Mare d'Argento, il cortometraggio che ama gli ulivi di Puglia
Esce il lavoro di Carlos Solito, regista che ha saputo raccontare la bellezza e l'amore incondizionato donato dagli alberi secolari alla popolazione e alla terra di questa regione.

Lecce 21.01.2016 (DM) – “Mare d’Argento”, il corto dedicato agli ulivi della Puglia… una vera e propria dichiarazione d’amore nei confronti di questi alberi secolari che da sempre sono fonte di vita per la popolazione, e custodi, con le loro maestose nodosità, di cultura e bellezza della terra di Puglia. Carlos Solito, regista, fotografo e scrittore, canta - attraverso il mondo fantastico di “Alicetta”, un bimbo che nuota nel mare d’argento delle chiome degli ulivi agitate dal maestrale - tutto l’affetto e la riconoscenza che il popolo pugliese ha sempre avuto nei confronti di questi alberi, e che ora andrebbe ritrovato più forte di prima. Gli ulivi vanno ascoltati, curati, amati, perché come avviene ininterrottamente da otto secoli loro continueranno a dare la loro protezione a chi se ne prenderà cura… con le olive, l’oro che se ne estrae, e facendo unica di rara bellezza la terra su cui troneggiano: inconfondibile il paesaggio che dal Gargano al Salento, passando per il Tavoliere e la Murgia, caratterizza l’intera regione.
Con “Mare d’Argento” il cinema scende in campo per difendere gli ulivi pugliesi dalla mannaia Xylella: il lavoro giunge quasi in contemporanea con lo stop alle eradicazioni imposto dalla Procura di Lecce che mette in seria discussione le certezze sull’efficacia del piano Silletti annunciate dall’Unione Europea e dal Ministero delle Politiche Agricole. Il cortometraggio, è interpretato da Alessio Vassallo, Nando Popu dei Sud Sound System, Chiara Torelli e il giovanissimo Danilo Palmisano. La colonna sonora è “Mediterraneo” di Mango.
Un cortometraggio, fortemente sostenuto dai patron delle incantevoli masserie Torre Coccaro, Torre Maizza e Borgo San Marco a Fasano, e dai food brand Agricola del Sole e Selezione Casillo di Corato (Ba). Il film, scritto dallo stesso Carlos Solito, il cui talento narrativo da tempo è noto alle cronache italiane ed estere per il suo focus legato al sud Italia, nasce dall'intenzione di celebrare la magia dell’uliveto Puglia e di tutto ciò che esso contiene a partire dalle monumentali masserie, imbiancate a latte di calce, i frantoi ipogei, i muretti a secco e gli insediamenti rupestri del territorio di Fasano in provincia di Brindisi.
A raccontare le più rappresentative bellezze di questo luogo, tra Murgia Meridionale e la costa dell’Adriatico, c’è il punto di vista e le avventure di un eroe bambino, Vittorino, interpretato da Danilo Palmisano. Nativo di Locorotondo, 11 anni, insieme ai tre coetanei Angelo Corelli, Andrea De Carolis e Domingo Sibilio, è stato selezionato dalla locale Scuola di Teatro Glittêr che già in altre occasioni si è rivelata un ottimo bacino casting per altre produzioni cinematografiche made in Puglia.
Prodotto dall'abruzzese Nardis Production (con la produzione esecutiva dalla campana Brain Digital) a esaltare il progetto ci sono le partecipazioni dei volti noti Alessio Vasallo (Il giovane Montalbano 1 e 2, I Borgia, St@lker, Fino a qui tutto bene, Fratelli minori, A testa alta, I martiri di Fiesole), Nando Popu dei Sud Sound System impegnato in prima fila contro il problema Xylella, Chiara Torelli (Sanguevivo, Pizzicata, Senza ne arte ne parte).
Tutto ha inizio dalle storiche masserie Torre Coccaro e Torre Maizza (che rappresentano appieno gli stilemi più tipici e suggestivi dell’architettura pugliese) e continua fino a Borgo San Marco nota anche per i suoi insediamenti rupestri. Incapace di nuotare, Vittorino vincerà una personale sfida contro nemici e paure, incontrando, di volta in volta, personaggi da fiaba e sopra le righe, cantori di una Puglia storica e magica.
A marcare le atmosfere ci sono le musiche dello stesso attore Nandu Popu e la colonna sonora che porta la firma di Mango col brano musicale Mediterraneo al quale il regista è particolarmente legato. A riguardo Laura Valente, moglie del cantautore lucano scomparso un anno fa, scrive: “Quando abbiamo la fortuna di incontrare un bravo cantastorie, all'improvviso e con naturalezza, mentre lui racconta, noi torniamo a essere un po’ bambini e la nostra vita, per qualche istante, è di nuovo semplice e profumata come le lenzuola stese al sole. Grazie Carlos, Mediterraneo di Pino ha trovato un nido”.
Abbiamo parlato di:
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