##Domani ex ministra Guidi dai pm come persona informata sui fatti

Potenza, 6 apr. (askanews) - Domani, a Potenza, è il giorno di Federica Guidi. L'ex ministra dello Sviluppo Economico, che non è indagata, sarà sentita dai pm nel pomeriggio, come persona informata sui fatti nell'ambito dell'indagine sulle estrazioni petrolifere che ha portato a sei arresti e all'iscrizione di 60 persone nel registro degli indagati, tra i quali Gianluca Gemelli, compagno della Guidi.I magistrati titolari dell'indagine, Laura Triassi e Francesco Basentini, proveranno ad acquisire informazioni in merito al contenuto di alcune intercettazioni telefoniche tra la Guidi e Gemelli. In particolare i pm vorranno approfondire la telefonata del 5 novembre 2014 in cui i due interlocutori fanno riferimento a un emendamento alla Legge di Stabilità che avrebbe sbloccato la concessione a Tempa Rossa, località lucana della Valle del Sauro, dove la Total ha realizzato un grande impianto di estrazioni di idrocarburi. Con presumibile riferimento al Ministro per i rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, la Guidi rivelava al compagno: "Poi dovremmo riuscire a mettere dentro al Senato quell'emendamento che mi hanno fatto uscire quella notte, se è d'accordo anche Mariaelena" e aggiungeva "con l'emendamento alla legge di stabilità, e a questo punto se riusciamo a sbloccare anche Tempa Rossa, dall'altra parte si muove tutto".
Gemelli, imprenditore e commissario di Confindustria Siracusa, è accusato di "traffico di influenze illecite" perché, si legge nella richiesta di misure cautelari, "sfruttando la relazione di convivenza che aveva col ministro allo Sviluppo economico, indebitamente si faceva promettere e otteneva da Giuseppe Cobianchi, dirigente della Total" le qualifiche necessarie per entrare nella "bidder list delle società di ingegneria" della multinazionale francese, e "partecipare alle gare di progettazione ed esecuzione dei lavori per l'impianto estrattivo di Tempa Rossa".Oggi i magistrati di Potenza hanno convocato due ex amministratori di Corleto Perticara (Comune in cui ricade il sito di Tempa Rossa): il sindaco all'epoca dei fatti, Rosaria Vicino, per la quale il gip ha disposto gli arersti domiciliari e il suo vice Gianbattista Genovese, raggiunto dal divieto di dimora. Entrambi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Vicino ha respinto le accuse di voto di scambio e ha dichiarato, all'uscita dal Palazzo di Giustizia, di aver "agito nell'esclusivo interesse della comunità"; che le assunzioni alla Total sono state fatte "nell'esclusivo interesse dei cittadini" e che, da queste, non ha tratto "alcun vantaggio né economico, né elettorale".Intanto in Basilicata resta alta l'attenzione sul presunto traffico e smaltimento illecito dei rifiuti. In un secondo filone di indagine, infatti, la Procura di Potenza ipotizza un "disastro ambientale" collegato all'attività estrattiva degli idrocarburi e allo smaltimento dei relativi rifiuti che, in alcuni casi, sarebbero stati derubricati da "pericolosi" a "non pericolosi", con "il fine di risparmiare denaro", aveva precisato con rammarico il Procuratore Capo Franco Roberti, lo scorso 31 marzo nel corso della conferenza stampa a Potenza. L'Eni ha intanto annunciato che chiederà il dissequestro di una vasca di raccolta delle acque reflue del Centro Olio di Viggiano (Pz) e del pozzo di reiniezione Costa Molina 2 di Montemurro, sequestrati nell'ambito dell'inchiesta, e che chiederà un accertamento "in campo e in contraddittorio, mediante incidente probatorio" per verificare la correttezza delle modalità di operatività dell'impianto di Viggiano e in particolare della "mancanza di pericolosità delle acque reiniettate".