Catturata l’orsa che ha ucciso il runner in Trentino: era insieme a tre cuccioli. Ecco che fine farà
JJ4 sarebbe la responsabile della morte di Andrea Papi, aggredito mentre correva nei boschi. Quali sono gli altri plantigradi considerati pericolosi

L’orsa JJ4, che avrebbe aggredito e ucciso il corridore Andrea Papi in Trentino, è stata catturata e trasportata al centro faunistico del Casteller che si trova a Trento Sud. Era ricercata per l'uccisione del giovane runner di 26 anni nei boschi del monte Peller, sopra l'abitato di Caldes. L'esemplare si trovava insieme i suoi tre cuccioli, di due anni di vita e quindi in fase di svezzamento, che sono stati lasciati liberi. Jj4 è stata catturata in un'area in prossimità della Val Meledrio, sulla destra orografica del torrente Noce, in val di Sole, con una trappola a tubo.
Identificata grazie alle analisi genetiche disposte dalla Procura di Trento, l'esemplare aveva già aggredito due escursionisti nel giugno del 2020, sempre sul monte Peller, e si era registrato un analogo episodio nel 2022.
Lo stop all'ordinanza di abbattimento
Lo scorso 14 aprile, il Tar di Trento ha emanato un decreto di sospensione dell'ordinanza di abbattimento dell'orsa firmata dal presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, lasciando comunque aperta la possibilità di cattura. Ieri la Provincia ha depositato i documenti richiesti dal tribunale, assieme alla richiesta di revoca dell'atto.
Nel centro faunistico del Casteller è rinchiuso anche l'orso M49.
Fugatti: si poteva catturare già nel 2020
"Il Corpo forestale ha catturato Jj4 con una trappola a tubo intorno alle 23 di ieri notte. La cattura dimostra che le nostre strutture sono in grado di catturare animali pericolosi in tempi rapidi", ha detto il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, in conferenza stampa. "È una notizia che avremmo voluto dare nel 2020, quando chiedemmo di catturare Jj4. Oggi c'è l'amarezza per quanto accaduto nel frattempo", ha detto Fugatti.
"Ora per noi il problema non è più Jj4, ma la convivenza uomo-animale. Chi vuole bene al progetto non pensi a quest'orsa, ma ci aiuti a trasferire gli esemplari in sovrannumero", ha detto Fugatti. "Chi ora si preoccupa delle condizioni di Jj4 fa ideologia e non ha a cuore la sopravvivenza del progetto Life Ursus", ha specificato. "Oggi è convocato un comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica dove punteremo attenzione su altri due soggetti pericolosi: gli orsi Mj5, per cui c'è già un parere favorevole di Ispra all'abbattimento, e M62, per cui chiederemo l'abbattimento", ha concluso Fugatti.

L'orsa Jj4 e gli altri esemplari pericolosi del Trentino
L'orsa "Jj4" ha 17 anni ed è una delle orse più anziane che ci sono sulle montagne del Trentino. La madre, Jurka, è considerata un esemplare problematico ed è stata catturata nel 2006 dalla Provincia di Trento mentre si trovava nel territorio comunale di Terres all'inizio della Valle di Tovel. Ma ci sono anche altri due esemplari considerati problematici: due maschi, MJ5 e M62. Per problematico si intende un comportamento definito dagli studiosi dell'Ispra "anomalo". E il gradi di pericolositá aumenta quando ci sia una ripetizione di comportamenti potenzialmente pericolosi da parte dello stesso individuo.
Secondo il Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno nelle Alpi centro-orientali (PACOBACE), sia il plantigrado MJ5, che si è reso responsabile di un attacco lo scorso 5 marzo a un cittadino di Rabbi, Comune in provincia di Trento, che l'orso M62, un maschio di orso nato nel 2018; dal maggio 2021 all’aprile 2022 l’esemplare ha mostrato comportamenti particolarmente confidenti per i quali sono risultati adottabili le misure previste dal PACOBACE, anche energiche. L'analisi tecnico-scientifica dell'Ispra sull'esemplare ha preso il via lo scorso 13 aprile.