Autostrade, Castellucci prepara l’addio per dedicarsi ad Atlantia. L’amministratore delegato oggi dai magistrati
Il dirigente, che aveva annunciato l’intenzione di lasciare la carica ancor prima della tragedia sul ponte Morandi, uscirà da Autostrade entro la fine dell’anno

Giovanni Castellucci, l’amministratore delegato di Atlantia, si prepara a dire addio alla guida di Autostrade, probabilmente già entro la fine del 2018. L’obiettivo di Castellucci sarebbe quello di concentrarsi sullo sviluppo internazionale di Atlantia dopo l’acquisto del gruppo spagnolo Abertis. Stando a quanto pubblicato sulle pagine de Il Messeggero, Castellucci avrebbe annunciato la decisione di dimettersi da Autostrade il 3 agosto, prima del crollo del ponte di Genova, che fa parte della concessione di Autostrade. In quel momento Autostrade veniva considerata una delle migliori aziende italiane, mentre la capogruppo Atlantia incontrava l’apprezzamento dei mercati per aver realizzato la più rilevante operazione di acquisizione in Europa degli ultimi vent’anni.
Crollo del ponte ha stravolto priorità di Castellucci
La rivoluzione organizzativa avviata a inizio agosto da Castellucci è tuttavia crollata contemporaneamente al ponte Morandi. C’era da affrontare una emergenza e lui, senza esitazione, e con accanto il presidente di Atlantia, Fabio Cerchiai, se ne fece carico, rimandando qualsiasi altro progetto. Ora, benché l’emergenza non sia completamente passata, Castellucci ha ribadito ai propri collaboratori di essere riuscito a “mettere dei paletti fermi” per garantire il supporto ai genovesi in difficoltà, oltre ad aver fatto il possibile per riportare l’azienda e i suoi lavoratori in condizioni di normalità. L’amministratore di Atlantia può dunque portare avanti i progetti lasciati in stand-by.
L'inchiesta va avanti
Sul fronte dell'inchiesta, Castellucci è arrivato oggi in procura per essere sentito dai pubblici ministeri nell'ambito dell'inchiesta sul ponte Morandi. Il manager è il sedicesimo, su 21 indagati, a essere ascoltato. Le accuse per tutti sono omicidio colposo plurimo aggravato dalla colpa cosciente, disastro colposo, omicidi stradale colposo e attentato alla sicurezza dei trasporti. Castellucci è arrivato insieme al suo legale, l'avvocato ed ex ministro della Giustizia Paola Severino. L'interrogatorio di Castellucci era stato fissato per il 23 novembre ma era slittato per l'astensione degli avvocati che protestavano contro la modifica della prescrizione. Finora solo in tre, su 15 interrogati, hanno risposto alle domande dei pubblici ministeri. Alla fine dell'interrogatorio, che sarà condotto dai magistrati Massimo Terrile e Walter Cotugno, anche se il manager dovesse avvalersi della facoltà di non rispondere, Castellucci e Severino, secondo quanto appreso, parleranno con i giornalisti.