una riflessione profonda e un impegno ancora più forte per contrastare la violenza sulle donne".