Banca "sciolta per 'ndrangheta", commissariato il Credito Cooperativo di Cittanova in Calabria
Bankitalia ha disposto lo scioglimento degli organi di amministrazione e controllo della Banca di Credito Cooperativo di Cittanova in Calabria: gravi irregolarità e violazione delle norme antiriciclaggio

Gravi irregolarità e ripetute violazioni delle norme antiriciclaggio. Con queste motivazioni la Banca d'Italia, con provvedimento del 31 marzo 2017, ha disposto lo scioglimento degli organi di amministrazione e di controllo della Banca di Credito Cooperativo di Cittanova in provincia di Reggio Calabria. La banca è stata sottoposta ad amministrazione straordinaria.
Le indagini
Secondo alcune fonti finanziarie all'origine del provvedimento ci sarebbe non il dissesto dei conti, ma la sospetta infiltrazione della criminalità organizzata. Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Sole 24 Ore, dopo una prima azione ispettiva, che nel 2014 aveva portato alla sostituzione del direttore generale della banca per irregolarità legate alla raccolta del credito, è seguita una seconda, nel mese di gennaio, in cui sono emerse nuove gravi violazioni della normativa antiriciclaggio. E' emerso anche un elevato numero di relazioni intrattenute dalla Bcc con controparti interessate da indagini o provvedimenti della Direzione Distrettuale Antimafia o con soggetti a loro collegati.
Finanziamenti concessi a soggetti sotto indagine
ed è stata accertata persino una movimentazione anomala e per importi significativi (circa 25 milioni nell’ultimo triennio, importi inusuali per una Bcc) nonostante il rischio di riciclaggio. In pratica s’è scoperto che la banca non aveva attivato alcuno degli interventi chiesti dalla Vigilanza. Da qui la scelta di far scattare appunto l’amministrazione straordinaria, nonostante la Bcc abbia una situazione patrimoniale più che adeguata (Tcr pari a 33,5% a fine 2016). Gurdando ai numeri del conto economico di metà 2016, la Bcc vantava un totale attivo di 287 milioni e impieghi per 137 milioni, con fondi propri per 43 milioni.
La gestione affidata ai commissari
Si tratta di Claudio Giombini e Nicola Marotta, che si sono insediati lunedì scorso, 3 aprile e che opereranno sotto la supervisione della Banca d’Italia. Componenti del Comitato di sorveglianza, nominati nell'ambito dello stesso provvedimento, sono Ferruccio Auletta, Giovanni Mottura e Adriana Petti. L'adozione del provedimento di amministrazione straordinaria non comporta alcuna interruzione dell''attività della Banca, e pertanto la clientela potrà continuare a servirsi come di consueto presso gli sportelli. La Federazione calabrese delle Banche di credito cooperativo, in un comunicato, ribadisce "piena collaborazione con i commissari della Banca d'Italia per una positiva e rapida conclusione dell'intera vicenda, con l'obiettivo di salvaguardare il valore di una banca locale che da anni svolge un ruolo portante a favore dell'economia del territorio.