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Caos rientro a scuola: rischio 'fuga' per 50 mila insegnanti, il caso di quelli "fragili"

Che fare con quei docenti che hanno problemi di salute e sono di età avanzata, di fronte al virus? Piovono richieste di esoneri. A rischio la copertura delle cattedre

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Banchi a posto singolo e mascherine: il rientro a scuola anti Covid-19
Banchi a posto singolo e mascherine: il rientro a scuola anti Covid-19

Riapre la scuola italiana ed è il caos, come molti temevano. Uno dei problemi da risolvere con urgenza (fra comunicazioni ministeriali incerte e frammentarie su mascherine, distanziamenti e altre misure di sicurezza) è quello degli insegnanti definiti "fragili". Cioè coloro che per problemi di salute sarebbero più esposti all'eventuale contagio da Covid-19, con tutte le complicazioni del caso. Si parla dei docenti che hanno dai 55 anni in su (sono circa il 45% dell'intero corpo insegnante) e di coloro che sono ultrasessantenni (171mila in tutto il Paese). Perché in queste ore piovono certificati medici, un esonero di massa che rischia di scoprire 50 mila cattedre.

L'allarme dei sindacati

 "Abbiamo bisogno di indicazioni e regole per i lavoratori fragili: i dirigenti non possono operare in modo differente - dice la segretaria della Cisl Scuola Maddalena Gissi". Le fa eco il leader di Uil Scuola, Pino Turi: "C'è un certo timore" sul ritorno a scuola "ma è motivato dall'incertezza delle comunicazioni: mascherina sì o no, fragili si o no: tutto questo accentua le preoccupazioni di chi si sente minacciato dal punto di vista della salute. In questi giorni gran parte dei docenti si incontra da remoto ma le questioni esploderanno al momento di rientrare in servizio e questo perchè mancano certezze". Le domande a cui si chiede risposta chiara e univoca sono tante: il cosiddetto "docente fragile" può lavorare a distanza o può essere assegnato ad un gruppo ristretto di ragazzi? Può essere sostituito da supplente? Può usufruire della malatti o viene considerato come fosse in ricovero? La scopertura di migliaia di posti causa un allarme generalizzato nella scuola, che ancora attende la data del concorso strordinario e di quello ordinario per l'ingresso di nuovi insegnanti. Non solo mancano 50 mila docenti di ruolo ma esistono ritardi nell'assunzione di altri 10 mila che sono stati già formati al sostegno. La chiamata veloce risolverebbe solo in parte i problemi. Ancora secondo le stime sindacali, in Campania resterebbero comunque scoperti 2500 posti, in regioni come Lombardia, Puglia, Emilia Romagna e Veneto, almeno altri duemila. 

Furbetti e fragili

Per evitare la fuga dalle cattedre nella scuola in tempi di Covid-19, il Ministero prepara nuove comunicazioni che tengono conto delle indicazioni del Comitato tecnico scientifico e in definitiva dell'Istituto superiore di Sanità. Viene chiarito subito, a scarso di "furbetti", che non basterà avere 55 anni per chiedere l'esonero dall'insegnamento in presenza. Ma dovrà essere certificata una "patologia a scarso compenso clinico" (come malattie cardiorespiratorie, vascolari e dismetaboliche, oncologiche o del sistema immunitario). E dovrà essere l'Inail a confermare la condizione di "fragilità". Quindi si deciderà se esonerare il docente o se modificare le condizioni di lavoro, come previsto dalla "sorveglianza speciale". 

Mascherine o no per chi sta fra i banchi: cosa dice il Cts

In parallelo con la ripresa delle attività dei docenti, parte la formazione dell'Istituto superiore di sanità e del ministero dell'Istruzione per il responsabile Covid nelle scuole. Due i corsi, a distanza e organizzati su piattaforma in grado di ospitare fino a 70mila corsisti tra insegnanti, personale scolastico e professionisti sanitari per monitorare e gestire possibili casi di Covid-19 e focolai negli istituti scolastici. Ma restano timori e richieste di chiarezza circa l'uso delle mascherine in classe. Il quale ha spiegato che non è necessaria se viene rispettata la distanza di un metro: "Nella scuola primaria, per favorire l'apprendimento e lo sviluppo relazionale, la mascherina può essere rimossa in condizione di staticità con il rispetto della distanza di almeno un metro e l'assenza di situazioni che prevedano la possibilità di aerosolizzazione (ad esempio il canto). Nella scuola secondaria, anche considerando una trasmissibilità analoga a quella degli adulti, la mascherina può essere rimossa in condizione di staticità con il rispetto della distanza di almeno un metro, l'assenza di situazioni che prevedano la possibilità di aerosolizzazione (es. canto) e in situazione epidemiologica di bassa circolazione virale come definita dalla autorità sanitaria". 

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