Pandemia, innovazione, politica, Sardegna: Soru si racconta a Marcello Fois su La Nuova Sardegna
Il fondatore e amministratore delegato di Tiscali è stato intervistato dal quotidiano che sta dedicando una serie di faccia a faccia a tutto campo con I grandi sardi

Pandemia, politica, economia, innovazione, ambiente e ovviamente tanta Sardegna. E’ una intervista a 360 gradi quella di Marcello Fois al fondatore di Tiscali, Renato Soru, sulle pagine del quotidiano La Nuova Sardegna che sta dedicando una serie di faccia a faccia con I grandi sardi.
Il noto imprenditore non si è tirato indietro. Ha raccontato che dalla pandemia in corso e dalla quarantena forzata sta “imparando una mobilità nuova e per certi versi aumentata” che fa capire l’inutilità “di tanti viaggi di lavoro”. “Un nuovo modo di lavorare che può essere persino più efficiente”. Ma grazie al virus Soru sta anche “riscoprendo l’affetto della famiglia, il valore della mitezza e la possibilità di invecchiare serenamente”.
In più di un passaggio Fois è tornato sulla esperienza politica di Soru come presidente della Regione. Il fondatore di Tiscali ha difeso le sue decisioni, come quella sul piano paesaggistico, affermando di “essere convinto più che mai che c'è bisogno di una politica che metta al centro la cultura e la qualità ambientale. Che poi, a ben vedere, significa mettere al centro l'essere umano e le sue esigenze fondamentali: alimentare la propria intelligenza, mettere al sicuro la propria casa".
La Sardegna è stata uno dei temi più rilevanti del confronto. Soru ha affermato di essere “ottimista sul futuro dell’isola”. "Le crisi – ha spiegato - pur nelle sofferenze del momento, sono un'occasione per ripartire con slancio e con modelli nuovi”. “Credo che la Sardegna – ha proseguito - possa aver capito la fragilità dell'ambiente, riscoperto il valore delle competenze, del sapere scientifico, dell'impegno e che possiamo pensare ad un modo nuovo di fare le cose.
''Spero – ha concluso Soru - che smetteremo di rappresentarci al passato, guardando indietro anziché dedicare ogni sforzo a conquistare il tempo di oggi e il futuro”.